<<Uno spettacolo emozionante, caro Seth>>, disse Zeno fissando l'allievo insanguinato. <<Sono tuttavia amareggiato dalla tua leggerezza; ancora poco è anche tu saresti finito sotterrato qui dentro>>.
A differenza del flemmatico maestro, Alia, rimessasi in piedi, si apprestò a dare soccorso allo stregone ferito.
<<Lascialo stare prima di fare altro danno>>, l'invitò il vecchio.
<<Potrebbe morire!>>, obbiettò questa con più trasporto di quanto si sarebbe aspettata.
<<La cosa non dovrebbe dispiacerti. Mi ha raccontato della tua visione... e la trovo attendibile>>.
Le paure della veggente le si riaffacciarono cupe, mentre l'oggetto di quella conversazione sceglieva di rimanerne estraneo, seduto su una lastra per recuperare le energie.
<<Non posso far finta di niente quando c'è in gioco la vita di un altro>>, dichiarò con convinzione. <<Ma non credo tu possa capirlo>>.
Il vecchio necromante scoppiò in una profonda e sincera risata che si mutò in un attacco di tosse convulsa.
<<E' esattamente così>>, commentò con un filo di voce sgomberando il campo. <<Compi la tua "buona azione" se lo ritieni necessario, ma non aspettarti gratitudine>>.
Difatti appena la maga provò ad aiutare il ferito, questi l'allontanò con decisione.
<<Ti avevo detto di attendere! La tua noncuranza ha rischiato di uccidere entrambi!>>.
<<Ho sbagliato>>, ammise la Sognatrice. <<Permettimi di porvi rimedio>>.
<<A causa tua, sono apparso debole di fronte a Zeno! Credi di poter risolvere la cosa con delle scuse?>>.
<<No, ma nelle tue attuali condizioni necessiti del mio aiuto>>.
Con uno scatto deciso il necromante fece rientrare le dita lussate.
<<Nulla che non possa aggiustare>>, grugnì aprendo e richiudendo la mano. <<Il tuo "altruismo" è fuori luogo>>.
<<Credi di poter guarire da quel morso allo stesso modo?>>.
Bevuto avidamente dalla borraccia, lo stregone allentò i lacci del gambesone quanto bastava per rivelare la cotta di maglia sotto di esso.
<<Vedi? Evito rischi inutili. Ho solo delle ecchimosi in metà del corpo e un profondo taglio al cuoio capelluto, che presto smetterà di sanguinare>>.
Le sue condizioni erano di gran lunga migliori di quanto pensasse, ciononostante gli rimase accanto avvertendo il bisogno di assisterlo dopo quanto avvenuto a causa sua.
<<Se proprio vuoi renderti utile ricava delle bende dai resti del mio mantello e recupera ago e filo dalla mia sacca. Te la cavi a cucire?>>.
<<Ho ricamato qualche volta in passato... delle trapunte>>.
<<Questo sì che è incoraggiante... ricucire una ferita non è tanto diverso, basta fare punti piccoli e stretti>>.
La tracolla del necromante conteneva svariate bottigliette ben sigillate e ovattate, oltre a piccole scatole e custodie rilegate in pelle.
<<Sono nel rotolo rosso; prendi anche la boccetta con l'etichetta Ethol, senza toccare altro. Usala sul tuo graffio, impedirà l'infezione... ricordati la lezione di pensare prima a sé stessi>>.
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Ars Vitae - Volume I: "Lo stregone e la veggente"
FantasyQuando, molti secoli fa, la "Ferita" ne frantumò i cieli, Eterion si ritrovò ad un passo dalla catastrofe; da allora iniziò un lento percorso di rigenerazione, agevolato dall'opera pionieristica di un gruppo di tecnocrati illuminati. Oggi, una visio...