La sesta volta che ti vidi fu ad una festa organizzata da alcuni ragazzi del progetto a cui avevamo partecipato. Dovevamo essere solo in trenta ma alla fine, furono circa cento o poco più i corpi che danzavo e bevevano in quel locale, affittato per l'occasione. Non amavo molto le feste e questo lo si poté notare dall'atteggiamento che assunsi all'inizio di quella serata. Un paio di miei amici mi esortarono ad ubriacarmi come loro erano soliti fare. Non riuscirono a convincermi infatti l'unica cosa che lasciai scivolare lungo la mia gola, fu una birra al limone. Gironzolai per il locale e studiai i comportamenti dei miei coetanei, sentendomi più volte fuori posto. A volte pensavo se non fosse stato più giusto buttarmi nella mischia, magari bere e ballare senza freni tutta la notte. Poi però mi dicevo di no, non era giusto per me. Ma cos'era giusto per me? Di sicuro non il mio viso che cambiò espressione alla tua vista. Non accettavo quella realtà nella quale solo perché ci fossi tu, tra quei cento corpi, mi sentii nel posto giusto. Ti girasti distrattamente mentre parlavi con i tuoi amici e mi vedesti. Con il viso accennasti un saluto ma io, intimidita dalle circostanze, mi allontanai da lì. Per la seconda volta scappai da te. Ritornai indietro con la mente, nell'aula di musica, quando la mia mano era sulla tua, furono pochi i centimetri di contatto che andarono a svegliare le mie terminazioni nervose. Ricordo che mi alzai come se lo sgabello fosse diventato tutt'un tratto incandescente, per uscire da quelle quattro mura. Dopo averlo comunicato ai miei amici, privai quella festa della mia presenza. In quel momento però mille paranoie presero il sopravvento, e se lei adesso pensasse che sono soltanto una maleducata e quindi non mi sorridesse neanche più? Il mio cuore dolse al pensiero mentre la mia mente si sentì quasi sollevata. Se lei non mi avesse più sorriso, non avrei più provato tutta quella confusione, quei brividi, il respiro mozzato e le gambe molli. O almeno era quello che una parte di me sperò.
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Un Petalo Bianco ➸ Lesbian
RomanceLa prima volta che ti vidi, le tue gambe erano fasciate da un jeans strappato e il tuo busto da un maglione color lavanda super largo. (Prima lettera) - Il tuo profumo dolce mi invase le narici ma cercai di restare indifferente alla tua vicinanza. (...