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Tish

<<Mi mancherai, Mamma serba.>> Dice malinconica Arianna tra le mie braccia, io sorrido mentre l'abbraccio, ci dondoliamo nel mentre e io quasi rido.

Sciogliamo l'abbraccio e ci guardiamo sorridendo.

<<Voglio sapere come procede, eh.>> Si raccomanda lei appena salgo in macchina, io annuisco, ci saluta muovendo la mano e Alberto parte.

Oggi è una bella giornata, il sole è alto e non ci sono nuvole che appaiono come batuffoli di cotone, l'azzurro del cielo è rilassante, dietro le lenti dei miei occhiali appare leggermente colorato di arancione, tipo il colore del cielo dei videogiochi di guerra.

Io, come sempre, mi godo la guida del mio compagno di viaggio, tengo gli occhi chiusi e lascio che il vento accarezzi la mia pelle, mi sfiori i capelli.

Alla radio danno della musica tranquilla e questo mi porta ad aumentare la mia voglia di dormire.

<<Ehy Ti>> mi chiama Alberto, io alzo la testa e lo guardo.

<<Hai molto sonno?>> Chiede, io annuisco stropicciandomi gli occhi, lui annuisce.

Sento la sua mano sopra la mia, per quel poco riusciamo a intrecciarle, lui cambia la marcia in quinta e lascia così per la durata dell'autostrada.

<<E in Calabria dove mi porti?>> Gli chiedo, lui sospira.

<<Sinceramente non so...>> Dice dubbioso, provo a incastrare i pezzi e poi capisco.

<<Mowgli? Andiamo picio puoi dirmelo.>> Dico, lui ride e annuisce.

<<Mi hai beccato.>> Dice ridendo, io rido a mia volta contagiata da lui, poi mi rimane il residuo di un sorriso che tira i muscoli del viso.

E' bello ridere.

Sta iniziando a scendere la sera ma adesso c'è un tramonto incantevole, davvero.

Prendo la macchina fotografica, mi avvicino al parabrezza e, cercando di mettere a fuoco il più possibile, scatto le foto, automaticamente arrivano al mio cellulare.

Le guardo dal telefono, sono qualcosa di meraviglioso.

Le applico qualche filtro e poi le mando a Luchino, per mia sorpresa mi video chiama quasi subito.

<<Mamma serba!>> Esclama come un bambino felice, io rido.

<<Luchino! Piaciute le foto?>> Chiedo con fare materno, lui annuisce tutto contento.

<<Ma voi state venendo a Reggio Calabria?>> Chiede, Alberto esclama un "Sì".

Ora che ci penso, Luca è a Reggio Calabria per un meeting fotografico, perché non me ne sono subito ricordata?

<<Già, tu come lo sai?>> Chiedo, lui inizia a ridere, mi volto verso Al che guarda la strada sorridendo.

<<Non ci posso credere, hai confabulato anche con mio figlio!>> Esclamo ridendo, loro scoppiano a ridere letteralmente.

<<Mi ha contattato su Direct e ci siamo organizzati, ha fatto la stessa cosa con Arianna, la tua amica ballerina, e anche Christian.>> Conclude, io scuoto la testa.

Incorreggibili.

<<Così possiamo incontrarci, Mamma serba!>> Dice felice battendo le mani, quando fa così sembra davvero un bambino piccolo.

<<Dunque domani mattina all'Embassy in centro, come avevamo accordato.>> Dice lui, Albe annuisce.

<<Okay, allora a domani Tija, notte.>> Ci saluta lui, noi ricambiamo e chiude.

§

Siamo arrivati da Chris circa una quindicina di minuti fa, ci ha fatti salire e noi abbiamo poggiato i borsoni in un lato della stanza enorme, dormiremo insieme questo giro e la cosa non mi disturba affatto, anzi.

Ho messo finalmente il mio adorato pigiama leggero, fa un caldo insopportabile, mi chiedo come facciano a resistere a tanta afa.

<<Un giorno di questi giuro che ti farò svuotare il sacco.>> Dico minacciandolo appena si siede sul letto allungando le gambe, lui ride di gusto.

<<E come, sentiamo.>> Mi istiga, io sto ferma in piedi a fissarlo, poi mi avvicino lentamente al bordo del letto, salgo e, muovendomi, riesco ad arrivare a lui, mi accoglie tra le sue braccia, sono appoggiata sulle ginocchia e dunque il mio viso è più in alto del suo, entrambi teniamo gli occhi chiusi, il cuore batte ma senza fare male.

<<E' abbastanza pur che ti faccia rivelare?>> Chiedo velando la mia voce con una risata, lui scuote la testa, io sospiro e mi avvicino facendo congiungere le nostre labbra.

Mi stupisco ogni volta, non perché sia qualcosa di nuovo o perché sia lui, è perché ognuno di noi ha un qualcosa paragonabile a un sapore che ti ricorda di quel qualcuno.

Ecco, lui ora sa di menta fresca dovuto al dentifricio, è leggermente forte ma mi piace così tanto...

Non indugia su niente, solo le sue mani sulla mia schiena e le mie sulle sue guance appuntite.

<<E' il massimo che posso darti.>> Dico fermandomi mettendo la punta del pollice tra le nostre labbra.

<<Mi dispiace non poterti dare di più ora, non mi sento pronta...>> Ammetto, lui scuote la testa.

<<Non voglio costringerti, Tija.>>.

Ha usato il soprannome di Luca.

Mi abbraccia forte e poi mi guarda.

<<Domani prometto che ti rivelerò tutte le tappe, okay?>> Chiede, io annuisco, mi stendo su un lato e lui mi abbraccia, io mi accoccolo a lui eci addormentiamo così, una nelle braccia dell'altro.

Il Serale|| Tisherto FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora