Le scosse divenivano via via più violente mentre i due correvano a perdifiato, raramente ostacolati da coloro che incontravano sul cammino, troppo spaventati e confusi per provare a fermarli. Seguendo gli altri fuggiaschi, attraversarono i bui corridoi divenuti delle vere e proprie trappole letali per giungere infine a un condotto dove la luce solare filtrava vivida dalla superficie. Stavano per oltrepassare l'ultimo fiumiciattolo di lava pietrificata, quando il sesto senso di Alia l'avvertì di un'incombente minaccia, ebbe appena il tempo di gettarsi in terra, gridando al compagno di fare altrettanto, che una sacca di gas deflagrò nelle vicinanze. A causa dallo scoppio, ogni rumore giungeva attutito e le loro teste pulsavano dolorosamente; nonostante ciò il monaco si trascinò a forza per recuperare il Libro sfuggitogli, ma non lo raggiunse poiché un piede d'acciaio lo bloccò al suolo. Ebbe appena il tempo di sollevare il capo per scorgere l'azza di Grim calare su di lui.
Yros non avrebbe saputo come descrivere quel che stava avvenendo dentro di sé, ora che le sue cellule mutavano senza sosta; una sensazione mai provata e indescrivibile accecava ogni suo senso, come se la sua mente galleggiasse all'interno di un involucro a essa estraneo. Euforia e sofferenza si alternavano mentre moriva mille volte per tornare in vita altrettante. Non era ciò che gli era stato promesso! Il suo fato era riscrivere la storia! Quando tra la foschia rossastra che gli appannava la vista comparve l'odiato necromante riversò contro di esso tutta la propria frustrazione e rabbia.
<<TU!>>, esplose con voce distorta. <<HAI OSATO SOTTRARMI AL MIO DESTINO!>>.
Il Mutato lo caricò con cieca furia, tuttavia Seth continuò a schivarlo e a contrattaccare con intense raffiche di colpi. A ogni attacco lo portava sempre più vicino ai margini della camera magmatica, ma quando la vittoria sembrò a portata, il braccio di Yros, piegato in un'inclinazione innaturale, ne afferrò la mano bloccandolo inesorabilmente. Il Dio si eresse in tutta la sua possanza, mentre le sue ossa, sconquassate dai violenti impatti, si riassestavano celeri; gustando quel momento a lungo atteso perforò il fianco dello stregone con l'arto sinistro divenuto un affilato punteruolo.
Colpito a tradimento, Demetel era stramazzato al suolo, ma la Sognatrice aveva avuto modo di rialzarsi e affrontare l'imprevisto aggressore.
<<Mi credevi morto, piccola arpia, vero?>>, bofonchiò Grim. <<Ignis non sopporta gli stupidi, sotto il gambesone portavo una cotta>>.
Il chierico tentò un affondo che Alia deviò con la spada sinistra, colpendolo con l'altra lama, che scivolò senza danno alcuno sulla protezione della sua armatura completa. La veggente comprese lo svantaggio: per aprirsi un via in quella formidabile difesa avrebbe dovuto atterrare il rivale, compito arduo a causa del suo basso centro di gravita e della notevole stazza; avrebbe quindi dovuto puntare sul migliore gioco di gambe allo scopo di sfiancarlo. Il caldo crescente e la soffocante corazza l'avrebbero aiutata in questo, alla lunga il chierico ferito avrebbe avuto serie difficoltà a maneggiare l'ingombrante azza. Il problema in tale piano era che il tempo necessario a mettersi in salvo andava esaurendosi rapidamente, pertanto propense per una tattica aggressiva e poiché l'uso di una seconda spada la intralciava, sfruttò il momento opportuno per scagliargliela contro la visiera. Afferrata a due mani la sciabola rimasta, colpì di piatto l'elmo dell'avversario, sfruttandone l'impreciso contrattacco per raggiungere la giuntura meno protetta. Lo smacco spronò Grim ad agire con maggiore risolutezza attaccando più volte con la scure; il metallo stridette sulla roccia quando Alia scansato agilmente il pericolo, sferrò l'ennesimo rovescio. Il piano di provocarlo stava funzionando, qualche altro attacco a vuoto e avrebbe avuto la sua occasione... improvvisamente però la montagna fu scossa da un nuovo violento tremito che le fece perdere l'equilibrio. Grim, ben saldo sulle robuste gambe, deviò il seguente fendente mal indirizzato, procurandole con un colpo d'asta un vistoso ematoma alla tempia destra; disarmatala con facilità, ne afferrò la lunga chioma per fissarla negli occhi annebbiati.
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Ars Vitae - Volume I: "Lo stregone e la veggente"
FantasyQuando, molti secoli fa, la "Ferita" ne frantumò i cieli, Eterion si ritrovò ad un passo dalla catastrofe; da allora iniziò un lento percorso di rigenerazione, agevolato dall'opera pionieristica di un gruppo di tecnocrati illuminati. Oggi, una visio...