Abbandonata la cavalcatura ferita, le tre restanti furono caricate con la maggior parte dell'equipaggiamento compresi viveri, attrezzature d'uso quotidiano e le preziose scorte d'acqua, le quali, seppur ingombranti, andavano rimpinguate a ogni occasione e depurate con compresse a base di iodio. Trovandosi nel cuore della Confraternita, con chissà quante e quali spie sguinzagliate per scovarli, il gruppo riposava in luoghi isolati durante il giorno, marciando protetto dall'oscurità.
Demon avanzava in testa affidandosi alla vista acuta per individuare eventuali pericoli, seguito a ruota dalla sorella, con la quale si occupava dei cavalli più giovani, avendo così occasione di scambiarsi motti di spirito per alleviare la monotonia. Al centro della colonna stava Demetel, in silente contemplazione, con in spalla una lunga borsa di cuoio, da cui fuoriuscivano i manici, provvisti di pugnali affilati, delle minacciose spade uncinate di foggia kaifita; Seth faceva spesso da spola tra le estremità della fila, per accertarsi che fosse tutto in ordine, mentre Alia, accollatasi il trasporto del vecchio Gaffa, seguitava tenendo le redini del loro baio. A chiudere la marcia era Grim, che camminava con la cadenza del militare addestrato, aiutandosi con un robusto bastone da viaggio, in quanto, nonostante tutti portassero grossi zaini, lui si sobbarcava del più scomodo tra i loro bagagli: una specie di larga cassettiera munita di fibbie, dove ogni suo avere trovava posto, compresa la micidiale azza e l'armatura a piastre consacrata, un capolavoro difensivo, reso ancor più efficace da intarsi in Illymir che fornivano protezione aggiuntiva contro i malefici degli incantatori.
Nelle ore di ozio ciascuno si dedicava a vari passatempi: dal gioco d'azzardo con dadi e carte alla preghiera, dalla lettura alla manutenzione degli armamenti; ben presto la veggente imparò le consuetudini di ciascuno. Ebbe anche occasione di osservare il Cineride senza il suo cappuccio: sembrava, invero, un deposito calcificato di polvere e cenere anziché un essere di carne e sangue. Certamente era l'individuo che più la impensieriva, dopo il necromante, tuttavia i compagni non parevano dare importanza alle sue origini, perfino il religioso Grim lo considerava nulla più che un "Demi-Huma" come gli altri. Ad ogni modo il monaco preferiva restare per lo più in disparte, in solitario raccoglimento, non dandole motivo di preoccuparsi di lui in quelle lunghe giornate d'immobilità. Chi invece le prestò interesse, fu Eva, che memore dell'accordo raggiunto, decise di iniziarla alla scherma; per prima cosa esaminò con cura l'arma dell'allieva: saggiatone il peso, ne schiaffeggiò il pomo per osservare le vibrazioni lungo la lama e infine testò le varie sezioni del filo, colpendo debolmente un pezzo di legno.
<<Si può sapere cosa stai facendo?>>, s'informò la maga incuriosita.
<<Devi conoscere l'arma che usi se vuoi sopravvivere in battaglia: equilibrio, nodo di vibrazione, centro di percussione... cose di cui non hai la minima idea. Sai almeno dirmi che arma sia, ragazzina?>>.
<<È una spada a una mano>>, rispose stizzita l'indovina.
<<È una flambard di ottima fattura, che per tua informazione può, con determinate tecniche di presa, anche essere impugnata con entrambe le mani in modo da portare colpi più incisivi. Sono armi piuttosto rare, la forma ondulata permette in una parata, di scaricare la maggior parte della forza d'impatto su quella dell'avversario. Da fattura, forma dell'impugnatura e guardia a crociera dell'elsa si direbbe una lama antica, probabile opera di un Demi-Huma; di certo avrebbe un certo valore sul mercato>>.
<<Concordo>>, disse intromettendosi il nano, ammirandola con cupidigia. <<Sarei disposto a pagartela a un buon prezzo>>.
<<No, grazie>>, rispose Alia disinteressata all'offerta.
<<La mia è una comune "spada da lato">>, continuò Eva sguainandola e mettendo le lame a confronto. <<Una via di mezzo tra l'arma di un fante e lo stocco da duello, estremamente adattabile, come il mio stile di combattimento sviluppato negli anni; tu, hai una qualche esperienza da cui iniziare?>>.

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Ars Vitae - Volume I: "Lo stregone e la veggente"
FantasyQuando, molti secoli fa, la "Ferita" ne frantumò i cieli, Eterion si ritrovò ad un passo dalla catastrofe; da allora iniziò un lento percorso di rigenerazione, agevolato dall'opera pionieristica di un gruppo di tecnocrati illuminati. Oggi, una visio...