50 CAPITOLO

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Niky pov

X: hei, che ci fai qui tutta sola?
Io: sto aspettando delle persone
X: ah, bene, comunque non mi sono presentato, sono Matteo e scusa se ti ho chiamato in quel modo in corridoio, ma sei veramente uno schianto
Io: in realtà ti eri già presentato, ma grazie comunque, tanto non é merito mio tutto ciò
Matteo: in che senso?

Chiede ridacchiando

Io: l'outfit non l'ho scelto io
Matteo: anche senza questi vestiti saresti figa

Spalanco gli occhi

Coscienza: non mi dire che ci sta immaginando nude?!

Matteo: no no , non intendo come stai pensando tu, intendo con vestiti diversi resteresti lo stesso una figa da paura
Io: ah, scusa, è che appena mi dicono qualcosa penso subito male
Matteo: allora sei proprio la ragazza perfetta
Io: per cosa?
Matteo: per starci insieme

Sto discorso mi sta iniziando a irritare e imbarazzare allo stesso tempo

Io: non credo di essere la ragazza perfetta per stare insieme a nessuno
Matteo: per me si

Coscienza: ma quanto ci stanno mettendo quei due?

Sto pregando in tutte le lingue che si facciano vivi, ma passa un bel po' di tempo e niente, perlopiù Matteo è ancora qui

Matteo: senti, sabato sera c'è una festa a casa di Filippo, un mio amico, ti va di venire con me?
Io: perché dovrei? Io non ti conosco e tanto meno conosco sto Filippo
Matteo: perfetto, allora ti vengo a prendere per le.. Scusa, cosa?
Io: davi per scontato che ti avrei risposto con un si, sei molto sicuro di te, ma sappi che sono più le volte che io do buca a qualcuno che altro
Matteo: e se adesso mi presentassi per bene e domani ti facessi conoscere Filippo?
Io: fai come ti pare, ma dopo tutto ciò io ti darò la risposta, non prima e potrebbe comunque essere un no anche dopo

Detto ciò mi inizia a raccontare di lui, della sua famiglia, di come sia diventato un donnaiolo, anche se a me di tutto ciò non me ne importa proprio niente, io voglio solo tornarmene a casa

Matteo: e niente, questo sono io

Prima che potessi rispondere mi squilla il cellulare e io rispondo

Andrea: Niky, scusa scusa scusa, scusami tanto, veramente scusa, non siamo venuti, ma arriviamo dacci un oretta circa e siamo lì
Io: ma dove siete?
Andrea: tua madre..

Lo interrompo per correggerlo

Io: matrigna
Andrea: la tua matrigna ci ha mandati a prendere una cosa dall'altra parte del paese, ora stiamo rientrando e ti veniamo subito a prendere
Io: non scomodatevi, vengo a piedi
Andrea: no Niky
Io: non accetto no, ci si vede lì, ciao

Detto ciò attacco e mi alzo

Matteo: problemi con il trasporto?
Io: no, devo solo andargli incontro
Matteo: ah ok, ci si vede domani a scuola e vediamo se avevo ragione io o no
Io: su cosa?
Matteo: sul fatto che sei uno schianto anche con vestiti diversi
Io: okey, ciao

Lui ricambia il saluto e inizio a incamminarmi verso casa

Quando sono arrivata a casa, sono stanca morta, apro camera mia e mi sbatto sul letto senza pensarci due volte

Tinus: perché c'era Matteo con te?

Lancio un'urlo dallo spavento

Io: tu sei scemo in culo
Tinus: rispondi!
Io: tu non mi comandi.
Tinus: tu devi rispondermi!
Io: continua pure a dirmelo, tanto non lo faccio
Tinus: se non lo fai tu di tua spontanea volontà, te lo farò dire con le cattive
Io: tu toccami e io giuro che ti ammazzo mentre dormi
Tinus: dai, non rompere i coglioni e dimmi perché era lì!
Io: perché vogliamo scopare e dobbiamo metterci d'accordo su dove farlo
Tinus: ah, bene, brava troia, non mi sembravi così
Io: infatti non lo sono, ma a quanto pare non mi conosci per niente e poi che cazzo di razzismo è sta roba, tu puoi farti chiunque e io non posso, chi cazzo ti credi di essere?

Esco da camera mia sbattendo la porta e corro fuori casa, faccio più strada possibile passando pure attraverso dei cespugli, mi fermo appena mi trovo in un posto paradisiaco, è un giardino in mezzo agli alberi e le siepi, tra milioni di fiori, in mezzo a questo giardino c'è una fontana e ai lati ci sono delle panchine, ognuna al fianco ha dei lampioni non troppo alti, la vista è rilassante, è pieno di colori e la fontana e le panchine danno un tocco di romantico, mi siedo sul bordo della fontana e la guardo, pian piano mi rilasso e appena ho ritrovato la calma esco da questo giardinetto e torno a casa

Andrea pov

Mentre tornavamo a casa abbiamo incontrato Martinus che era nervoso come non so cosa, ci ha detto che Nicole dovrà dirle a tutti i costi cosa ci faceva con uno che si chiamava Mattia o Matteo, boh, non mi ricordo.

Entro in casa e chiamo Nicole, ma nessuno mi risponde.

Io e Fabio ci sediamo sul divano del soggiorno che da sulla porta di ingresso ad aspettare Nicole, dopo un po' torna

Io:eccotimihaifattospaventarehovistoMartinusincazzatonerovolevacheglidicessicosacifaceviconunocheforsesichiamavaMattiaoMatteounodistidue

Dico velocemente, ero preoccupato

Niky: non ho capito niente, vai piano
Io: in poche parole, mi hai fatto prendere un colpo, perché ho visto Martinus incazzato nero perlopiù mi ha detto di dirti che cosa ci facesse Mattia o Matteo con te
Niky: che stronzo illuso, non glielo dirò mai
Io: a me invece me lo dici? No, perché sono confuso
Niky: si

Inizia a spiegarmi cos'è successo a scuola, sono felice per lei perché ha fatto colpo su un ragazzo, ma dato che mi ha detto che quel ragazzo non le interessa divento neutro, o mi dice che ha litigato con Martinus e che si sono gridati addosso e mi dice che ha trovato un posto stupendo.

Io chiedo più informazioni su ciò che è successo tra lei e Martinus e lei mi spiega dettaglio per dettaglio

Io: mamma mia che casino
Niky: voglio morire
Io: no no, tesoro, non dopo solo il primo giorno, ora io te e il mio amore andiamo in un bel ristorante giapponese e mangiamo sushi fino a diventare delle fottute balene, quindi su col morale

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