Raccolto un sasso Seth lo scagliò contro una delle figure, che ricadde con un tonfo tra le risate delle proiezioni che si scambiarono lestamente di posto.
<<Un'illusionista, dunque>>, commentò ammirato.
<<La migliore! Avrò spillato fino all'ultima goccia del tuo sangue prima che tu capisca dove mi trovi>>.
<<Sfortunatamente per te, non mi serve saperlo>>.
Un ammasso di fasciature esplose come un bubbone dalla scapola sinistra del necromante dando forma ad ulteriori sei serpi nerastre.
<<Vedi, il mio Orochi possiede ancore teste in abbondanza>>.
Come una valanga oscura calarono contemporaneamente su tutte le copie, stritolando e mordendo l'apprendista fino a che la sua carnagione divenne cerea. Quando lo stregone avanzò verso gli spettatori, questi cercarono di tenersi lontani dal raggio di azione di quell'aberrazione, soltanto due uomini robusti dal capo rasato si azzardarono a sbarrargli la strada. Il loro aspetto minaccioso non era affatto addolcito dai sorrisi che sfoggiavano.
<<Avete dei denti straordinariamente bianchi>>, affermò Seth. <<Perché correre il rischio di perderli?>>.
In risposta i loro canini si allungarono in lunghe zanne e le corporature si deformarono per assumere le sembianze di mostruose tigri umanoidi.
<<Dovevo immaginarlo...>>, sospirò il necromante.
Le belve, spostandosi sulle quattro zampe, presero a gravitare attorno alla preda, evitando le serpi con balzi prodigiosi nel serrare l'accerchiamento; sebbene una finì per essere morsa, l'altra balzò sullo stregone e, inchiodatolo al suolo, ne tranciò l'armatura con gli artigli. Schiacciato da quella mole, Seth dimostrò di possedere una forza sorprendente scaraventandola via facendo leva con le gambe. Per quanto il veleno avesse intorpidito uno dei mutaforma, ripresero subito la danza di morte, costringendo i serpenti a disporsi in una spirale difensiva intorno al padrone in difficoltà.
A quella svolta, in molti pregustarono il supplizio dell'esausto combattente; persino una parte di Alia, che stava osservando già da un po' la scena, cominciò a sperare che quella storia finisse nel sangue, ma inorridendo, scacciò quel nefasto pensiero.
Nel disperato tentativo di spezzare l'assedio, il necromante fece attaccare l'Orochi alla rinfusa, che finì per essere fatto a pezzi da fauci fameliche; nessuno si avvide dello strisciare furtivo di alcune garze nere, se non quando strapparono il bastone a uno spettatore, proiettandolo nelle mani di Seth. Questi con rinnovato vigore, colpì col duro legno lo stomaco e il muso di una delle creature, facendole schizzare via un canino appuntito, per concluderne la rotazione sul cranio tramortendola. La seconda bestia tranciò l'asta con le possenti mascelle, tuttavia lo stregone si servi di entrambe le estremità per mettere a segno una serie di colpi alla gola e al diaframma, abbattendo infine anche l'ultimo avversario. Ritornati alla forma originaria, i maghi furono sollevati da quanto restava dell'Orochi per essere mostrati a tutti come trofei; nel silenzio che seguì, ci fu ancora uno a farsi avanti.
Dopo la sconfitta, traboccante di livore, Rain era corso all'accampamento e rovistato tra i beni del padre ne aveva tratto un oggetto oblungo avvolto in un pesante manto, che ora reggeva innanzi a Seth, affinché potesse avvertirne l'aura tangibile di potere e pericolo. Il ragazzo srotolò teatralmente il telo rivelando un bastone d'Illymir e oro; al suo comando, del ghiaccio si condensò a una delle estremità simile alla punta di una lancia. Bastò che l'agitasse appena a ché l'aria divenisse gelida e le bende stregate si frantumassero ancor prima di toccare terra; la brina, risalendone le spire, arrivò a ricoprire il braccio del necromante.
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Ars Vitae - Volume I: "Lo stregone e la veggente"
FantasyQuando, molti secoli fa, la "Ferita" ne frantumò i cieli, Eterion si ritrovò ad un passo dalla catastrofe; da allora iniziò un lento percorso di rigenerazione, agevolato dall'opera pionieristica di un gruppo di tecnocrati illuminati. Oggi, una visio...