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Mi sveglio per colpa dei Raggi del sole che penetrano dalla finestra, attraverso le persiane, apro gli occhi <<beh buongiorno principessa>>
appena vedo che sono appoggiata sul suo petto mi alzo immediatamente e mi giro dall'altra parte per l'imbarazzo
<<hai dormito bene stanotte?>>
mi chiede e io mi rigiro per lanciargli uno sguardo assassino
<<come sono finita lì?>>
chiedo imbarazzata indicando la parte del suo petto in cui stavo dormendo
<<ieri sera hai spostato tutti i cuscini e dopo un po' ti sei appoggiata sul mio petto>>
<<ma non è successo niente vero?>> chiedo preoccupata
<<beh proprio niente...>>
non continua la frase e rimane in silenzio
<<cosa?! cosa è successo?>>
inizio a essere sempre più preoccupata
<<beh, tra un bacio di qua, una toccatina di là...>>
porto subito le mani alla bocca scioccata, e lui scoppia a ridere
<<stai scherzando, vero?>>
lui annuisce fiero dello scherzo, io gli tiro un cuscino in faccia
<<sei un coglione>> urlo.
Lui me ne lancia un altro e in un batti baleno iniziamo un vera e propria guerra di cuscini
<<vatti a preparare che ti porto a far colazione>>
dice dopo essere stato atterrato
<<dillo che stai solo rosicando>>
gli dico con le braccia incrociate e il sopracciglio alzato
<<un pochino>>
dice lui per poi alzarsi e andare dritto al bagno
<<tu resterai lì vero?>>
chiedo fermandolo prima che superasse la porta e la chiudesse
<<si, chiamami appena hai fatto>> chiude la porta del bagno e io alla velocità della luce, per paura che aprisse da un momento all'altro, mi preparo con i vestiti del giorno precedente
<<vai, puoi uscire>>
urlo così che mi possa sentire bene, esce dal bagno, ovviamente senza maglietta
quando mai ce l'ha?!
penso tra me e me
<<te e le magliette non andate proprio d'accordo, eh?!>>
gli faccio notare provando a mantenere e fronteggiare il suo sguardo
<<perchè ti crea disagio?>>
mi chiede con un sorrisetto malizioso <<ehm... per niente>> mento.
Vado in bagno, mi lavo i denti e mi sciacquo il viso
<<sono pronta>>
dico uscendo dal bagno
<<ok andiamo>>
usciamo da casa sua e ci dirigiamo verso la piazza per poi andare nel bar accanto alla chiesa
<<che ti prendi?>> mi chiede
<<un tramezzino e un thè freddo>>
<<sei strana forte eh>>
<<non mi piace nè il cornetto nè il cappuccino, come vogliamo metterla così?!>> gli dico con tono scherzoso e altezzoso allo stesso tempo
<<va bene signorina, ora si può accomodare così che io possa portarle la colazione>>
lo guardo male e poi seguo i suoi ordini. Dopo un po' di attesa arriva con il mio tramezzino e il thè freddo e con le altre cose che lui ha ordinato <<quanto hai speso per me? così ti ridò i soldi>>
<<no grazie>>
<<mmh va beh...se lo dici tu!>>
mi mangio la mia colazione con gusto e nel frattempo un signore comincia ad avvicinarsi, sussurra un qualcosa all'orecchio di Ethan
<<aspetta qui, non muoverti>>
dice brusco, annuisco, ma appena se ne va mi giro per guardarlo: lo vedo in mezzo alla piazza che continua a guardarsi attorno come se avesse paura di qualcuno o qualcosa che stesse arrivando, aveva una cosa tra le mani così come il signore, che si gira in un secondo nella mia direzione, così io mi rigiro e continuo a bere il thè. Ethan si risiede al suo posto di fronte a me in silenzio
<<hai visto?>> mi chiede serio
<<no>> nego mentendo
<<Marylin, dimmi la verità>>
mi guarda negli occhi e io questa volta faccio lo stesso
<<da quant'è che lo fai?>>
chiedo senza staccare gli occhi dai suoi
<<da un po'>>
mi alzo e sto per andarmene quando mi blocca la mano afferrandomela
<<perchè ora ce l'hai con me?>> chiede
<<non ce l'ho con te, non voglio stare in compagnia di uno così e basta>>
gli rispondo e me ne vado, ma lui mi insegue
<<sei sicura?>>
vedo la disperazione nei suoi occhi
<<proverai a cambiare?>> chiedo
<<si, ma mi seve del tempo, lo sai anche tu che non posso abbandonare da un giorno all'altro>>
mi dice e io annuisco
<<ok...mi riaccompagni a casa?>>
gli chiedo visto che sono rimasta a corto di passaggi
<<si>>
A casa ci sono mia sorella e mio fratello ad aspettarmi
<<dove sei stata?>>
mi chiede mia sorella provando ad impicciarsi
<<da Michy>> mento
<<strano perchè la mamma di Michy ci ha chiamato chiedendo se Michy stesse qui>>
a quelle parole mi congelo e diventò bianca dalla testa ai piedi in meno di un secondo
<<sei stata da Ethan?>>
chiede subito dopo con tono beffardo <<e tu come sai di Ethan?>>
<<ci spii?!>>
continuo ma con un tono più arrabbiato
<<ho sentito te e Michy. Sai com'è, urlate quando parlate e poi abbiamo le stanze attaccate>>
<<Ericka, devi inziare a farti i cazzi tuoi!>>
urlo salendo le scale per andare a chiudermi in camera
<<ti voglio solo aiutare, quel ragazzo non ti fa del bene!>>
urla a sua volta dal piano inferiore per farsi sentire.
Sbatto la porta e vado sul balcone mentre mi accendo una sigaretta. Dopo averla finita mi sdraio sul letto e inizio a leggere un libro preso a caso. Mi sveglio, ormai è notte, tolgo il libro dalla mia pancia e accendo il telefono:
Michy
- devo raccontarti un sacco di cose!-
-si anche io-
le rispondo
Sento il telefono squillare, salto dallo spavento e poi guardo il numero...Michy
<<pronto?>>
<<sono super emozionata!>> inizia ad urlare così forte che mi costringe a staccare il telefono dall'orecchio
<<ieri sera l'abbiamo fatto un'altra volta e...>> la fermo immediatamente <<Michy, niente particolari!>> urlo
<<si,si, lo so! Comunque ti stavo dicendo, sta mattina mi ha fatto conoscere anche sua madre!>>
<<wow!>> dico facendo la finta emozionata così da accontentarla
<<stai attenta però Michy, non affezzionarti troppo>> gli dico con tono serio
<<si, mamma!>> risponde lei scherzando
<<comunque mia sorella mi ha beccato>> le dico
<<anche mia madre>>
<<si?! E che ti ha detto?>> chiedo preoccupata per lei
<<mi ha messo in punizione, ma sono sicura che le passerà presto. A te, invece, com'è andata?>>
<<niente, spero solo che mia sorella non vada a dirlo ai miei>> dico pensierosa
<<vedrai che non lo farà>> mi rassicura lei
<<lo spero>>
<<ma...com'è andata ieri?>>
mi chiede incuriosita così le inizio a raccontare ogni minimo particolare e dopo un suo urletto e qualche mio sorriso finisco la storia
<<mmh, ma oggi ti ha scritto?>>
ed ecco che svanisce tutto il sogno
<<no>>
<<nemmeno un messaggio?>>
<<no>>
<<che stronzo però. Non provare a scrivergli, se no domani non ti porto a scuola>> sorrido
<<ok,ok. Non gli scrivo, tanto non avevo intenzione di farlo>> le dico
<<va bene, allora notte>>
<<notte>> rispondo per poi attaccare. Metto il telefono in carica, il pigiama e subito dopo vado a dormire.

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