10.

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- Harry...

- Ssh.

Jeanine sussultò quando Harry avvolse le sue lunghe dita calde attorno alla sua mano. Era gelida, ma non sembrava importare al riccio che gli stava accanto. Erano seduti sotto un'albero del parco dove solitamente nessuno andava a rilassarsi. Jeanine l'aveva cercato e scelto apposta per portarvi Harry. Sapeva che non poteva uscire senza essere riconosciuto e fermato ogni cinque secondi, e immaginava che volesse avere una giornata normale da un bel po' di tempo. Come se fosse possibile avere una giornata normale essendo Harry Styles.

Ma Harry l'aveva apprezzato.

Faceva abbastanza fresco, ma avvolti nelle loro giacche entrambi stavano bene. Erano seduti uno accanto all'altra, la spalla di Jeanine che premeva piano contro il suo braccio e le loro gambe che si sfioravano.

- Allora - Harry si girò verso di lei e le sorrise dolcemente. Jeanine distolse subito lo sguardo dal suo volto, arrossendo. Era rigida e fredda come una scheggia di ghiaccio. Aveva indossato di nuovo la sua corazza, non più protetta dai colori caldi delle pareti di casa sua. E nemmeno Harry poteva infrangerla, in quel momento. I suoi occhi verdi cercarono inutilmente di incrociare quelli blu elettrico di lei, nascosti dalle sue lunghe ciglia nere e un ricciolo blu. - Parlami un po' di te.

Lei scrollò le spalle, liberandosi dalla presa di lui e massaggiandosi distrattamente un polso, percorrendo la pelle oltre al bordo dell'anonima giacca nera.

- Ti ho già detto tutto. I miei mi hanno abbandonata e sono...

Harry scosse la testa, facendo scivolare nuovamente le proprie dita tra le sue. Strinse la mano gelata della ragazza con forza, una forza quasi dolorosa, senza lasciarle la possibilità di scappare di nuovo. Jeanine sentì la pelle d'oca sulle braccia. Gli anelli di Harry le imprimevano strisce ghiacciate sulle dita, ma non era piacevole. La mano del ragazzo era calda e leggermente umida, e faceva sì che le loro pelli si incollassero tra di loro.

- Voglio sapere qualcosa di te. Non su di te. Voglio sapere quali film ami, quali odi, qual'è la tua canzone preferita, se vuoi un animale, se lavori, cosa mangi a colazione e qual'è il tuo colore preferito. Voglio conoscerti, voglio sapere cosa ti piace e cosa no, quali posti ami così da portartici.

Jeanine appoggiò la testa alla corteccia dell'albero a cui erano appoggiati, fissando il cielo grigio, scoprendo il volto e le guance terribilmente arrossate. Aveva gli occhi chiusi. Le parole premevano per uscire dalle sue labbra, lottavano disperatamente per essere lasciate libere e riempire l'aria. Ma Jeanine ricacciò quella parte segreta a tutti, eccetto, in parte, a Karin, e scelse altre dure parole.

- Se te lo dicessi sarebbe più difficile lasciarti andare quando ti sarai stancato di me. E se c'è una cosa che non voglio fare è piangere ancora per un altro ragazzo, corrergli dietro e rovinarmi con le mie stesse mani.

Harry sentì una morsa di ghiaccio serrargli il cuore nel petto, brividi gelati raffreddare ogni singola cellula del suo corpo. Contemplò con amarezza il profilo dolce della ragazza, allentando la presa sulle sue dita, piegando una gamba per alzarsi.

- Non ti fidi di me - constatò amaramente, le iridi verdi colme di tristezza. Le sue dita scivolarono via da quelle di Jeanine. Non appena la lasciò, Jeanine vide di nuovo tutto bianco e nero. Bianco e nero, com'era stata la sua vita prima di Harry. Vide la schiena del ragazzo, bianca in un mare d'erba nero, allontanarsi di due passi.

- Allora fa' in modo che io mi fidi di te.

Harry si fermò sentendo quelle parole così cariche di malinconia e dolore e di richieste d'aiuto rimaste nascoste per lungo tempo. Si voltò e la vide lì, seduta sull'erba fredda, le mani abbandonate sulle gambe e i suoi occhi lucidi e orgogliosi. Il suo piccolo, morbido corpo immobile, pronto a riaccoglierlo.

Solo un desiderio || Harry Styles ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora