Cap. XI - LA QUERCIA DANZANTE parte 1

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In anni recenti la cittadina di Tomah era stata collegata con la Linea Ferrata Orientale: una via di comunicazione rapida e sicura che univa le montuose regioni del Teuthos alle terre centrali della Confraternita Arcana. Tale monumentale opera era una delle più famose creazioni dell'ordine dei Druidi sebbene, nei progetti degli ideatori, avrebbe dovuto proseguire verso sud, lungo la linea costiera, fino a congiungersi al corrispettivo tratto occidentale, collegando così l'intero continente di Eterion; un obbiettivo poi rivelatosi troppo ambizioso. Per quanto la ferrovia godesse dell'appoggio delle Gilde Mercantili, che avevano visto crescere notevolmente il proprio giro di affari, entrambi i suoi tronconi avevano avuto una battuta d'arresto, a causa di una serie di difficoltà inclusa la presenza di ampie sacche sociali ostili ai rapidi cambiamenti.

Per Tomah era stato comunque il trampolino di lancio, divenendo un importante snodo commerciale non più limitato ai mercati dei piccoli centri vicini; un benessere che aveva attirato anche elementi indesiderati: una masnada di brutti ceffi bivaccava nei dintorni della città e le strade un tempo sicure, erano sempre più spesso assaltate da banditi e tribù nomadi di Demi-Huma. Tempi duri per la milizia cittadina preposta al servizio di pattugliamento e di guardia alle mura, con l'incarico di controllare chiunque volesse oltrepassarle.

Il responsabile del cancello occidentale era il capitano Olaf; entrato nella milizia da ragazzo, aveva adempiuto, nei lunghi anni di servizio, a tutti i suoi doveri con precisione e solerzia, doti che pretendeva anche dai propri sottoposti. Il motto che amava ripetere a ogni recluta era semplice: "Servire Tomah non è solo un dovere, ma un privilegio! Mostratevene degni!". Nonostante avesse raggiunto la ragguardevole età di cinquantasette anni, montava ancora di guardia con i suoi uomini e fu proprio lui quella sera a scorgere la giovane coppia dirigersi alle porte della città.

<<Alt!>>, ordinò con perfetta cadenza marziale. <<Identificatevi!>>.

<<Siamo viandanti>>, rispose l'uomo a pochi passi dal cancello. <<Desideriamo alloggiare alla locanda>>.

Il loro aspetto indicava che di recente avessero passato dei brutti momenti; la ragazza, in particolar modo, gli appariva provata.

<<Cosa vi è accaduto?>>, chiese il soldato con un tono leggermente più gentile.

<<Gobelin di collina; ci hanno attaccati poco a sud del fiume, siamo scampati a fatica>>.

I gobelin erano creature fastidiose e più di una volta avevano assalito i viandanti della zona per derubarli, ma qualcosa nell'uomo non convinceva il vecchio Olaf: postura e atteggiamento gli ricordavano quelli di un mercenario navigato.

<<Per quanto pensate di trattenervi in città?>>.

<<Solo qualche giorno, il tempo di rimetterci in sesto e fare provviste>>.

<<Non creeremo problemi>>, aggiunse la donna con voce stanca.

<<Su questo vigilerò io, signorina>>, mugugnò il comandante. <<Per ora siete liberi di entrare, ma una sola parola sul vostro conto e verrete espulsi>>.

I subalterni si sbrigarono ad aprire la cancellata in legno, permettendo ai viandanti di proseguire sotto lo sguardo indagatore del capitano.

<<Spero che gli altri non incontrino quel vecchio sospettoso>>, bisbigliò Seth all'orecchio della maga. <<Potrebbe sorgere qualche problema>>.

<<La taverna è ancora molto lontana?>, chiese Alia, troppo esausta per preoccuparsi di qualcosa di diverso di un comodo letto.

Districandosi tra i viottoli della città, scarsamente illuminati dalle lampade a gas poste ai lati, transitarono vicino ad alcuni negozi che avevano chiuso i battenti per la sera; solo dalla bottega di un fabbro provenivano ancora i regolari colpi del maglio sull'incudine. Giunti alla Quercia Danzante, la maga capì facilmente l'origine di quel nome: di fronte alla locanda si ergeva un grande albero, tra i cui rami penzolava un cadavere, appeso a una forca da almeno un giorno, le cui carni erano oramai cibo per uccelli.

Ars Vitae - Volume I: &quot;Lo stregone e la veggente&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora