「Capitolo 9」:Il suo ritorno

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Intanto al castello, il terrore regnava sovrano. Al popolo del regno non venne raccontato nulla a riguardo, per evitare che il caos aumentasse. Intanto, Inko moriva dalla preoccupazione di aver perso anche il suo amato ed unico figlio, nonostante suo marito fosse morto. Era sola, ora, doveva cavarsela da sola. Ma infondo, era riuscita a crescere Izuku insieme a Toshinori splendidamente, senza il suo aiuto.

Quel giorno sembrò durare anni, i soldati facevano ricerche su ricerche, senza trovar nulla, e lei per poco non venne attaccata dall'infarto improvviso. Appena seppe del figlio scomparso, mentre veniva portata al sicuro in un angolo delle segrete, si sentì morire. Izuku, il suo bambino, era stato rapito da un bandito mai conosciuto. Una delle guardie, Aoyama, affermò che assomigliava molto ad un classico ragazzo delle Terre dell'Est, ma poteva anche essere chiunque.

Era ancora nella sua stanza, seduta sul letto che condivideva ancora con il marito prima della sua inaspettata morte. Rimase immobile, con gli occhi gonfi e rossi dal pianto. Era traumatizzata, spaventata e tanto preoccupata, ma sapeva di non poter far nulla. Era l'unica della famiglia reale rimasta, doveva governare il regno come metodologica, da sola, senza l'aiuto di nessuno, se non quello di Iida Tenya, che però era andato alla ricerca di suo figlio insieme ad un altro gruppo, che faceva spedizione nel bosco lì dietro.

Non faceva altro che rimanere lì, e se serviva, aiutava il popolo, oppure continuava ad ordinare dalle guardie di controllare ovunque, per impedire altri attacchi nemici all'interno della fortezza. Alcuni erano a cavallo, altri a piedi ed armati della loro lancia. Non poteva far altro, se non pregare gli Dei per far si che suo figlio stesse bene.

La porta si aprì violentemente, mostrando un Sato parecchio preoccupato, molto preoccupato. La sua espressione non era nulla di buono, e questo la Regina lo capì immediatamente, alzandosi di scatto. «Mia Regina! Oddio sta bene!» Vide Sato tirare un sospiro di sollievo. Si avvicinò a Inko e si inchinó. «Cosa è successo?» Quasi gridò lei, mantenendo però il controllo necessario per gestire il panico. «È tornato! Non so chi, Iida mi ha riferito del ritorno di un uomo-»

Iida sapeva un segreto che solo Re e Regina avevano custodito nelle loro menti, così come gli avvenimenti passati. Il fuoco e le fiamme bruciavano i brandelli di memoria di ognuno, che con il passare degli anni divennero solo un mucchio di cenere ancora ardente, per la famiglia reale, soprattutto per Inko Midoriya, che inizió a vivere con il rimorso e la paura, mentre in grembo aveva il figlio di quello che credeva l'uomo che amava, onesto e gentile. Ma non era così.

L'abbandono era una cosa che Uno o non tolleró affatto, così come l'essere un ladro. Con il passare degli anni, conobbe un Principe che amò più di quello che divenne uno dei criminali più famoso alle Isole Kohei, poi naque Izuku. Fece si che il suo cognome fosse quello che le aveva rovinato la vita, per ricordare di quegli avvenimenti che le avevano indebolito il cuore. No, il diciannovenne non ne sapeva nulla, non doveva sapere. Yagi era un padre perfetto, sarebbe bastato lui.

Solo Iida conosceva quel mistero, ed ora che tutto ciò stava accedendo di nuovo, non poté nemmeno crederci. «Scappiamo. È troppo fprte, non ci sarà nulla da fare.» Così fecero, proprio come aveva fatto Inko dopo l'esser rimasta sola. Era scappata dalla sofferenza per poter accudire quello che un giorno sarebbe stato suo giglio con tutto l'amore possibile, per non fargli passare le pene che aveva passato lei. Ma, purtroppo, il destino così non volle.

Così si era ritrovata davanti il suo incubo peggiore, i soldati dalle armature macchiate di rosso e le fiamme, di nuovo quel fuoco. «Hisashi...» l'uomo dai capelli neri e spettinati rise, una risata fragorosa. L'armatura nera brillava allo scintillare delle fiamme ardenti di rosso, come il sangue dei soldati caduti per
salvarla, per salvare una regina che però non prendeva le proprie responsabilità come si deve. Così diceva lei.«Stammi lontano!» No, così non fu. Quella notte anche lei sparì attraversi il warp gate, e non ce ne fu più traccia.

Lui, era All For One.

Nessun Dorma ※ -BakuDeku/KatsuDeku-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora