Come Prima Consigliera Alia disponeva un proprio padiglione; seduta sul letto osservava la coppia di piccoli bauli in cui aveva stipato i suoi effetti personali. Da alcuni discorsi a mezza voce aveva saputo del trionfo finale del necromante nella Sfida del Manto. Non aveva simpatia per quell'arrogante di Rain né per quell'infida serpe del padre, tuttavia sperava che quell'evento potesse pregiudicare la sua missione. Una pia illusione, infranta dall'improvvisa e spiacevole comparsa del giovane necromante.
<<Spero tu sia pronta>>, disse la figura spettrale senza preamboli.
La donna indicò i bauletti, ricevendo uno sguardo di disapprovazione.
<<Pensi davvero di trascinarteli dietro? Non viaggeremo in carrozza! Zeno ci sta aspettando; hai un minuto per riempire uno zaino con l'indispensabile o porterai con te solo quello che hai addosso>>.
Certa che non scherzasse, svuotò rapidamente i bagagli afferrando quanto le capitò a tiro: qualche moneta, delle vesti e alcuni oggetti d'uso quotidiano; riempita alla rinfusa una vecchia sacca, prese il proprio kaji.
<<Lascialo, attirerebbe troppe attenzioni; è un vantaggio che pochi conoscano la tua faccia>>.
Per quanto convita d'incamminarsi verso l'abisso, fatto scivolare in una tasca il libricino datole dall'Arcimago, fu pronta.
<<Adesso chiama il servitore mezzo addormentato seduto qui fuori>>, le ordinò. <<Usa un tono allarmato e impaurito>>.
<<Perché?>>.
<<Fallo!>>.
<<Guinter!>>, gridò con voce rotta da sincera preoccupazione.
Il servo si precipitò all'interno, intravedendo un individuo vestito di nero che lo colpì con forza; sbalordita, Alia si precipitò in soccorso dell'uomo privo di sensi.
<<Tranquillizzati, non mi sarei preso la briga di farmi vedere, se lo avessi voluto morto. Il tuo padrone ha richiesto che lasciassi una prova del "rapimento". Ora, stai zitta e seguimi>>.
Uscirono dallo squarcio sul retro della tenda, aperto poco prima dallo stregone, procedendo acquattati lungo i margini dell'accampamento; allontanatisi abbastanza, corsero in direzione di un avvallamento roccioso, dove trovarono Zeno in groppa a un cavallo, mentre un secondo brucava lì accanto. La maga riconobbe i destrieri, gli stessi con cui Lucian e il suo intendente erano giunti a Tark, probabilmente sottratti con il benestare dell'Arcimago.
<<Avete dei bellissimi occhi, Sognatrice Alia, peccato nasconderli dietro un velo>>, disse lo scheletrico cavaliere, scrutando il viso della giovane. <<Del resto le usanze delle Divinatrici sono eccentriche; contate su abiti sgargianti e frasi sibilline per far credere di conoscere più di quanto realmente sappiate>>.
<<Quali che siano i vostri pregiudizi, dovrete sottostare agli accordi sanciti col Sommo Arcimago>>.
<<Qui siete la sola che tenga al guinzaglio... il mio consiglio è di levarvelo al più presto: per quanto si atteggi a saggio Lucian è ormai un vecchio in declino>>.
Alia fremette nel sentir parlare in tali termini del suo mentore; per pochi uomini nutriva una così alta stima.
<<Perché condurmi fin qui, se dubitate di me?!>>.
<<E' stata una richiesta del mio apprendista, ma talvolta Seth è propenso a facili entusiasmi. Ciò che desidero, prima di proseguire oltre con questa farsa, è una prova delle vostre effettive capacità... altrimenti, credo sarò costretto a sbarazzarmi di voi>>.
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Ars Vitae - Volume I: "Lo stregone e la veggente"
FantasyQuando, molti secoli fa, la "Ferita" ne frantumò i cieli, Eterion si ritrovò ad un passo dalla catastrofe; da allora iniziò un lento percorso di rigenerazione, agevolato dall'opera pionieristica di un gruppo di tecnocrati illuminati. Oggi, una visio...