Capitolo 31.

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Due mesi dopo, April's pov.
Porto l'ennesimo scatolone con le cose di Sara nel loro nuovo appartamento. Ebbene si: hanno scelto di andare a convivere. Può sembrare prematuro, ma in fin dei conti Brian si era ormai stabilito da noi, quindi è stata la scelta giusta per tutti. E indovinate un po'? Hanno avuto anche la fortuna di trovare in affitto l'appartamento di fronte al mio, così almeno non sarò mai completamente sola. Ammetto che avrò un po' di paura, casa sarà completamente vuota, ma sono tanto felice per loro, per la loro storia e la loro nuova vita che sta prendendo forma a piano a piano.
<<Beh come ti sembra?>> mi coglie di sorpresa Sara con un abbraccio da dietro. È davvero euforica, non la vedevo così da tanto tempo. <<Meravigliosa Sara. L'arredamento te lo sei scelto bene, eh?>> dico ridendo sapendo come si è impuntata per acquistare ogni minimo pezzo che aveva già adocchiato da anni. <<Vieni, voglio farti vedere la stanza da letto!>> dice e mi prende per mano, conducendomi nella matrimoniale. <<Aaah qui è da dove nascerà la squadra di calcetto!>> affermo ridendo <<Bello questo grigio scuro! Ti sei data proprio al moderno!>> dico sedendomi alla punta del letto matrimoniale. <<Si, sai che ho sempre avuto la preferenza per il moderno. Con lo stile classico avrei avuto paura di stancarmi facilmente.>> dice guardando fieramente l'ampio ambiente. Sentiamo bussare sulla porta socchiusa, poi sbuca Alberto. <<Ciao ragazze, ehm, devo chiedervi una cosa.>> dice quasi impanicato. <<Albé che hai rotto?>> gli chiedo preoccupata sapendo che non può toccare nulla senza lasciare tracce. <<No no, non ho rotto nulla. Ho trovato questo.>> sussurra quasi e poi ci mostra la mano in cui stringe, tra due dita, una serie di ecografie. <<Dove l'hai trovato?!>> dice Sara. <<Stavo mettendo a posto le vostre foto, è caduto dall'album fotografico che contiene le foto tue e di April. Ma questo non è importante. Punto uno: chi delle due ha qualcosa da comunicare? Parlate perché qua l'ansia sale abbondantemente, per favore.>> dice quasi con voce tremante. Io e Sara ci guardiamo e le sussurro un "diglielo" percepibile a mala pena. Lei mi guarda, indecisa, poi inspira. <<Tranquillo Albe, è mia - dice sorridendo - Brian non ne sa ancora nulla, non so come dirglielo. Lo sapete solo voi!>> afferma prendendo le ecografie tra le mani.

Flashback.
Sono seduta sul marmo del lavabo in bagno, aspettando che Sara mi passi il test di gravidanza, non ha coraggio di vederlo. <<Qui dice qualche minuto - dico leggendo il foglietto illustrativo - ma penso che se sia positivo uscirà subito. Come ti senti?>> dico guardandola e prendendo il bastoncino di plastica. <<Male, mi viene da vomitare!>> dice nervosa. <<Uh sintomo di gravidanza- dico ridendo per smorzare la pressione - dai Sara, questo ritardo potrebbe essere dovuto allo stress del momento...>> sussurro, poco convinta anche io stessa. Lei mi guarda e solleva gli occhi al cielo. <<Beh allora?>> dice dopo qualche secondo. <<Ti prego, dammi buone notizie.>> Giro il bastoncino che avevo messo verso il basso sul marmo. Lo osservo, poi guardo lei. <<Credo che dovresti prenotare una visita ginecologica Sara, è positivo!>> dico euforica, pensando al cucciolo in arrivo, ma lei è tutto tranne che entusiasta. Si tocca i capelli nervosamente, poi si siede sul water. <<Come faccio io ora April?>> mi dice con le lacrime agli occhi <<Non ho nemmeno 21 anni, sto studiando. E poi Brian? Che cosa accadrà con lui? E se mi lasciasse sola? No April, no. Non voglio...>> dice singhiozzando e poi scoppia in lacrime. <<Hey, Sara - la abbraccio forte - non piangere, un modo si troverà. E poi ti pare che Brian possa lasciarti per una gravidanza?! Ti ama tanto, non farebbe mai una cosa del genere, una cosa così brutta! E poi, ce ne sono di mamme più piccole, ce la fanno loro perché non dovresti tu? Sei matura, sai gestire una casa, siete in fase di trasferimento. Cosa ti manca? Nulla! Se vuoi continuare con l'Università puoi farlo, altrimenti non devi morire per questo. Pensi davvero che avresti il coraggio di abortire? Tu che hai sempre sognato una famiglia, dei bambini - le sussurro - e poi ci sono io. Zia April è pronta a prendersi cura del suo nipotino!>> dico ridendo. Lei ride e si asciuga le lacrime. <<Penso solo che non è il momento. I miei mi disconosceranno.>> sussurra guardando il pavimento. <<Sara evidentemente questo era il tuo disegno di vita. I figli arrivano quando si pratica... voglio dire, e poi comunque è un bambino che nasce dall'amore ed è già un passo in più, mica lo stai avendo con il primo che capita insomma! So che Brian sarà contentissimo, è un bravo ragazzo! Per quanto riguarda i tuoi genitori... Saranno arrabbiati, questo è poco ma sicuro! Però sono i tuoi genitori, ti amano alla follia, capiranno. Non sei mica una bambina! Ora dobbiamo solo pensare a come dirlo, in primis a Brian!>> dico cercando una soluzione. Mi abbraccia forte, stringendosi a me. <<Grazie April, grazie per essermi vicino sempre!>> dice e si accarezza il bassoventre. Quella scena mi emoziona così tanto che mi metto a piangere insieme a lei. <<Ti sarò sempre vicino, Sara. Non dovrai chiederlo, mi troverai lì al tuo fianco.>> sussurro e le bacio la testa.

<<...e niente, così ho scoperto che sto per diventate mamma!>> dice felice accarezzandoci la pancia. <<Oh Sara! - Alberto la abbraccia e le bacia la testa- sono contento per voi! Sarete dei bei genitori!>> <<Lo spero Albe! Grazie mille!>> <<Ora dobbiamo dirlo a Brian! Forza ragazzi, e non fare il chiacchierone tu!>> dico avvicinandomi a lui e baciandolo sulle labbra. <<No, farò il bravo.>> dice lui sbuffano.

È quasi primavera ma le temperature sono davvero molto basse ancora; Brian così ha deciso di accendere il fuoco nel caminetto rendendo l'ambiente ancora più accogliente. Noi due siamo sedute sul divano a cercare capi d'abbigliamento per neonati su internet, pur non sapendo neanche il sesso, macine al solito ci piace fantasticare. Alberto ci guarda sottecchi seduto sulla poltrona mentre fa zapping in tv. <<Beh ragazzi - esordisce Brian ritornando in soggiorno - dobbiamo festeggiare il trasloco avvenuto!>> dice mostrando la bottiglia di prosecco. Sara mi guarda spaventata e colta alla sprovvista perché sa bene che non dovrebbe, ma insospettirebbe troppo Brian. Lui stappa la bottiglia e porge il bicchiere a Sara che lo afferra incerta, le sorride e fa per versare mentre io la sgomito. <<No aspetta!>> dice lei abbassando lo sguardo e ritraendo il bicchiere. <<Che hai? - ride Brian- dai dammi qua!>> <<Non posso Brian, mi dispiace.>> sussurra quasi triste. Lui solleva un sopracciglio e la guarda in attesa di una risposta. <<Sono incinta Brian!>> dice e solleva gli occhi verso di lui. La bottiglia gli scivola dalle mani frantumandosi sul pavimento. <<Cosa?>> sussurra Brian incredulo <<Dici sul serio Sara? Davvero?!>> dice alzando di un tono la voce e sul suo viso spunta un grande sorriso. Si fionda su Sara, premendola sul divano e stringendola forte. Non credevo in una reazione così forte da parte di Brian
Si stacca e si inginocchia davanti a lei , e prende le mani e quasi con un sussurro dice << Sara, oramai mi conosci da tanti mesi e penso tu abbia imparato che sono un ragazzo serio che è stato cresciuto con i veri valori della famiglia, nella mia vita ho conosciuto tante ragazze ma mai nessuna mi ha fatto innamorare come hai fatto tu in una sola settimana>> guardo Alberto e lo sorprendo già  intento a guardarmi, chissà se anche lui pensa a quello che penso io. In fin dei conti anche noi ci siamo conosciuti nel corso quella settimana e anche io ero più che innamorata dopo solo sette giorni... Ah, che storia la nostra! Gli sorrido e lui ricambia poi rivolgo lo sguardo a Brian che sembra stia per avere un mancamento e Sara invece sta cercando di trattenere le lacrime,; il ragazzo cerca di ricomporsi e ricomincia a parlare <<Sin da ragazzino sognavo un giorno di trovare la donna della mia vita con la quale mettere su famiglia, gli anni passavano e ogni volta che conoscevo una ragazza mi dicevo "sarà quella giusta" e poi ogni volta andava a finire sempre nello stesso modo. Poi sei arrivata tu e hai sconvolto la mia vita, hai portato una ventata di freschezza nella mia vita che ormai era diventata piatta e monotona. Ti sei presa tutto di me senza nemmeno che me ne accorgessi e in pochi giorni mi sono reso conto che non riuscivo a stare più di un giorno senza di te che avevi dato colore alle mie giornate e che mi stavi facendo innamorare come un ragazzino alla prima cotta!>> Sara comincia a singhiozzare e lui le accarezza il viso, vedo Alberto seriamente commosso e anche lui come me riesce a stento a trattenere le lacrime.
<<Guardaci, dopo nove mesi dal nostro primo incontro siamo qui nella nostra casa pronti a cominciare una nuova vita insieme, che ora so sarà ancora più bella con arrivo di questo piccolino. Non posso assicurarti che sarà tutto facile, anche noi avremo i nostri momenti no e magari saremo inesperti con questo bambino, ma chi non lo è con il primo figlio! So soltanto che io cercherò di essere il padre migliore del mondo e ti amerò sempre come faccio da nove mesi a questa parte! Poi saremo avvantaggiati abbiamo qui lo zio e la zia che non vedono l'ora di darci una mano! Vero?!>> guarda me e Alberto che gli sorridiamo e facciamo cenno di si con il capo. Sara si riprende un attimo gli salta al collo sussurrandogli un ti amo poi si stacca si rivolge verso di me e con fare finto offeso guarda Brian e dice << Comunque sarà una bambina, comincia a metterti l'anima in pace!>> scoppiamo tutti in una fragorosa risata Alberto si alza dal divano ci viene incontro, ci racchiude tutti in un abbraccio di gruppo e dice <<Ah sono cosi felice per voi ragazzi! Adesso però ordiniamo qualcosa da mangiare perché ho fame e poi bisogna pur nutrire questo bambino o bambina!>> lo guardiamo tutti e tirandogli un calcio gli dico <<Albe ma sempre a mangiare pensi?>>

L'unica voce a cui il mio cuore risponde|| Alberto UrsoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora