Cap. XXXVI - LA FINE DEL VIAGGIO

12 4 6
                                    

Getti incandescenti squarciarono il ventre della montagna riversandosi in ogni dove con il glorioso rombo di un titano liberatosi dalla millenaria prigionia. Nubi cineree si librarono nel cielo terso seguiti da danzanti fiamme che collassavano su loro stesse per riaccendersi subito con rinnovato vigore. Dall'altopiano, dove aveva trovato scampo col compagno, la Sognatrice poté osservare quei fiumi danzanti cancellare lungo il loro corso con fame inesorabili ogni traccia di quell'oasi di bellezza che li aveva accolti al loro arrivo.

"Tanta morte e devastazione per una visione", rifletté.

Seppure la sua impresa, tanto spesso sul punto di fallire, fosse giunta al termine con la caduta del falso Dio e la preservazione della pace tra le nazioni di Eterion, il prezzo per quel risultato l'aveva privata di ogni gioia per la vittoria, lasciandole soltanto un'infinita stanchezza.

Sfilato il Libro di Nod dalla presa di Demetel, ora privo di sensi, lo studiò inquieta; tra gli elaborati intagli riconobbe la runa che aveva descritto, tanto tempo fa, allo stregone quando l'aveva colta di sorpresa in quella serra vicino al piccolo villaggio di Tark. All'interno il singolare marchingegno si divideva in due sezioni distinte: su una era incastonata una lastra di vetro levigata con ai bordi degli aghi magnetici e l'altra occupata da una serie di pulsanti e manopole recanti strani simboli. Era ovvio che un simile oggetto non era stato creato per essere "letto" da una persona comune, ma coloro in grado cosa ne avrebbero fatto del sapere custoditovi?

Già aveva avuto modo di assistere alle catastrofi che quell'oggetto potesse scatenare nelle mani sbagliate.

Scrutando l'abisso sottostante, ripensò all'ultimo dovere che le era stato chiesto di compiere; tali pensieri furono interrotti da un accadimento imprevisto: dal ribollente oceano di lava si fece strada nella sua direzione una colonna di cristallo opaco, al cui interno, quasi ne fosse la crisalide, avvolgeva una creatura minacciosa con indosso la maschera di Yros. Il timore che questi fosse scampato al disastro si mutò in costernazione appena la sua anima riconobbe il familiare legame che univa entrambi.

Quando lo stregone abbandonò il bozzolo protettivo, questo ormai privo di energia collassò su se stesso scomparendo tra le fiamme, sancendo la fine di tutto ciò che aveva contribuito a creare.

<<Seth?>>, l'apostrofò la maga mantenendo una certa distanza.

<<Si, sono ancora io... quest'aspetto è il frutto di tutte le mie precedenti mutazioni. Occorrerà del tempo prima che il mio organismo le riassorba del tutto e l'essermene servito ha accorciato gran parte del tempo che mi resta. Più che mai ho bisogno di quel Libro per sopravvivere>>.

<<Solo che non è un libro>>, evidenziò avvicinandosi al ciglio del burrone. <<Immagino un termine usato in senso lato per uno strumento in grado di memorizzare e catalogare un'enorme quantità di conoscenza. Questa può essere solo opera dei druidi e se quanto mi hai detto è vero, è ragionevole supporre che Necross lo fosse>>.

<<Le radici delle Cerchie sono profondamente intrecciante con l'ordine dei premurosi custodi di Eterion>>, confermò il necromante. <<Un dato volutamente cancellato dalla storia. Sbarazzarsi di qualcosa di scomodo è molto più facile che correre dei rischi nel preservarlo>>.

<<Già...>>.

<<Ed è proprio quello che ti accingi a fare anche tu adesso, vero?>>.

<<Lucian mi ha ordinato di distruggerlo appena ne avessi avuto occasione e non posso fare a meno di chiedermi quale scotto dovrà pagare Eterion se te lo consegnassi>>.

<<Per cui lascerai una volta ancora che sia la paura a dettare le tue decisioni; ti credevo cambiata>>.

<<E' così infatti: ho perso molte delle mie ingenue convinzioni su giusto e sbagliato...>>, disse la maga serrando le mani ancora sporche del sangue di Grim. <<Violenza e odio sono dentro ciascuno di noi e premono per uscire, ma tutt'ora credo che si possa e si debba agire per un bene più grande del proprio>>.

Ars Vitae - Volume I: &quot;Lo stregone e la veggente&quot;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora