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È passato un anno da quando l'hanno arrestato e tutti i giorni sono andata costantemente a visitarlo nonostante tutto, nonostante le botte e le tirate di capelli da mia madre ogni giorno, ma ogni volta che tornavo da lui mi scordavo di tutto. Ho conosciuto sua madre e suo fratello, che è più grande di due anni. Il padre?
<<suo padre è morto quando Ethan aveva 15 anni, cioè tre anni fa. È morto per colpa degli uomini della mafia, gli hanno sparato visto che gli avevano ordinato di ammazzare una persona e lui non lo fece, era terrorizzato e non l'avrebbr mai fatto>>
la donna davanti a me fa un respiro profondo per poi continuare
<<da quel giorno l'uomo di casa è diventato il fratello, ma il problema è che Ethan e Matthew non hanno un buon rapporto da quando é morto il padre>>
La ascolto e intanto penso al perché Ethan sia diventato così stronzo
<<bene. Ora andiamo a prenderlo>> dice Jessica, la madre di Ethan
<<perfetto, sono felicissima, aspettavo questo momento da un sacco di tempo>>
le dico entusiasta
<<sei proprio innamorata di Ethan, eh?>>
afferma lasciandomi spiazzata
<<eh si...>> dico arrossita.
Jessica ormai è come una seconda madre, ma quella madre che non ho mai avuto, mi ci confido, ci esco insieme e ogni volta che andavo da Ethan mi copriva sempre
<<che hai detto oggi hai tuoi?>>
mi chiede
<<che sono andata a studiare da Eleonor>> le dico
<<e non hai paura che i genitori glielo vadanoo a dire?>> mi chiede
<<Eleonor ha cancellato i loro numeri e ho fatto la stessa cosa anche io con i loro telefoni>>
le dico fiera del lavoro svolto
<<furba la ragazza>>
visto si?
<<ovvio, come sempre>>
Arriviamo e prima di farlo uscire la madre firma varie carte, appena esce dalla cella gli salto in braccio e mi attacco ai suoi fianchi
manco fossi un koala!
rido al pensiero, ma anche perché sono felice di vederlo, mi da un bacio alla francese che dura massimo 3 minuti, dopo aver finito va ad abbracciare la madre e io intanto li guardo con le lacrime agli occhi dall'emozione. Andiamo in macchina e iniziamo a parlare di quello che ho fatto io e di quello che ha fatto lui in carcere
<<è stata dura?>>
gli chiedo guardandolo
<<si...>> abbassa la testa
<<smetterai?>> chiedo
<<vorrei, ma lo sai benissimo anche tu che non è semplice>>
ripenso a quel che è successo al padre e abbasso la testa
<<ehi, piccola. Non stare così, ora possiamo stare insieme>>
alzo la testa e lo guardo dritto negli occhi
<<mi sei mancata tantissimo>>
mi dice accarezzandomi la guancia con la mano
<<anche tu, tantissimo>>
Arriviamo a casa, io e Jessica decidiamo di preparargli un bel po' di pasta alla carbonara, il suo piatto preferito, mentre cucino Ethan a volte viene dietro di me per abbracciarmi e darmi un bacio sul collo
<<è pronto>>
urla Jessica, così da far scendere sia Matthew che Ethan. Ci mettiamo a tavola e sento la tensione tra il fratello e il mio ragazzo
<<ti sei divertito abbastanza in vacanza?!>>
chiede Matthew sarcastico
<<dovresti saperlo Matt>>
ringhia Ethan, gli tocco la coscia per farlo calmare
<<hai ragione non è molto divertente>>
ringhia Matthew in risposta
<<ho conosciuto una ragazza>> cambia discorso
<<davvero?>>
chiede Jessica a Matthew con occhi spalancati
<<si, si chiama Ludovica>> dice
<<e quando ce la farai conoscere >> chiede Jessica emozionata
<<domani la voglio portare a casa, per questo ve ne sto parlando>> afferma <<ah, che bello>>
dice Jessica con un largo sorriso
<<ci siete anche voi domani?>>
chiede Matthew guardando sia me che Ethan
<<certo>>
rispondo sorpresa dal fatto che mi abbia rivolto parola
<<allora ci vediamo domani, io esco>> dice alzandosi dal tavolo, dopo essersi pulito la bocca, guardo storta la madre e lei alza le spalle con un sorrisetto.
Appena finiamo di mangiare aiuto Jessica a sparecchiare e pulire per poi andare in camera con Ethan, ci sdraiamo sul letto, io mi metto sotto e lui sopra senza appoggiarsi su di me, mi guarda negli occhi
<<sai... ho conosciuto un ragazzo quando tu non c'eri>>
gli dico sussurrando
<<è com'è?>> dice teso
<<beh, è carino, simpatico, premuroso, educato. Proprio l'opposto tuo>>
lo descrivo, lui si allontana per sdraiarsi accanto a me
<<e ora che hai?>>
gli chiedo con un sorrisetto
<<e lui ti piace?>> chiede infastidito <<amore, ma sei geloso?>>
chiedo e ora sono io che lo garda dritto negli occhi
<<no>>
si gira su un fianco per darmi le spalle
<<dai amore non fare così, è solo un amico>>
lo stuzzico ancora di più, si gira di scatto si rimette nella posizione di prima stringendomi le braccia
<<non mi interessa, tu sei roba mia. E lo sai anche tu che le cose mie non si toccano.>>
lo guardo, mi guarda e subito dopo ci baciamo, inizia a levarmi la maglietta e io la sua, mi bacia sul collo fino ad arrivare alla spalla e andare sempre più in giù, lo bacio anche io dalla bocca al bordo del pantalone. Mi toglie i pantaloni e io tolgo i suoi iniziamo a muoverci sincronizzati, fino a farmi eccitare e urlare dalla gioia e dal piacere.
Ci stendiamo sul letto spogli, da ogni paura, da ogni preoccupazione, da ogni problema, ci siamo solo io e lui in una bolla d'aria che ci protegge da ogni male.

Nonostante tutto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora