Sono le 07.30 del mattino e la mia sveglia suona. Sara deve essersi già alzata, la sua parte di letto è vuota e fredda e sento rumore in bagno. Mi rilasso nel letto prima di svegliarmi per bene. Guardo il soffitto con sguardo ancora assonnato e aspetto che il bagno sia libero per entrarci e farmi una bella doccia. Indosso un costume verde acquistato per l'occasione e Sara ne indossa uno bianco, beata lei già abbronzata rispetto a me.
<<Inspirate e abbassate lentamente le braccia riunendole al corpo.>> dice con voce pacata Juan, capo animatore cubano sulla trentina, oltrepassata, durante il risveglio muscolare. Devo dire che mi sento bene e i miei muscoli sono rilassati. Sara mi osserva dalla sua sdraio in piscina e mangia un po' di frutta mentre è all'ombra dell'ombrellone di paglia. La vedo che ride e mi saluta, io ricambio e poi tento di riconcentrarmi. L'unica cosa che mi distrae è uno strano ragazzo con berretto con visiera nera, occhiali neri, t-shirt e bermuda in jeans. Che allegria, fratello mio, nero con questo caldo. Vedo che è accompagnato da un signore più grande di lui, sulla cinquantina più o meno, camminano a passo svelto verso la piscina parlando sottovoce. Scrollo la testa e ritorno a concentrarmi su Juan che nel frattempo ha assegnato un esercizio di respirazione in quanto la lezione è finita.<<Bentornata!>> mi sorride Sara <<Bagnetto?>>
<<Si, un attimo, fammi riprendere.>> rido <<I miei dove sono?>>
<<Credo siano scesi a mare...>>
<<Ah già, loro fanno i piccioncini.>> rido e mi spalmo altra crema solare.
Il sole della Sardegna è molto caldo e piacevole sulla pelle, me lo godo anche se sento bruciare e il sudore che affiora sul mio corpo.
<<Eddai, andiamo in acqua, è mezz'ora che stai così sotto al sole.>>
<<Sotto al sole, sotto al sole, di Riccione, di Riccione>> canto <<Si andiamo, dai.>>
Mi alzo e cammino verso la piscina, quando lo noto nuovamente, sdraiato all'ombra del completamente vestito. Rifletto i suoi lineamenti e mi sembrano molto famigliari. Barba, naso dritto e a punta e quel cappellino Dolce&Gabbana, mi sembra di averlo già visto.
Forse lo sto fissando troppo, perché noto che si gira e mi guarda e ho le idee chiare. È Alberto, diamine, come si chiama... Alberto Urso! Ecco, il vincitore di Amici. Che tipo strano, Dio mio, eppure non l'avrei mai detto.
Penso di dirlo a Sara, ma noto che lui continua a fissarmi, forse per studiare i miei movimenti e capire le mie intenzioni. Lo guardo, gli faccio un mezzo sorriso, ed entro in acqua facendo finta di nulla.
La piscina è vuota in fin dei conti, sono tutti a mare perché le attività più interessanti si tengono lì in mattinata, perché nascondersi in quel modo? Non lo vedo, poi, tanto felice di essere qui. Oh fratello, siamo in due!
<<April...April, mi stai ascoltando?>> Sara mi distoglie dai miei pensieri?
<<Eh, si... scusa, comunque la penso come te?>>
<<Per cosa?>>
<<Per... Davide, no?>>
<<Ti parlavo di Davide mezz'ora fa, semplicemente ti elencavo cosa vorrei mangiare oggi. Ma a che pensi?>>
<<A nulla, scusami se sono distratta, ma ho tanti pensieri.>>
<<Me ne vuoi parlare?>>
<<Ma no, le solite cose, tranquilla.>>
<<Mmh okay.>> alle sue spalle noto che Alberto prende le sue cose e va via.Finito di pranzare, torniamo in camera, con l'intenzione di riposare per poi riprendere le attività nel pomeriggio.
<<Guarda qui!>> mi dice Sara sollevando un biglietto e legge ad alta voce.
<<"Dopo un intenso anno universitario avete bisogno di un bel pomeriggio di relax: il direttore del villaggio ci tiene ad offrire a Miss April Mancini e Miss Sara de Rossi un percorso nella favolosa SPA del nostro villaggio. Il percorso è composto da un'intensa pulizia del viso, percorso di sauna e bagno turco, massaggio thailandese e trattamento alle pietre calde. Veniteci a trovare nella Sala "Tesori d'Oriente" questo pomeriggio alle 15.30. Cordiali saluti, la direzione." Oh che gentile tuo papà, pomeriggio di relax tra ragazze.>>
<<Tipico di lui - rido - mi ci vuole però un bel messaggio, spero ci sia ancora Esteban con le sue dita magiche e il calore cubano.>>
<<È un bel ragazzo?>>
<<Mmh!>> faccio una smorfia per dirle di si. <<Prepara il costume dai, che scendiamo.>>La SPA è come la ricordavo, se non fosse per qualche marchingegno di ultima generazione aggiunto: è divisa in due aree, una coperta e una all'aperto. È tutta in stile orientale, e ti dona un fantastico senso di calma e piacere. Un lungo corridoio composto da archi e colonne, che circondano anche l'ala esterna per renderla più intima, ci accompagna alla reception della SPA, dove ci accolgono con molta gentilezza. Una ragazza, dai tratti filippini, ci accompagna in una stanza abbastanza grande, con tre lettini alti e ricoperti da tessuto panna. Affianco a due di essi ci sono Esteban e un altro ragazzo che ci accolgono con un caloroso sorriso.
<<Bentornata Miss Mancini, lui è Julio - indica il ragazzo- è la sua prima stagione in questa struttura ed è un ottimo massaggiatore>> dice con accento latino.
<<È un piacere conoscervi!>> si piega leggermente in avanti.
<<Possiamo iniziare.>> ci invita Esteban; Sara va con lui e io con Julio. Peccato, avrei voluto Esteban a rilassare ogni muscolo teso della mia schiena.
Entrambi usano olii profumati, che riscaldano prima tra le mani. Sorprendente Julio è molto bravo, delicato e gentile nel tocco, mi fa quasi addormentare, ma proprio sul più bello ci dicono che il massaggio è terminato. Sono già trascorsi 45 minuti? E io dov'ero? A malincuore scendiamo dai lettini e andiamo nella sauna.<<Era proprio carino l'altro.>> dice Sara mentre mangia una fragola a mollo nella vasca idromassaggio riscaldata.
<<Chi l'altro?>>
<<Julio, il massaggiatore.>>
<<Saaaraaaa ma tu qua stai facendo proprio i raggi X a tutti?>>
<<Oh dai, che vuoi, mi voglio divertire anche io, o non posso?>> ride <<e poi, parli di raggi X a me quando oggi quel tipo in piscina te lo stavi mangiando con gli occhi.>>
<<Ma chi scusa?>>
<< Il tipo con berretto, occhiali e vestito sotto il sole a quaranta gradi.>>
<<Ma non è vero niente! Non lo stavo guardando.>>
<<Mmh i tuoi occhi dicono altro - beve un sorso di spumante - sai cosa ci vorrebbe ora? Un bel bagno a mare, che ne dici?>>
<<Si dai, e rimaniamo a guardare il tramonto. Ieri era bellissimo visto dalla stanza.>>
<<Si e così ceniamo alle 22. Magari quel punto lo evitiamo.>>
<<Va beh tu sali se vuoi salire, io rimango a godermelo un po'.>>
<<Muoviti romanticona.>>La spiaggia è immensa, la sabbia bianca e fresca si incontra con l'acqua cristallina che scioglie la battigia con costanza; il sole inizia ad abbassarsi e a fondersi con l'orizzonte, dando al cielo i tipici colori caldi e tenui. Rimarrei a vita seduta ad ammirarlo. Ho sempre amato ai tramonti: mi fanno pensare che siano la fine di un percorso che prepara all'inizio di qualcosa di nuovo.
Sara è già in costume che cammina verso l'acqua, ma sembra indecisa dato che a quanto pare è fredda.
<<Non vieni?>> mi urla da lontano.
<<Si, arrivo.>> le vado incontro e mi lascio andare nelle acque calme.<<Guarda chi è arrivato. Non ti girare.>>
<<E allora non mi dire "guarda" - rido - chi è?>>
<<Mr. Berretto.>> Diamine, anche qui non ci voleva.
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L'unica voce a cui il mio cuore risponde|| Alberto Urso
RomanceApril Mancini, 20 anni e Italo-americana, è una studentessa universitaria che ha appena concluso il primo anno alla Facoltà di Farmacia. È in partenza, controvoglia, per una vacanza con la sua famiglia, ma non sa che durante quella settimana farà un...