28 CAPITOLO

94 7 0
                                    

Mario: NICOLE MUNNAY.. NON DICO IL SECONDO NOME, PERCHÉ SE NO TI SPUTTANO, HAI DIMENTICATO LE BUONE MANIERE?? SI BUSSA PRIMA DI ENTARE

Dice o meglio, urla da dentro l'ufficio, ma io non rispondo, sto aspettando che esca dalla stanza, anche se ho paura che mi possa tirare uno schiaffo, dato che non vedo spostamenti decido di rispondere più o meno a tono, semplicemente gli farò una ramanzina

Io: primo; una persona non ci pensa, perché un ufficio viene usato per LAVORARE, non per fare queste cose!

Mio padre esce seguito a ruota da Agata che mi guarda male

Io: secondo, perché non ho finito; ipoteticamente, se fossi stata un tuo cliente, una psicologa come te non può fare così, se io fossi in una crisi verrei qui ed entrerei senza pensarci, perché avrei bisogno di un tuo aiuto e ti troverei a scopare con uno, che perlopiù legalmente non è ancora tuo marito e terzo, ho quasi finito; mica non si dovrebbe consumare i giorni prima del matrimonio? Quarto; ora hai una alta probabilità di esserti presa la candida dato lo sporco su quella scrivania

Non mi dicono niente

Io: va beh, sono venuta qui solo perché vorrei parlare io con il ragazzo che dovrebbe sistemare camera mia
Agata: il numero è lì

Dice indicando un foglio sulla scrivania

Io: ehm, bene, grazie

Dico facendo una faccia schifata, mi avvicino e faccio una foto al foglietto, non toccherò mai quella roba

Io: ah, vi do un consiglio, la prossima volta chiudete la porta a chiave

Dico e me ne vado in soggiorno, chiamo il ragazzo

Xx: Buongiorno, sono Sergio dell'agenzia Carley, come posso esserle utile?
Io: giorno, sono la figliastra di Agata
Sergio: si, via Fralinghi 36?
Io: non lo so, mi sono trasferita ieri, ehm, no, non lo so, aspetti che chiedo

Appoggio una mano sul cellulare

Io: scusi, sa che via è questa?
X: Via Fralinghi 36
Io: grazie mille

Tolgo la mano dal cellulare e lo appoggio di nuovo all'orecchio

Io: sono tornata, si, è via Fralinghi 36
Sergio: perfetto, mi dica
Io: volevo dirle che non serve, che venga questo pomeriggio
Sergio: va bene signorina
Io: arrivederci
Sergio: buonasera

Attacco

X: se posso chiedere, perché ha annullato l'appuntamento?
Io: non serve che faccia un lavoro che potrei fare io, comunque mi scusi, da quando sono entrata non mi sono presentata, sono Nicole, lei è?

Dico porgendole la mano

X: Mariella

Mi stringe la mano

Io: piacere di conoscerla, posso chiederle un favore?
Mariella: mi dica
Io: potrebbe darmi del tu?
Mariella: certo
Io: grazie mille, sa dov'è camera mia?
Mariella: venga.. Scusa, vieni con me

Mi porta in una stanza che è il doppio di quella che avevo a Milano, ha un balcone, mi stupisco, gli arredi ci sono di già, è il colore delle pareti che manca, bisogna sistemare il letto, non c'è la tv, con tutti i soldi che le sbucano dal culo a quella non capisco come sia fattibile, devo mettere le cose tipo cuscini, mancano le cose che ho portato io da Milano

Io: ora oggettivamente secondo lei, una stanza così già arredata in pratica, serviva chiamare qualcuno per farla sistemare? Manca sistemare giusto tre cosette
Mariella: se vuoi ti posso dare una mano a sistemarla
Io: nah, voglio provare a farcela da sola
Mariella: ma aspetta, non è dipinta
Io: ci pensa Niky, però mi mancano i vestiti

Tinus entra in stanza accompagnato da un ragazzo

X: eccoci Tinus
Tinus: te li do io dei vestiti

Mi viene da sorridere, ma mi trattengo

vicino a teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora