Mi alzo dal letto tutta sorridente,
oggi mi sento bene, non bene, come posso dire...spensierata?
Vado a fare colazione do un bacio sia a mio padre che a mia madre, che oggi stranamente sono a casa
<<come mai così felice?>>
chiede mamma
<<ma che non lo vedi che si è fidanzata, o ha perso la verginità>> dice mia sorella guardandomi e facendo un'espressione da maniaca, mio padre, invece, per poco non si strozzava con il caffè
<<cretina!>>
le dico, prendo dei biscotti e del latte per fare colazione.
<<domani è l'ultimo giorno di scuola, siete felici?>> dice mio padre per cambiare discorso, vedo mia sorella provare a contenersi e non esplodere nel panico ma...
<<ma sul serio? di già? io devo andare a studiare, non sono pronta no no no...ma non è possibile!>>
dice non riuscendo a contenere tutta la sua ansia, si alza dal tavolo con il caffè in mano, portandosi un biscotto in bocca per poi andare dritta in camera sua per studiare
<<quella è tutta matta>>
dico mentre i miei si mettono a ridere per quella scena. Guardo il telefono e vedo che Fabián mi ha chiesto di uscire
<<mamma oggi posso uscire?>> chiedo
<<con il tuo nuovo ragazzo?>>
chiedono sia mamma che papà
ok ho capito che mi hanno scoperto entrambi, ma fare questa domanda all'unisono è troppo, si leggono nella mente?!
<<si>> rispondo di nuovo insieme
si, si leggono nella mente
<<Marylin sai le regole>> dice papà
<<si, niente posti bui e bla bla bla>> ripeto come dice sempre lui
<<siete i migliori>> dico in seguito guardando entrambi. Chiedo a Fabián a che ora ci dobbiamo vedere e mi dice alle 4.30
-dove andiamo?-
-al parco, va bene?- mi chiede
-ehm...ok- dico
sul serio al parco, quindi dai suoi amici, oh cazzo quindi da Ethan? Non lo vedo da quel giorno in cui c'ho litigato, cavolo...questa serata non promette per niente bene.
Passate le 15 inizio a prepararmi, mi trucco più del solito e mi prendo più tempo per pettinare i capelli, così da far vedere a Ethan cosa si è perso. Mi metto una maglietta bianca corta con un po' di scollatura, un pantaloncino di jeans e le Alexander Mcqueen, mi passo un'ultima volta la piastra sui capelli e mi metto degli occhiali da sole.
<<io sto andando!>>
urlo dalla cucina, che si trova al piano terra, per avvisare tutti. Esco e trovo la macchina di Fabián parcheggiata davanti al vialetto di casa, mi avvicinò e lui come sempre mi apre la portiera da dentro
<<che bello gita al parco!>>
faccio la finta contenta
<<dai Marylin, solo per oggi poi ti giuro che staremo insieme tutti gli altri giorni>> dice e io annuisco
<<va bene però ad una condizione, dopo ci andiamo a mangiare il
kebab?!>>
chiedo con la voce da bambina
<<va bene>> inizio a esultare mentre lui alza gli occhi al cielo sorridendo. Arriviamo al parco e tutti i suoi amici, compreso Ethan, erano lì ad aspettarci, anzi, ad aspettare Fabián. Ci avviciniamo
<<ma guardate chi c'è!>> dice Shark <<Mary, come stai?>> chiede Stephen <<bene, grazie>> mi metto seduta sulla panchina e Fabián si mette al mio fianco, inizio a guardarmi in giro incrociando lo sguardo di Ethan, lui mi sfida con gli occhi come sempre e io rispondo alla provocazione, ma nei suoi occhi si leggere qualcosa di più...non è affatto contento di vedermi.
Arrivata la sera, Shark porta da bere, la tequila, e tutti iniziano a bere e a fumare, tranne me
<<amore dammi un bacino>> Fabián mi prende dalla testa ma io lo spingo via, non mi piace la puzza della canna <<dai lasciami stare>> dico
<<dai amore solo un bacino>> dice lui, cerca di tirarmi a se un'altra volta, io cerco di liberarmi ma prima che possa farlo un pugno arriva dritto in faccia a Fabiàn, vedo una figura nera scagliarsi su di lui
<<ha detto di lasciarla in pace>> urla e dalla voce capisco perfettamente che è Ethan. I suoi amici cercano di fermarli e provo a fare un tentativo anche io, ma Ethan preso dalla rissa mi tira un cazzotto al ventre, tutti si fermano, Ethan e Fabian corrono subito da me per vedere se sto bene <<scusami Mary io...non volevo...>> prova a scusarsi Ethan
<<amore stai bene?>> mi prendono entrambi da un braccio per aiutarmi ad alzarmi
<<lasciatemi stare!>> urlo staccandomi dalle loro mani per rialzarmi da sola, non guardo più nessuno in faccia e ancora dolorante me ne vado dal parco, scavalco dal muretto nonostante il dolore allucinante che mi provoca quell'azione e me ne torno a casa.
Che coglioni! Sono proprio dei ragazzini!
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Nonostante tutto.
Romansa"Una parte di me ci credeva davvero, ci sperava altamente. L'altra invece, già ti conosceva, già soffriva."