Pov's Eleonor
Mi sveglio e come tutte le mattine mi faccio la doccia, mi vesto, mi trucco e infine mangio qualcosa. Esco da casa e vado a prendere la metro per andare a scuola, appena arrivo vedo Marylin parcheggiare il motorino al suo solito posto, così la raggiungo
<<ehi bella come va?>>
mi chiede felicissima e con un sorrisone
strano, penso
<<come mai così felice oggi?>>
le chiedo sospettosa
<<boh, mi sono svegliata bene, comunque dai racconta, voglio sapere tutto!>>
mi chiede facendo un piccolo urletto eccitata. Decido di raccontarle tutto nei minimi dettagli
<<...Ele però ha ragione, magari è sincero. Non penso che sia come Marcus>>
<<Mary sai che c'è? io non mi fido, c'è Marcus era il mio migliore amico, gli raccontavo tutto, le cose più imbarazzanti su di me le sapeva lui e quando gli ho detto che mi piaceva ha iniziato a sputare merda su di me con tutta la scuola. Non è che non voglio Riccardo o comunque non voglio fidarmi, anzi, ma non ci riesco...capiscimi, mi ha fatto troppo male quello che mi è successo e non voglio si ripeta>>
dico abbassando lo sguardo
<<ehi, lo so, ti capisco, ma guardaci, la cosa che ti è successa con Gaia: era la tua migliore amica e che ha fatto?! ti ha fregato il ragazzo con cui stavi insieme da anni, è andata a letto con lui e ti ha mandato anche la foto per sfotterti. Ma ora guarda! Con me hai lasciato il passato alle spalle, ti sei detta che vuoi farti una nuova vita, ma non funzionerà se continuerai così, certo la prudenza ci deve sempre essere ma la paura no! Sei forte e so che riuscirai a sorpassarlo e lasciarti tutto il passato alle spalle>>
finito il suo discorso commovente le do un abbraccio stringendola fortissimo
<<hai ragione...>>
le dico all'orecchio con un sorriso, il suono della campanella ci avverte che è l'ora di entrare in classe
<<ah, senti...>> le prendo il polso
<<...ti va dopo di venire?>>
chiedo facendole capire cosa volessi dire
<<non posso, scusami. Devo andare dal dottore>> dice
<<perchè?>> chiedo curiosa
<<ho mal di pancia e ogni mattina ho la nausea >> rimango immobile per quello che mi ha detto,
non sarà mica...
scaccio subito quel pensiero dalla mia testa
impossibile!
<<ah ok, tranquilla>>
le dico facendo finta di niente. Per tutte le lezioni continuo a prensare a quel che ha detto Marylin
e se lo fosse davvero?!
boh... non credo dai
Arrivo a casa e la prima cosa che faccio è mettermi le cuffiette mentre mi preparo da mangiare. Dopo aver finito vado a fare i compiti per poi andare a prepararmi.
Mi metto un jeans nero con una maglietta bianca e il mio solito giacchetto di pelle, mi raccolgo i capelli in una coda alta.
Arrivo alla terza strada e mi appoggio a una macchina qualsiasi, mi accendo una sigaretta e aspetto Juliet, la mia meccanica. Dopo un paio di minuti sento un rombo di moto, e come non riconoscerla...
finalmente, la mia piccola, penso
<<me l'hai trattata bene?>>
chiedo a Juliet appena scende dalla moto e si leva il casco
<<come se fosse mia figlia>>
mi rassicura mentre io sfioro con le dita il serbatoio
<<l'ho anche un po' lucidata, diciamo per nascondere le righe>>
<<grazie mille, sei la migliore>>
le dico mentre le do un abbraccio
<<vieni?>>
chiedo mentre salgo sulla moto e mi metto il casco
<<certo>>
sale e con una sgasata raggiungiamo il posto in cui si terrà la gara. Mi fermo davanti ad alcuni nostri amici
<<anvedi chi si è fatta viva>>
dice Michael con la sua tipica voce roca
<<vuoi riprovare?>> gli chiedo, ricordandogli la sconfitta della gara precedente, quando si era impuntato sul fatto che se avesse gareggiato contro di me sarebbe riuscito a vincere
pff povero illuso...
mi fa il dito medio e io gli faccio una linguaccia, dopo aver sentito che la gara sta per iniziare mi avvicino piano piano alla partenza, vedo una folla di persone scommetere sui gareggianti e a vedere quella scena mi spunta un sorrisetto sulle labbra. Dopo essermi messa sulla linea di partenza e dopo essermi sistemata il casco mi giro a destra e vedo un ragazzo mettersi i guanti, a sinistra invece vedo un ragazzo che a sua volta si gira verso di me, il ragazzo sgasa con la sua Ducati nera e rossa
pensa di poter battermi?! Ah allora non mi ha ancora vista incazzata... Illuso, penso e faccio un sorrisetto, rispondo al suo sgaso dandone un'altro più forte del suo
facciamogli capire chi è che comanda qui.
Aspetto lo sparo e appena lo sento parto, l'adrenalina mi riempie il corpo di brividi è una sensazione sempre nuova, arrivata a 130 a una curva la Ducati di prima mi taglia la strada, presa dal panico freno di botto così da non sbandare, come il ragazzo voleva che facessi
non mi freghi così facilmente
infatti riesco subito a riprendere il controllo della mia Yamaha R6, accellero e dopo esser arrivata al limite della velocità supero quell'idiota, così da riuscire a vincere anche questa gara, prima di superare il traguardo faccio una sommata così da infastidire e disorientare il ragazzo dietro di me. Arrivata al traguardo il ragazzo della Ducati mi guarda, allora alzo la visiera, gli faccio un occhiolino, per poi riabbassarla e coprirmi il viso, prendo i soldi della vittoria e dopo qualche secondo sento le sirene della polizia farsi sempre più vicine. Seguo l'istinto, sgaso con la moto e parto a tutta velocità così da non farmi scoprire.
Arrivo a casa in 4 minuti da quanto sono andata veloce, parcheggio la moto nel garage e vado in camera mia, mi metto il pigiama, mi strucco e infine mi sdraio sul letto, rispondo agli ultimi messaggi di Riccardo e Mary a cui non ho potuto rispondere prima e crollo sul cuscino.
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Nonostante tutto.
Romance"Una parte di me ci credeva davvero, ci sperava altamente. L'altra invece, già ti conosceva, già soffriva."