I suoi occhi si aprirono lentamente, sentiva le palpebre pesanti e il freddo pavimento a contatto con il viso graffiato dai segni della lotta con il Nomu. Quando riuscì ad alzarsi, guardò il luogo in cui si trovava. Non riuscì subito a realizzare, ma appena lo fece, si accorse di essere in una cella, ma di Bakugou e Kirishima non vi era traccia.
«Oddio, Izuku stai bene!» La voce di sua madre rieccheggió nei suoi timpani, e si sporge dalle sbarre per vedere la madre, anche lei in una delle celle parallele alla sua.«Mamma!» Il suo cuore batteva, e i suoi occhi si illuminarono d'improvviso, come quello della donna dinanzi a lui, ma così distante. Izuku tentò di distruggere le sbarre dove era rinchiuso, ma il suo quirk non becca alcuna funzione. «C-cosa?!» Gridò quasi, disperato come non mai. Voleva salvarla, sua madre, però non poteva. Che Re sarebbe stato per il suo regno? «Non puoi far nulla, Izuku.» Una voce roca e maschile si fece sentire. Il verdino si girò nella direzione da cui proveniva, e guardò l'uomo che aveva difronte.
Sua madre aveva un'espressione mista a paura e confusione, dalla sua fronte scendeva il suo sudore, freddo. I capelli spettinati e verdi incorniciavano il suo viso pallido, come se fosse un quadro sulla natura morta. Gli occhi dell'uomo dai capelli neri e spettinati pagavano per la stanza, poi si fermarono su Izuku, e quest'ultimo venne pervaso da un brivido lungo la spina dorsale, quando lo sentì ridere. Aveva perso il senno molto tempo fa.
«Oh, finalmente la famiglia è riunita! Non è vero, Inko?» La sua voce era forte e marcata, il suo corpo vestito da un'armatura nera e un mantello verde scuro bruciato verso la fine. I suoi occhi erano color del ghiaccio, lo urlavano sul posto. Così chiari e penetranti da distrarti, ma il lentigginoso rimase impassibile al suo sguardo freddo puntato solo ed esclusivamente sulla sua figura. «Smettila, non sei un membro della famiglia, non lo sai mai stato!» Eppure, Izuku a sentir le parole che si scambiavano i due, era shokato.
«C-cosa intendete?» Le parole gli uscirono dalla bocca, tremanti e flebili, come se fossero un unico sussurro. L'uomo dai capelli neri come la cenere spostò poi gli occhi verso la madre, e ridacchió a bassa voce. Era estremamente inquietante. «Come Inko? Non glielo hai ancora detto?» La donna tremava visibilmente, e il suo pianto bagnó il pavimento in roccia. «I-io... no-non...» Le sue parole erano interrotte da deboli singhiozzi. Ella si accasció sulle sue stesse ginocchia, e si coprì gli occhi. «Che peccato... primo o poi però doveva saperlo...»
«Chi sei, e cosa vuoi da me e mia madre?» Chiese Izuku, serio e determinato, stringendo le sbarre della propria cella con innata forza. L'uomo lo guardò, congelandolo sul posto con le sue parole, e riscaldandolo con il fuoco che fuoriusciva dalle sue labbra sottili. «Io sono Hisashi Midoriya, il nemico giurato di tuo padre e colui che lo ha ucciso, All For One... e sono tuo padre.» Izuku non ci credeva, e Indietreggió finendo poi contro il muro. All For One rideva, e le sue orecchie per poco non sanguinano al suo suono. «Ti ho rapito per chiederti di diventare come me, di regnare sulle tenebre al mio fianco...»
La madre si rialzó, e con la forza che ancora possedeva, gridò: «Non ascoltarlo, Izuku! Lui... è solo un bugiardo! Ci ha abbandonati, non è tuo padre-»;
«Perché non me lo hai mai detto, mamma?» La voce del figlio era rotta dal pianto incontrollabile.Le sue pupille tremavano come le sue labbra. «Perché avevo paura, avevo paura di ferire il tuo animo... Non sono mai riuscita a rivelati questo grande segreto. Lui era un ladruncolo, e mi innamorai di lui, ero solo una ragazzina... ci sposammo non appena compiuti i diciotto anni, e dopo un po', iniziò a perdere il senno, nello stesso periodo in cui tu dovevi nascere. Lo lasciai, e lui non se ne fregó minimamente, poi, conobbi quello che era tuo padre: Yagi Toshinori. Il resto, lo sai già.»
Il verdino era immobile al suo posto, mentre Hosashi si avvicinava alla sua cella. «Allora, dopo ciò... Non credi di dover fare una scelta? Lei... o me?» Dopo vari minuti di silenzio, in cui la testa di Izuku parve scoppiare, pensò a Katsuki, Shouto e a Kirishima, e si alzò da terra, guardando il padre con odio e disprezzo. «No, non sono come te, non lo sarò mai! Io scelgo mia madre, perché è stata la donna più forte che io abbia mai visto! È da lei che ho imparato cosa vuol dire essere una persona onesta e leale, e non cambierò la mia strada per colpa di uno come te! Non sei mio padre, sei solo un gran pezzo di merda!»
A quelle parole, gli occhi del padre divennero rossi come il sangue, come le fiamme che uscivano dalla sua bocca, poi, un enorme boato riempì la stanza, una grande esplosione distrusse tutto. Sorrise, e i suoi occhi ritrovarono a brillare. «KACCHAN!»
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Nessun Dorma ※ -BakuDeku/KatsuDeku-
عاطفيةIl Principe Izuku Midoriya, diventerà futuro Re dopo la morte del padre Yagi Toshinori, nonostante la madre, Inko Midoriya, sia ancora in vita dopo la guerra in cui il marito morì. Ella, non volle continuare a governare, decidendo così che, visto la...