*OGGI*
I giorni precedenti sono restata in casa tutto il tempo, persino quando Marylin tentava di farmi uscire presentandosi sotto casa. Non le ho raccontato niente di Fabián ed Ethan perchè tanto so come sarebbe andata a finire, lei che non mi ascolta e comincia a parlare del suo ragazzo, quindi, è inutile parlarle. Fabián ogni giorno mi scrive così come Ethan che ha cominciato a riscrivermi per scusarsi di quello che è accaduto, ma io ora non voglio ascoltarli, il dolore è tanto e cominciare a rispondere o ad ascoltarli aumenterebbe il tutto. Mio padre per quanto è preoccupato mi ha proposto di andare in vacanza da nonna, in Calabria, non è una cattiva idea, così gli ho risposto di si.
Ora sono sul pullman, ascolto della musica, fisso dal finestrino il paesaggio scorrere sotto i miei occhi e mi godo la libertà che ho ora, finita la scuola. Il Signore accanto a me si è addormentato con la testa a penzoloni ed ogni volta che gli cade in avanti trattengo le risate visto che la maggior parte delle persone dormono e non vorrei svegliare tutti. Appena arriviamo in autogrill la prima cosa che faccio dopo essere scesa è puntare il bagno del bar! dopo di che inizio a comprarmi un sacco di snack, da quelli più calorici a...quelli ancora più calorici! Risalgo sul pullman con le mie patatine al formaggio, un succo di frutta ai frutti di bosco, un pacchetto di ringo, degli oreo e biscotti al cioccolato integrali
Quindi nel tuo vocabolario c'è anche questa parola: integrali, sei proprio una cicciona!
dice la mia vocina che ignoro anche se in fondo non ha tutti i torti.
Arrivo finalmente da mia nonna, dopo quelle sette ore interminabili di viaggio, saluto tutti per poi andare dritta a dormire. Mi sveglio a mezzo giorno e vado a pranzare
<<come stai, nonna?>> chiedo
<<tutto bene, come è andata la scuola?>> chiede
<<promossa a pieni voti>>
dico entusiasta di me stessa
<<bravissima a nonna>>
dopo la vedo andare in camera sua per poi tornare subito dopo, mi prende la mano e mi mette 50 euro
<<no nonna non devi>>
dico dandoglieli indietro
<<mi offendo, Marylin!>>
dice lei con il broncio, così io li riprendo e le faccio uno dei miei migliori sorrisi
<<grazie nonna>>
le dico abbracciandola
<<per così poco>> dice.
Appena finisco di mangiare mi butto sul divano essendo strapiena
<<Marylin vuoi venire con me da zia>> mi chiede mia sorella, annuisco e vado a prepararmi. Mi metto una gonna a vita alta e un top con le stan smith nere.
<<ciao zia>> dico appena arriviamo
<<ciao Marylin, Ericka>> dice abbracciando prima me e poi mia sorella
Eh eh siamo le preferite, batti cinque!
<<com'è andata la scuola?>>
chiede ed io, per la novantesima volta, rispondo con la stessa frase e mia sorella le dice di aver passato il suo esame con successo
<<ecco prendete>>
dice porgendo a mia sorella 50 euro e a me 10
Ok come non detto, la preferita è sempre lei
<<A lei di più perchè ha fatto un gran bel passo in avanti per la sua vita>> mi dice
si ma io neanche li volevo
penso
ma che?! Prendi e non lamentarti!
<<si, si lo so. E' stata bravissima>>
le dico mentre do un bacio sulla fronte a mia sorella, ringrazio zia con un abbraccio e dopo qualche minuto di chiacchiera arriva mio cugino Piero
<<Ehi Ericka, Marylin>>
ci saluta con un abbraccio
<<visto che siete qui vi va di andare a fare un giro?>>
wow! la prima volta che lo chiede
penso eccitata all'idea di uscire con loro
<<certo!>> dico
<<ma deve venire per forza pure
lei?>>
chiede mia sorella a bassa voce, pensando che io non l'abbia sentita.
<<si, lei è la mia cuginetta preferita!>>
oh! Una soddisfazione nella vita, non sarai la nipote preferita ma la 'cuginetta' si!
scherza lui, mentre mi mette un braccio intorno al collo. Andiamo a prendere la macchina e ci dirigiamo al centro del paese, ci facciamo qualche giro qua e là per poi essere interrotta dalla chiamata un numero sconosciuto, rispondo incuriosita
<<Marylin sei tu?>>
sento una voce femminile
<<si, chi sei?>>
<<sono Isabella e devo dirti una cosa molto importante>>
mi allontano un po' da mia sorella e mio cugino
<<dimmi...>> le dico preoccupata
<<le tue foto... le tue foto stanno girando>> dice
<<cooosa?>> urlo, ma poi vedendo che molte persone si girano per guardarmi mi do un po' di contegno e riprendo la conversazione
<<chi è stato?!>> chiedo a bassa voce <<non lo so!>> dice anche lei preoccupata
<<cazzo, ok torno subito>> attacco la telefonata e torno da mio cugino.
Per tutta la sera faccio come se non fosse successo niente, ma appena arriviamo a casa dico subito a mia sorella che devo tornare immediatamente a Roma
<<non se ne parla proprio Marylin, sei appena arrivata>>
<<lo so, lo so, ma è una cosa davvero urgente>> cerco di convincerla
<<no Marylin non se ne parla
proprio!>>
<<Ericka ti devo dire una cosa...>>
le racconto tutto e riesco a convincerla
<<ma come cazzo è successo?!>>
mi urla lei
<<non lo so, per questo voglio tornare, per scoprire chi è stato!>>
<<va bene, va bene...domani mattina parlo con papà così ti fa salire>>
dice ed io l'abbraccio.
Il giorno dopo parto per le 14.00, arrivo a Roma ed esco subito, facendo solo una piccolissima sosta a casa per poggiare e mettere apposto la valigia. Vado ad affrontare Ethan.
Arrivo sotto casa sua e suono più volte al citofono, lui apre la porta e gli si illuminano gli occhi appena mi vede
<<Mary...>>
dice con un sorriso stampato in faccia, ma io non lo faccio finire
<<dobbiamo parlare>>
dico fredda e lui mi porta subito in camera sua, per avere un po' di privacy
<<chi cazzo è stato a inviare le
foto?>> chiedo incazzata nera
<<foto?>> chiede lui confuso
<<non fare il finto tonto, sai benissimo delle foto che mi hai fatto e che hai mandato a tutti>>
alzo ancora di più il tono
<<innanzi tutto non alzare la voce e seconda cosa io non ho inviato nessuna foto.>> dice calmo
<<prima cosa tu non mi dici quello che devo fare e secondo so benissimo che sei stato tu, non provare a mentirmi>>
dico puntandogli il dito contro
<<ma scherzi Marylin io non mi permetterei mai! Forse mi hanno preso il telefono e le hanno mandate, ma io non sono stato, guarda, puoi guardare benissimo anche tu stessa>> dice mentre prede il telefono e me lo porge agitato
<<non ci credo Ethan, cazzo dimmi la verità così ti lascio in pace, ma non ti prometto che non mi vendicherò sappilo>>
<< No Marylin, tu ti vendicherai già andandotene via, perchè io non ci posso stare senza te Mary...n-non ci riesco! Cosa non capisci? Mi hai cambiato la vita: quando ti ho vicino non capisco più niente, divento completamente rincoglionito e non smetto di guardarti, per non parlare del tuo profumo che sento nonostante tu non ci sia...e poi i tuoi baci, che sono la cosa più dolce che abbia mai assaggiato in vita mia>>
rimango sconvolta da quelle parole, vorrei urlargli contro che anche io provo qualcosa per lui e che ho sofferto troppo questi giorni standogli lontano, ma ha fatto un qualcosa di troppo grave, che sovrasta tutti i miei sentimenti nei suoi confronti
<<meglio se la finiamo qua.>>
dico con le lacrime che minacciano di uscirmi dagli occhi, con la forza della disperazione riesco ad allontanarmi da lui e uscire da quella stanza. Sento un tonfo così forte da farmi fermare di colpo dalla paura
<<Marylin non andartene...ti prego>> mi dice, anzi mi prega io mi giro pronta a dirgli di farsi una sua vita ma lui non mi lascia il tempo di muovermi che si avvicina e mi bacia. Un bacio lungo e disperato, proprio come i baci d'addio, dopo essersi staccato lo guardo negli occhi senza provare nessuna emozione, mi giro ed esco da quella fottuta casa delle torture.
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Nonostante tutto.
Romance"Una parte di me ci credeva davvero, ci sperava altamente. L'altra invece, già ti conosceva, già soffriva."