sento una voce dietro il ragazzo che mi sta importunando
<<Ethan sto cercando di rimorchiare questa bellissima ragazza, fatti gli affari tuoi>>
<<Mi prendi per il culo? sai chi è lei vero?>>
Ethan mentre lo dice alza un sopracciglio
<<Ok, ok, fratello non scaldarsi così tanto, ci vediamo dopo>>
dopo aver detto questo Nick se ne va <<Marylin stai bene?>>
mi chiede Ethan, mentre si avvicina. <<si grazie, ma ora devo andare>>
gli dico mentre mi scanso per cercare andarmene, ma lui mi ferma
<<Marylin ti ho chiesto se stai bene>> <<e io ti ho risposto di si>>
mi mischio nella folla per cercare Michy, da lontano la vedo mentre bacia Gabriel, sorrido per lei, chissà quanto sarà felice ora.Vado fuori casa di Isabella che si trova nel quartiere sopra il mio, diciamo "nella parte ricca".
Già che sono qui vado nella mio posto preferito.
Inizio a camminare e raggiungo la mia panchina preferita da dove si può vede il raccordo. Mi accendo una sigaretta e guardo le macchine sfrecciare da una parte all'altra
<<Anche a me piace tantissimo questo posto>>
sento una voce provenire da dietro di me così mi giro di scatto per scoprire che è solo Ethan
<<bravo, ma non mi interessa>>
dico riportando lo sguardo verso le macchine in corsa
<<neanche se te lo vengo a dire con una birra>>
mi rigiro verso di lui e lo vedo con due corone in mano
mhh... non posso dirgli di no, è la mia preferita
<<accetto,ma solo perchè è la mia birra preferita, non farti strane idee>> alza le mani in segno di resa. Mi scanso un po' in là così da mettere più spazio tra di noi.
<<posso chiederti una cosa?>>
fa un sorso dalla sua birra
<<dimmi>> dico freddamente
<<perchè ti sto così tanto sul cazzo?>> mi chiede, mi giro per guardarlo
<<vuoi davvero saperlo?>>
Lui annuisce per cui io continuo. <<Perchè anche se non ti conosco bene, credo di aver capito come sei fatto: sei solo uno stronzo di merda che fa perdere la verginità alle ragazzine solo per far vedere quanto sei figo ai tuoi amici; sei un cafone egocentrico e hai tanti altri mille difetti che di certo non sto qui a elencarti ora.>>
dico mentre bevo tutta la birra in un sorso solo e lui mi guarda sbalordito
<<beh, avevi sete>>
dice e io faccio spallucce
<<e te che ne sai che "faccio perdere la verginità alle ragazzine" e tutte quelle cazzate che hai detto?>>
<<è l'idea che mi sono fatta di te>> rispondo guardandolo negli occhi, mentre lui sta in silenzio e mi guarda a sua volta
<<strano che pensi questo, perchè secondo me quegl'occhi dicono tutt'altro>>
dice accendendosi una sigaretta
<<che fai? Ora leggi le persone anche attraverso gli occhi. Ma pensi davvero che io sia come tutte quelle ragazzine che ti sei portato a letto?>>
<<no, perchè se no non ti avrei mai notato>>
<<strano perchè sembra che mi tratti esattamente come loro>>
Dopo aver detto questo rimaniamo in silenzio tutti e due continuando a guardarci, dopo qualche secondo distolgo lo sguardo
<<me ne dai una?>>
gli chiedo mentre guardo il suo pacchetto quasi pieno.
<<scusa, ma quanti anni hai?>>
<<16, perchè?>>
<<strano, sembri più grande>>
mi dice e io alzo gli occhi al cielo <<allora, me la dai si o no?>>
insisto guardandolo
<<sei minorenne mi dispiace>>
<<ma scusa tu, quanti anni hai?>>
gli chiedo con le braccia incrociate
<<17>> alzo un sopracciglio
<<le porgo le mie più sincere scusa maggiorenne>>
dico scandendo tutte le lettere dell'ultima parola
<<guarda che a Febbraio ne faccio 18>> si difende
<<ah allora scusa!>>
Cala di nuovo il silenzio,ma questa volta non è un silenzio imbarazzante è piacevole. Mi giro verso il raccordo e guardo le macchine che sfrecciano a tutta velocità
<<tieni, bimba>>
mi dice passando mi una sigaretta già accesa e guardandomi di sottecchi. Gli faccio il dito medio e inizio a fumarla.
Finita la festa torno immediatamente a casa, stanchissima mi butto a peso morto sul letto senza né struccarmi né svestirmi. Guardo il soffitto e ripenso a quello che è successo sta sera con Ethan.
Devo dire che non è niente male.
Mi metto su un fianco e con la mano sotto la testa mi addormento sorridendo.
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Nonostante tutto.
Romansa"Una parte di me ci credeva davvero, ci sperava altamente. L'altra invece, già ti conosceva, già soffriva."