08.10.2019- Troppo per una sola persona

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La settima volta che ti vidi fu a causa della nostra professoressa di filosofia. Avevo avuto un calo nella sua materia e sapevo anche che tra le cause di ciò, c'eri tu. L'insegnante aveva deciso di affiancarmi un tutor, scegliendolo ovviamente tra i suoi alunni migliori. La sua scelta ricadde su di te. E fu per questo che un giorno mi ritrovai in un'aula ad assistere alla conversazione tra te e la professoressa. Mi destinavi occhiate di sottecchi come se non mi fosse chiaro, che il fulcro della discussione fossi io. I tuoi sguardi furono in grado di privare di sicurezza le mie movenze, difatti iniziai a torturare il bordo della manica della mia felpa. Dopo pochi minuti, la professoressa lasciò l'aula regalandomi un sorriso di incoraggiamento. Tu ti avvicinasti a me e per un momento non fui in grado di respirare. Sul tuo volto si dipinse un sorriso che sembrò illuminare davvero tutto lo spazio che ci circondava. Con tono dolce mi dicesti che sarebbe stato per te un piacere farmi da tutor. Eri così serena, così tranquilla che ti invidiai. Io ero completamente bloccata, nella mente c'era il vuoto mentre nel cuore, troppo per una sola persona. Con la poca lucidità che mi restava, a causa del tuo sorriso e della tua vicinanza, ti ringraziai per la disponibilità. Dopo le mie parole, uscisti dall'aula, lasciandomi lì, che ancora fantasticavo sul tuo sorriso.

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