fotocamere speciali

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Alberto

Siamo in montagna, Luca ha proposto a noi due di fare una piccola spedizione per provare a scattar delle foto, siamo tutti e tre armati di macchina fotografica, un abbigliamento più o meno adatto e uno zaino pieno di cibo e acqua -cosa che penso sia molto utile.

Stiamo camminando da due ore, io non sento la minima stanchezza, ho visto numerose volte il profilo di Luca, ci sono foto sue e anche con la partecipazione di Tish quando andavano in montagna, avrei pensato che per lunghi tratti avessero parcheggiato le macchine nei parcheggi delle riserve, e invece no.

Tish è una specie di stambecco umano, si muove agilmente sul terreno montuoso, non so perché le avesse dietro ma aveva anche un paio di scarponcini da trekking, infatti li ha sostituiti con le sneakers di prima.

Non ha ancora fatto scatti da capogiro, sono solo le sei e il sole non è al suo punto perfetto dell'imbrunire, qualche volta si ferma lei o lui, provano a testare un'inquadratura diversa, lei ha scattato un paio di foto sui versanti delle montagne e un paio di foto da molto vicino -Luca mi ha detto che si chiama "macro fotografia".

Ora che la vedo insieme al suo migliore amico noto un lato solare diverso da quello che ha con me, lei insieme a me è dolce, sensibile -cosa che sarà anche con lui- ma ha anche il bisogno di sentirsi con me, sia fisicamente che sentimentalmente.

Con Luca la vedo tipo molto più libera di esprimersi nella parte più spericolata di se stessa, cosa che con me non fa, forse perché io sono molto tranquillo, o almeno, penso di esserlo.

<<Siamo quasi in cima!>> Esclama lei eccitata, Luca ride e le circonda le spalle battendole un "pugno contro pugno".

Si nota che sono amici da sempre, il modo in cui ridono insieme, cercano i loro sguardi, si toccano senza avere reazioni strane, si dicono tutto in una maniera stranissima e diretta, hanno sempre le stesse idee in testa e capita che finiscano una le frasi dell'altro, come se Luca fosse la versione maschile della sua migliore amica: Arianna.

Ma in qualche modo, non so quale, non provo nessun senso di gelosia, molti miei amici dicono che, quando le loro ragazze stanno con i loro migliori amici, quasi non si trattengono dal fare una scenata gelosa, io invece no, neanche vedendo Luca che coccola Tish come una sorella.

Appunto, come una sorella, è questo che gli altri non capiscono.

<<Eccoci!>> Annuncia Luca con enfasi, Tish sorride e spalanca le braccia guardando l'orizzonte, io ne approfitto e, non so come, riesco a scattare una foto precisa e a fuoco, la guardo, la figura di Tish dentro è quasi completamente nera, si vedono bene in contorni, è venuta benissimo, Luca mi affianca quasi subito e, appena vede lo scatto, sorride.

<<Niente male>> commenta lui sottovoce. <<La prossima volta zoomma, premi qui e poi gira questo>> mi indica dei tasti, <<così che metta a fuoco bene il primo piano che, in questo caso, è lei, lo sfondo lo fa apparire sfocato così da incentrarsi su ciò che desideri immortalare.>>

Annuisco dopo il breve tutorial e provo di nuovo, però vengo colto sul fatto.

<<Ehy, mi fai un servizio fotografico?>> Mi chiede sorridendo, io prima sto in silenzio, poi scoppio a ridere, controllo la foto, la sua espressione è come quella degli animali che sorprendono i naturalisti a fotografarli, i suoi occhi sono limpidi, le luci di sfondo sono sfocate mentre tutto di lei, il sorriso, i dettagli delle ombre, sono evidenziati a regola d'arte, non guarda dritto verso l'obiettivo, un po' più su, verso i miei occhi e fa apparire la foto come uno scatto accidentale.

Ci sediamo sull'erba, prima però stendiamo un telo a scacchi, prendiamo i panini che ci siamo presi dal discount accanto alla casa di Chris, li apriamo e iniziamo a mangiare, Luca ha portato uno speaker e, collegando il suo cellulare, ascoltiamo un po' di musica tranquilla.

Il sole ormai è quasi completamente tramontato lasciando posto al,l'oscuro mantello della notte di maggio, è qualcosa di fantastico da quassù.

Tish è la prima a finire essendo che, a metà panino, lo avvolge di nuovo nella plastica del contenitore, apre lo zaino e tira fuori delle lunghe stecche contenute in una scatola di cartoncino nero.

<<Ora, Luchino mio adorato, dimmi che hai preso l'Obiettivo>> dice con un tono di supposizione, lui posa il panino e annuisce con un solo movimento del capo, apre lo zaino dove tiene gli obiettivi e ne tira fuori uno grandissimo, grande come miei due pugni.

<<Bene, ora finite, poi facciamo la foto che incornicerà la nostra carriera da fotografi allo sbaraglio.>> Dice indicando lei e Luca, io sorrido e annuisco.

Finiamo e ci alziamo, lui monta un piedistallo e poi la fotocamera con l'obiettivo.

<<Okay, la fate tu e Albi, va bene Mamma?>> Chiede Luca, lei mi guarda e annuiamo, lei mi guida, prende uno stecchino e lo accende provocando delle scintille, me lo porge e io lo prendo, poi accende il suo.

<<Direi di mettervi uno abbracciato all'altro con le fronti e i nasi che si toccano e le candele incrociate, che ne dite?>> Propone Luca, io annuisco e lei sorride, ci avviciniamo fino ad abbracciarci, le circondo la vita mentre lei cinge la mia nuca facendo attenzione a non toccare le punte con i vestiti, uniamo i punti, tengo gli occhi aperti mentre lei li chiude sorridendo.

<<Okay, scatto tra tre, due...>> E prima che lui dica uno la bacio dolcemente, la tiro a me fino a farla mettere in punta di piedi, sento che sta sorridendo, la stringo forte, le rubo un altro bacio e poi la lascio andare, io continuo a sorriderle.

<<Io vi adoro.>> Dice Luca, prende la macchina fotografica e la porta con sé, ci fa vedere la foto ed è venuto benissimo.

lei sorride, le fioche luci delle stelle le illuminano gli occhi, le mie stelle preferite.

Il Serale|| Tisherto FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora