Ad Alia restava solo un vago ricordo del sogno fatto, ma sentendosi stranamente avvilita, cercò di non pensare di aver commesso uno sbaglio.
<<Mi stai ascoltando?>>, chiese lo stregone per richiamarne l'attenzione.
<<Scusami, ero distratta...>>.
<<Dicevo che entro domani saremo al Vallo, dove maghi e stregoni non sono i benvenuti; sarà necessario qualche accorgimento per evitare guai>>.
Indossarono quindi degli abiti dimessi presi al villaggio e mascherarono i loro tratti più distintivi, comprese le singolari iridi, grazie a un piccolo set di trucchi e accessori che lo stregone portava con sé. Alla fine apparivano due semplici coloni, rotti alle fatiche dei campi.
<<Come sto?>>, s'informò Seth.
<<Sembri un contadino abbruttito dal sole, penso di preferirti nelle tue consuete vesti; e io?>>.
<<Sei affascinante anche con quei cenci>>.
<<Adulatore. Questo basterà a farci superare le guardie?>>.
<<Si, se ci presentiamo con questi lasciapassareuQu>>, spiegò il necromante porgendole dei documenti.
Osservatili, fu facile per la Sognatrice capire come se li fosse procurati.
<<Sono quelli di Aileen e Felix>>.
<<Spero tu capisca che una simile opportunità andasse presa al volo>>.
<<Questo dunque era il reale motivo per cui siamo andati al matrimonio>>, sottolineò la maga assaporando il gusto amaro dell'inganno.
<<Non è così!>>, protestò lo stregone. <<Quel che c'è stato tra noi non era una bugia, non per me...>>.
L'uomo tanto freddo in passato, mostrava ora un interesse che avvertiva sincero; sebbene presagisse il rapido montare della tempesta che li avrebbe divisi, volle credere che instillare un simile sentimento in lui non potesse essere un errore.
<<Non condivido molte delle tue scelte, né mi aspetto che cambierai per me... tuttavia ti accetto per quel che sei. A dispetto di come il nostro viaggio si concluderà, desidero restarti vicino fino a che ci sarà permesso>>, confessò la maga suggellando la promessa con un singolo bacio.
Edificato per delimitare lo Spazio Divino, il Vallo era in vero un'opera monumentale: la sua pianta circolare, lunga quasi 1.200 miglia, eclissava persino la mole delle Grandi Muraglie del passato. Proteggeva un'area di oltre 280.000 chilometri quadrati intorno alla capitale Cordis, circoscrivendo il territorio risparmiato dalla Ferita, sede dei luoghi spirituali e più prosperi del Sacro Protettorato. Le spesse mura, elaborata fusione di ferro e pietra, erano state realizzate nell'arco di un ventennio, grazie alla dedizione dei fedeli e alla collaborazione dei Druidi, che avevano realizzato una simile opera, in contrasto con le loro convinzioni, al fine di difendere quelle ultime terre fertili dallo scempio di guerre senza fine per ottenerne il possesso. Quel compromesso aveva almeno posto fine alle periodiche crociate del clero contro le limitrofe tribù Demi-Huma, eppure le clausole imposte dal Protettorato per l'accesso nei confini del Vallo, alimentavano un severo regime di segregazione raziale. Sei gigantesche porte blindate, azionate da turbine geotermiche, erano state poste a uguale distanza lungo la sua circonferenza, ognuna consacrata a una divinità del Sacro Pantheon: Sol il Dio della Luce e Scudo dei Giusti, Farris Dea dell'Agricoltura e della Casa, Deceptio Dio del Commercio e degli Stratagemmi, Nimbus Dio delle Acque e dei Sogni, Amor Dea madre degli Huma e salvatrice del Protettorato e infine Ignis, Dio del Fuoco e della Forgia, Padre di tutti i Nani.

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Ars Vitae - Volume I: "Lo stregone e la veggente"
FantasyQuando, molti secoli fa, la "Ferita" ne frantumò i cieli, Eterion si ritrovò ad un passo dalla catastrofe; da allora iniziò un lento percorso di rigenerazione, agevolato dall'opera pionieristica di un gruppo di tecnocrati illuminati. Oggi, una visio...