41 CAPITOLO

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Io: ti prego basta

Dico cercando di non morire dal ridere, ma lui non smette

Io: ti prego o capiranno che non sono sola
Tinus: ehm, non lo so, se non vuoi che ti faccia il solletico, devi trovarmi un posto dove mettere le mani

Sorrido imbarazzata, ma dopo tutto abbiamo appena scopato, non mi dovrei più imbarazzare di niente, mi alzo dal letto e mi rimetto le mutande, così da tornare completamente in intimo, lo faccio sdraiare e mi siedo su di lui a cavalcioni e lo bacio

Tinus: e le mani?

Mi chiede sorridendo sulle mie labbra, io gliele prendo e gliele metto vicino al fondo schiena, lui mi massaggia mentre ci baciamo e poi le abbassa fino al culo e inizia a palparlo, io inizio a muovere il mio ventre sul suo amico e Martinus inizia ad ansimare.

Sento bussare, ci fermiamo, ma rimanendo nella stessa posizione

Io: chi è?
Reby: sono io
Io: io chi?

Odio quando la gente dice "io", perché se non sei sicura di aver riconosciuto chi è come fai? Apri? O non apri?

Reby: che domande sono? Sono Rebecca! Hai visto Martinus?

Io guardo Martinus e mi viene da ridere vedendo la sua faccia preoccupata e sentendo allo stesso momento le sue mani sul mio culo

Io: no, perché?
Reby: non lo trovo, perché hai chiuso la porta a chiave?

Mi alzo da Martinus e lo sento imprecare a bassa voce

Io: nasconditi

Gli dico a bassa voce e lui si riveste velocemente e apre la finestra

Io: non starai per fare ciò che penso

Sussurro

Tinus: torno dopo

Mi sussurra di rimando, poi si butta fuori dalla finestra

Io: è scemo

Sussurro, vado ad aprire la porta anche se sono in intimo

Io: per questo ho chiuso

Lei mi guarda e fa una smorfia disgustata, torno dentro camera mia e mi metto una maglietta corta e dei pantaloncini

Tinus: ciao amore
Reby: amore sta minchia, dove cazzo eri?!
Tinus: ho fatto solo un giro
Reby: non potevi dirmelo? Eh? Sai quanto cazzo sono stata in ansia

Io esco dalla mia stanza e vedo che non sono stata l'unica a farlo

Reby: sei un deficiente! Stavo già pensando ti fosse capitato il peggio, andiamo a dormire!

Martinus entra in camera sua senza proferire parola e dopo pochissimo esce con il suo pigiama e il suo cuscino in mano ed entra in camera mia

Reby: Martinus Gunnarsen che cazzo fai?!
Tinus: io con te non ci dormo dopo tutto quello che mi hai detto.

Mi prende per un braccio e mi fa entrare e chiude a chiave la porta

Reby: va bene, fai quel cazzo che ti pare e già che ci sei perché non ti scopi quella troia?!

Dice e si sente una porta sbattere, mi giro verso Martinus che a vista si vede che è un cumulo di nervi

Io: dai rilassati
Tinus: no, minchia, mi da fastidio, lei può fare quello che le pare e piace e io non posso farmi una passeggiata
Io: che vuoi aspettarti da una così?

Lui si stende sul letto di pancia e io mi siedo a cavalcioni sul suo culo e senza il suo aiuto gli tolgo la maglietta

Tinus: no, Niky, non è il momento
Io: shh, zitto, lasciami fare

Inizio a fargli un massaggio alla schiena, si sente dai muscoli che si sta rilassando ed è meglio.

Dopo un po' lo sento russare, un russare lieve quasi tenero, per niente fastidioso.

Scendo da lui e mi sdraio nel posto affianco, lo guardo dormire, è così dolce, sarebbe tutto perfetto se non facesse così tanto caldo, mi tolgo la maglia e mi addormento dopo un po' di tempo

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