La quinta volta che ti vidi fu a causa di un progetto scolastico. Erano stati sorteggiati trenta alunni tra quelli del quarto anno e tra questi c'eravamo io e te. Capitammo nello stesso gruppo insieme ad altri quattro ragazzi. Quando lo scoprii, dentro di me iniziarono a vorticare una serie di emozioni che mi erano sconosciute prima di conoscerti. All'esterno mostrai semplicemente uno sguardo vitreo, come se la cosa non mi avesse toccata affatto. Il progetto consisteva nel creare un video o una presentazione multimediale su uno dei temi selezionati. Nel momento in cui entrasti nell'aula magna accompagnata dalla tua perfetta genuinità, presi un respiro profondo e mi promisi di non avvicinarmi a te se non per qualcosa inerente al progetto. L'argomento che toccò al nostro gruppo fu l'adolescenza. Il leader decise di creare dei piccoli sottogruppi formati da due componenti. Io e te ne formammo uno e mi sentii morire quando ci fu assegnato come approfondimento quello sull'innamoramento adolescenziale. Chiuse nel laboratorio di musica, sguardi fugaci e qualche piccolo sorriso. Finimmo le nostre ricerche senza distrazioni o almeno tu lo facesti; io invece mi perdevo continuamente a guardarti senza preoccuparmi di non farmi scoprire, non me fregai, volli ammirarti come fossi un'opera d'arte. In quegli attimi la mia timidezza e il mio timore scomparvero, volevo che tu te ne accorgessi. Dovevi capire quanto i miei occhi adorassero adulare il neo che avevi sulle labbra, il rossore che ti colorava perpetuamente le guance e il tuo sguardo indagatore.
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Un Petalo Bianco ➸ Lesbian
RomanceLa prima volta che ti vidi, le tue gambe erano fasciate da un jeans strappato e il tuo busto da un maglione color lavanda super largo. (Prima lettera) - Il tuo profumo dolce mi invase le narici ma cercai di restare indifferente alla tua vicinanza. (...
