Caleb x Reader

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Ares

"Caleb Ananas Zebra Stonewall, togliti di mezzo"

Come tutti i giorni devi andare a lezione.
Come tutti i giorni ti ritrovi l'idiota sopracitato a bloccarti la strada.

"Come mi hai chiamato?!"

Approfitti di questo suo attimo di distrazione per dribblarlo e correre dentro la tua classe.

"Ehi!"

Troppo tardi, il professore entra poco dopo di te e Caleb deve rinunciare al suo proposito.
Ultimamente si diverte a tormentarti, seguendoti ovunque e rompendoti le scatole ogni volta che può.

Tu non capisci il perché del suo comportamento, prima eravate buoni amici e poi ha iniziato a comportarsi così, da bullo.
La cosa ti dispiace perché aveva iniziato a piacerti parecchio e ormai eri sul punto di dichiararti.

Sei immersa nei tuoi pensieri, chiedendoti cosa tu abbia fatto di sbagliato a Caleb per farlo comportare così. Ti balzano alla mente le solite teorie: ha finto di esserti amico, è un suo modo di fare, ecc.

Arriva la fine dell'ora, e tu resti in classe tranquillamente. La classe del crestino è dall'altra parte della scuola quindi non può permettersi di venire a disturbarti al cambio dell'ora.
Resti tra le nuvole fino alla ricreazione, durante la quale sai che riceverai la visita di un certo ananas idiota.

"Tn, non te l'ho ancora fatta pagare per stamattina"

"Toccami e sei morto"

"Ah, e così mi stai sfidando?"

"Se vuoi vederla così"

Caleb cerca di passare la mano sotto la tua camicietta, ma tu fraintendi, gli tiri una gomitata e corri fuori dalla classe all'istante, urlandogli "PERVERTITO!"

Lui resta spiazzato per un attimo, poi ghigna e una volta uscito dalla classe ti urla di rimando:

"VOLEVO FARTI IL SOLLETICO DEFICIENTE"

Ti sei nascosta dietro l'angolo del corridoio, e non puoi fare a meno di arrossire.
Però il suo gesto è stato davvero ambiguo.
Non osi uscire dal tuo nascondiglio fino al sono della campanella, al quale rientri in classe constatando che l'idiota se n'è andato.


Resti tranquilla fino all'uscita, durante la quale ti precipiti fuori per cercare di evitare Caleb.
Precauzione inutile, dato che lui ti aspetta all'uscita della scuola. Ti si piazza davanti senza lasciarti passare, e tu cerchi di provocarlo per distrarlo come hai fatto quella mattina, fallendo.

"Insomma, mi vuoi lasciare stare?"

"Un appuntamento"

Resti ferma, perplessa.

"Stasera alle 8:00 davanti alla gelateria. Non fare tardi, e non serve che tu ti vesta elegante, visto che sei sempre uno schianto. Dopo questo, se vieni, io la smetterò di tormentarti"

Caleb se ne va, con le mani in tasca come al suo solito.
Tu invece resti paralizzata ancora qualche minuto, prima di tornare a casa.

Quando rientri inizi subito a cercare qualcosa da metterti, nulla di esagerato ma comunque diverso da quello che metti di solito.
"Non serve che tu ti vesta elegante, visto che sei sempre uno schianto"

Ripensandoci arrossisci subito, ma poi cerchi di concentrarti sui vestiti, escludendo gli abiti eleganti.
Alla fine riesci a trovare qualcosa nel caos del tuo guardaroba, e vai a farti una doccia.

Quando ti sei asciugata i capelli, pettinata e vestita, ti fermi un attimo, chiedendoti perché diavolo tu sia tanto eccitata all'idea di uscire con Caleb.
Cerchi di convincerti che è perché poi la smetterà di infastidirti, ma alla fine riconosci di provare ancora qualcosa per lui.

Alle 7:50 esci per arrivare alla gelateria in anticipo, e infatti sei lì alle 7:55. Caleb invece arriva perfettamente puntuale, e si sorprende un po' nel vederti già lì.
Indossa una camicia viola, con i primi bottoni lasciati sbottonati, un paio di jeans grigio scuro e delle scarpe da ginnastica nere e bianche.

Appena arriva davanti a te ti squadra da capo a piedi, poi fa un mezzo sorriso soddisfatto e ti invita a entrare nella gelateria. Ordinate, e vi sedete ad un tavolino.

"Come immaginavo, sei uno schianto come al solito"

Arrossisci per l'ennesima volta, ma riesci a ricambiare il complimento.

"Anche tu sei molto sexy"

Lo vedi sorridere malizioso.
Dio forse non avrei dovuto dirlo

Per fortuna arrivano le vostre ordinazioni, e iniziate a mangiare il vostro gelato, in silenzio.
Appena finite di mangiare vi alzate e andate a pagare. Per quanto tu insista, Caleb dice che siccome ti ha invitata lui fuori deve pagare lui e così succede.
Uscite, e lui ti prende per mano.

"Vieni, la serata non è ancora finita"

Inizia a camminare portandoti davanti a una discoteca.

"Ma Caleb, non possiamo entrarci!"

"Rilassati, conosco il tipo dell'ingresso, ci lascierà passare"

Tu sei dubbiosa, ma lo segui e vi trovate di fronte a un uomo alto e con le spalle larghe.
Via guarda un attimo dubbioso, ma quando Caleb lo saluta vi lascia passare.
Tu non sai che dire, ti limiti ad entrare.

Una volta dentro vieni investita dalla musica e dalle luci, e il ragazzo con te ti trascina in mezzo alla pista. Non lo facevi uno a cui piacciono queste cose, ma evidentemente ti sbagliavi.
Ballate insieme due o tre canzoni, poi lui ti porta in un angolo più appartato, dove c'è un divano.

Si siede, e prima che tu possa fare qualunque altra cosa, ti fa mettere a cavallo delle sue gambe, e siete uno di fronte all'altra. I vostri visi sono abbastanza vicini, e ringrazi la poca luce dell'angolo che nasconde le tue guance in fiamme.

"Sai perché ti trattavo così?"

All'inizio sei confusa, poi capisci che si riferisce al suo comportamento a scuola. Scuoti la testa.

"Perché avevo capito di piacerti, e non sapendo che fare ho preferito allontanarti"

Lo guardi negli occhi, perplessa: quindi lui sapeva?

"E sai perché ti ho invitata stasera?"

Scuoti di nuovo la testa.

"Perché ora so che fare"

Così dicendo ti prende il viso tra le mani e ti bacia.






































Angolo autrice

Scusate l'assenza! Qualche problema tecnico chiamato "Mancanza di ispirazione".

Well, Caleb è fatto (letteralmente- COFF COFF), il prossimo è Byron.
Sinceramente non so perché questa l'ho messa in Ares, probabilmente per abitudine. Meh, amen.

Bye bye,
Cat-chan

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