22.

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Non appena entrarono nell'appartamento di Karin un sospiro di sollievo sfuggì alle labbra di Niall. Il ragazzo si tolse la giacca, massaggiandosi le mani ghiacciate mentre si sedeva accanto a Karin sul divano. Lei lo guardò per un po' prima di allungarsi in avanti e far scivolare le mani tra le sue. Niall sgranò gli occhi nel sentire quanto le sue erano calde.

- Dammi qui.

Karin cominciò a tracciare lievi solchi concentrici sui palmi di Niall, e il ragazzo si ritrovò a fissarla inebetito. Karin guardava concentrata le mani del giovane, le labbra socchiuse e il respiro calmo. I capelli ricci e corti erano sparati da tutte le direzioni. Indossava un maglione verde che aderiva al suo corpo sottile e slanciato in un modo meraviglioso. Niall si piegò improvvisamente a baciare le sue mani, bloccandole tra le proprie.

Karon sussultò, colta alla sprovvista, mentre lui le sorrideva piano e i loro occhi si incatenavano.

- Sai che non è stato solo sesso, vero? - lei annuì e Niall sospirò sollevato. Era spaventato da quello che lei avrebbe potuto pensare di quelle notti, perché lui ci teneva. Teneva al ricordo di come si era sentito finalmente sicuro, di come avesse guardato quella ragazza con occhi diversi. Di come avesse sentito che era giusto stare con lei.

- Vieni qui - mormorò lei. Niall fece scivolare una mano lungo la sua gamba mentre si allungava verso di lei. Karin gli afferrò il bavero della maglia e lo tirò a sé, mentre le loro labbra si incontravano, i loro respiri si frammezzavano.

    》》》》》

- È stato fantastico - sorrise Harry, mentre le fossette gli scavavano le guance. Circondò le spalle di Jeanine con un braccio mentre la tirava a sé.

Lei gli scoccò un'occhiata ironica.

- Ma dove è andata Karin?

Era da tutta la sera che aveva continuato a stressarlo con quella domanda, sia lui che J.B. Persino Noah a un certo punto si era messo a chiedere in continuazione dov'era la zia.

Harry sbuffò e fece scivolare una mano verso il basso dalla sua schiena, rifilandole uno schiaffetto sul sedere.

Jeanine sussultò avvampando.

- HARRY! - esclamò, spingendo rapidamente via il ragazzo da sé, imbarazzatissima.

Lui barcollò per un paio di passi, mentre la sua testa si chinava all'indietro esponendo la sua gola candida e la sua risata roca esplodeva nell'aria.

- Oh, scusami, non sono riuscito a trattenermi - ghignò. Si avvicinò a lei, nonostante la ragazza stesse cercando di allontanarsi, ma con un sorriso sulle labbra e le guance arrossate.

L'afferrò per i polsi, stando attento a non stringere troppo per non premere sulle cicatrici, e l'attirò a sé. Il corpo di Jeanine urtò quello di Harry, mentre un sorriso dolce piegava l'angolo delle sue labbra.

- Bellissima - sussurrò con voce suadente, lasciando i suoi polsi e prendendole il volto tra le mani. Jeanine schiuse le labbra, mentre le sue iridi azzurre si puntarono su quelle rosee e invitanti di Harry.

Il ragazzo si chinò e non appena le loro labbra si incontrarono lasciò andare un sospiro di sollievo. Jeanine afferrò un lembo della giacca di Harry, allungandosi sulle punte. Harry le morse piano il labbro, ma non affrettò il bacio. Strinse più forte i fianchi di Jeanine, mentre lei gli infilava le dita tra i capelli.

- Ti amo - la voce rauca di Harry le fece venire i brividi. Era leggermente senza fiato, con le labbra gonfie e arrossate, e gli occhi che brillavano.

- Ti amo così tanto, Jeanine - le impedì di rispondere tornando a baciarla, e asciugando una piccola lacrima che solcava la guancia della giovane.

E poi un flash li accecò nonostante gli occhi chiusi. Trasalirono entrambi e il bacio si ruppe, mentre i loro volti si allontanavano.

Jeanine restò a bocca aperta e fece un passo indietro vedendo i quattro paparazzi davanti a loro.

Harry si parò istintivamente davanti a lei, afferrandole il polso. Indietreggiarono di nuovo verso la portineria del palazzo, mentre i flash e le domande li stordivano.

- Lasciateci in pace! - ruggì Harry.

- Harry, è la tua nuova fiamma?

- Come si chiama?

- Non è troppo grassa?

- HARRY - Jeanine dovette afferrarlo per le spalle con tutte le sue forze per impedirgli di scagliarsi sui paparazzi.

- Ignorali! Ignorali! Harry, per favore - lo pregò. Lui serrò la mascella e ringhiò qualcosa che lei non capì. Si voltò di scatto e la strinse tra le braccia, premendole la testa contro il proprio petto per impedire che fosse messa a fuoco.

Allungò la mano e premette di nuovo il citofono dell'appartamento di J.B. Rimase in silenzio, schiumante di rabbia mentre i flash continuavano e così le domande, una più offensiva e invadente dell'altra.
- Sì?

- J.B. apri, ti prego - la voce di Harry era così dura che l'amico non chiese spiegazioni.

Harry aprì il portone e spinse delicatamente la ragazza dentro al palazzo, chiudendolo dietro di loro. La prese per mano e la trascinò verso le scale, mettendosi fuori dal campo visivo dei paparazzi.

- Harry - Jeanine gli prese il volto tra le mani, mentre lui si sedeva stancamente sulle scale.

Le sorrise debolmente, accarezzandole il dorso della mano e posando la fronte contro la sua.

- Mi dispiace - bisbigliò mogio.

- Stai tranquillo, non importa.

Lui fece un sorriso amaro, ma era ammirato.  - Ti hanno appena insultata, J.

Lei abbozzò un sorriso e gli accarezzò piano la guancia mentre le braccia di lui le si avvolgevano attorno alla vita.

- Posso sopportarlo se tu mi consideri...

Avvampò e girò di scatto la testa, mentre quelle bellissime iridi verdi la scrutavano curiose. Harry insinuò un dito sotto al suo mento e la obbligò ad alzare la testa.

- Se ti considero?

Jeanine non poteva essere più in imbarazzo di così. Harry allargò le proprie gambe in modo che lei potesse sedersi sul gradino gelido sotto di lui, e chinò dolorosamente la testa per appoggiare la fronte su quella della ragazza. Jeanine posò incerta una mano sulla sua coscia, appena sopra al ginochio.

- Voglio dire... - balbettò, mentre i suoi occhi saettavano da ogni parte cercando di evitare l'intenso sguardo di Harry - se... se tu mi consideri accettabile... allora non mi importa...

Le parole svanirono dalle sue labbra, cancellate dalla bocca di Harry sulla sua, che venne impegnata in un lungo e lento bacio dal ragazzo.

- Tu sei perfetta così come sei - le sussurrò lui. Le accarezzò la nuca. E poi si chinò a prenderla in braccio, mentre lei si aggrappava alle sue spalle e nascondeva il volto nel'incavo della sua spalla, rinunciando all'istante a protestare, consapevole che non sarebbe servito a nulla.

- Vediamo se J.B. può concederci il divano per una notte.

- Ha la camera degli ospiti - mugugnò Jeanine, osservando rapita un vortice di tatuaggi apparso sulla sua spalle mentre nella manovra il tessuto della giacca era scivolato.

- Allora useremo quella degli ospiti.

- I-Insieme? - balbettò Jeanine.

Lo sguardo di Harty si scurì. - Se ti va.

- Ma certo - Harry a quelle parole sorrise e la stinse ancora più forte.

Sarebbe stata una nottata interessante.



Ahah chissà quanti hanno frainteso l'ultima frase XD

Solo un desiderio || Harry Styles ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora