Capitolo 22.

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April's pov.
Novità? Si, alcune. Ho intrapreso una relazione con Simone, è un ragazzo meraviglioso. Mi fa sentire bene, bella e amata. So che è presto parlare di "fidanzamento", nulla è ancora ufficiale, perché comunque usciamo insieme da due settimane e non abbiamo ancora messo in chiaro questa cosa, ma ammetto che non rinuncerei a lui. Ad Alberto ci penso e volte, ingenuamente, mi capita di compararli. In fin dei conti si somigliano anche: sono bruni entrambi con occhi chiari, ma credo che occhi come quelli di Alberto non ne troverò più. I ricordi affiorano la sera, quando sono sola in camera e con la mente ritorno a quella settimana di metà luglio che, diciamo la verità, mi ha cambiato la vita. E divento triste, perché realizzo quanto mi manchi, realizzo tutto quello che avrei voluto fare e che non ho fatto, come ad esempio abbracciarlo più spesso. Ricordo il profumo della sua pelle e la morbidezza dei suoi capelli sotto le dita, come se lo avessi davanti in quei momenti. Ricordo la barba ispida che non radeva mai completamente perché diceva di "sembrare più magro" e io non ho mai avuto il coraggio di dirgli che in realtà non era così, che la barba non lo rendeva più grosso o più magro in base alla sua presenza. Ricordo tutto questo e piango, come una fontana, realizzando il fatto che non solo non è più con me ma anche che non ho mai superato del tutto la sua assenza. Piango senza sosta e poi la mattina tento di rendermi il più presentabile possibile, per non destare sospetti, né in Sara e tanto meno in Simone.
Poi non c'è altro di nuovo. Ogni giorno la solita routine: mi alzo, colazione, lezione, pranzo con Sara e Simone, che sono diventati buoni amici in realtà, poi di nuovo lezione finché non torno a casa che è quasi buio, per dedicarmi agli appunti del giorno e alla casa se ci riesco.
Sara continua a vedersi con Valerio, ma non mi sembra molto presa, forse non è il suo tipo; forse in realtà mi ero semplicemente abituata ad immaginarla con Brian, ma è anche stata colpa sua se non ha continuato la relazione con lui. A volte è testarda su cose inutili: aveva fermamente dichiarato che quella relazione sarebbe durata una settimana e così è stato, fregandosene dei suoi sentimenti. Credo che a volte si mangi le mani. La vedo che spia il suo profilo Instagram e che lo chiude quando io mi avvicino, ma tanto so per certo che ancora lo pensa e chissà se non le sia balenato in mente l'idea di ricontattarlo, ma non credo: l'avrebbe già fatto.

Sara's pov.
È stata veramente una giornata pesante quella di oggi. Mi sento stanca, ma sono costretta ad iniziare ad organizzare il materiale da studiare per la sessione invernale: per marzo devo aver dato tutto, e sarà lo stesso per la sessione estiva per non trovarmi con l'acqua alla gola.
Sono solo le 16.30, quindi ho abbastanza tempo, con la speranza di non addormentarmi sui libri, e tra l'altro sono anche sola a casa perché April è rimasta ad aspettare Simone, quindi non ho distrazioni.
Come non detto. Non è neanche trascorsa mezz'ora dalla mia full immersion sui libri che il mio schermo si illumina. Cerco di guardare chi sia e noto che è un numero non salvato. Allarmata lo apro, con la speranza che non sia accaduto nulla di grave a nessuno.
Forse la sorpresa è ancora più grande quando vedo la foto profilo: è Brian, avevo cancellato il suo numero in modo da non cadere in nessun tipo di tentazione, soprattutto da ubriaca.

B:Ciao Sara. Tranquilla, non ti scrivo per chiederti di rivederci e cose varie perché non credo ti interessi. Semplicemente ho bisogno del tuo aiuto: purtroppo le cose con Alberto non vanno bene, sta male, lo vedo ogni giorno peggio, e ha ammesso di essersi pentito per quello che ha fatto ad April. Oggi ha visto la foto che lei ha postato, insieme ad un ragazzo. Non l'ho mai visto piangere così tanto e mi fa stare male vederlo così, sai il bene che gli voglio. Ti prego, il 22 sarà a Bari per una data del tour, se ti mandassi i biglietti, verreste? Ha bisogno di parlarle oppure non ne uscirà più da questa situazione."
April in che situazione ti sei cacciata?! Visualizzo e non rispondo, non so se lo farò mai oppure si, ma ora non ne ho voglia. In fin dei conti sono fatti suoi, si merita un po' di sofferenza e credo abbia capito cosa si è perso. Albertino mio non poteva mica stare lì a pensare a te a vita, che ti aspettavi? Rileggo il messaggio, fisso lo schermo per quelli che sono forse venti minuti, indecisa sul da farsi, e poi vado a controllare la foto di April su Instagram: lei ha un sorriso smagliante e da dietro di lei sbuca Simone che le sta baciando la testa. Nella descrizione c'è solo un cuore e non l'ha nemmeno taggato. Non so perché ma l'istinto mi dice che l'ha messo per un secondo fine, controllo i suoi seguaci e vedo che c'è Brian a seguirla, e le mie ipotesi diventano certezze. Mi viene da sorridere perché non la facevo così tenace, la pensata mi piace e ho anche la conferma che lei ancora gli dedica attimi della sua giornata.

S: Ciao Brian perché non dici al tuo amico di scriverle se davvero ci tiene?
Gli rispondo su whatsapp e attendo online una sua risposta.
B: Non vuole invadere la sua vita. Lui non sa nemmeno che ti ho scritto ora chiedendoti di fare quest'incontro. Ti prego Sara...
Nel momento in cui leggo la risposta arriva a casa April, che va dritta in camera senza neanche salutarmi. Qualcosa mi dice che non ha nulla di buono da raccontarmi.
<<Ehilà, bentornata.>> dico appoggiandomi allo stipite della sua porta.
<<Ciao.>> farfuglia con la faccia affondata nel cuscino, stesa sul letto.
<<Che succede April?>> sussurro entrando e sedendomi sul letto.
Lei sospira e si solleva, mettendosi a sedere e tenendo abbracciato l'unicorno in peluche che le ha regalato Simone qualche giorno fa.
<<Stavamo al bar, a prendere un caffè con Simone e alcune sue amiche.>> sussurra.
<<...e?>>
<<E indovina un po', parlavano di Alberto, della sua ultima foto postata e del fatto che non so quando andranno al suo concerto. Io sono rimasta in silenzio, per poco non mi andava di traverso il caffè.>>
<<April, lo pensi ancora, vero?>> dico dopo qualche momento di silenzio.
Lei annuisce, senza dire nulla, e si asciuga gli occhi. Io la abbraccio e afferro il cellulare per aprire la chat con Brian.
S:  Mandami i biglietti.

Brian's pov.
Dopo la tappa a Catania, Alberto mi ha invitato a stare a casa a mare con lui a Ganzirri, poco distante da Messina, così da stare insieme e goderci il sole siciliano a bordo piscina, anche se è metà ottobre il tempo permetteTrascorreremo qui quattro giorni, poi partiremo insieme per la Puglia, per via di una data a Bari il 22 ottobre. Non so perché, ma il fatto di andare in Puglia mi tenta, perché so che lì studia Sara e potrei chiederle di vederci, ma come me ne uscirei dopo tanti mesi? Sarebbe davvero assurdo. Alberto è stanco, ma felice. Mi ha parlato di tutte le date fatte finora, omettendo il lato amoroso: so che non sta pensando per nulla di fidanzarsi, dice di esserlo già con la musica e non ha il tempo di pensare ad una ragazza, ma credo che se tornasse April non se la farebbe scappare.
Il sole oggi picchia caldo, anche se il panorama inizia ad ingiallirsi d'autunno. Alberto è seduto sulla scalinata della piscina e tiene i piedi a mollo.
<<Compare sai di cosa avrei bisogno ora?>> dice d'un tratto facendomi sorridere a causa del suo accento.
<<Di una bella ragazza?>>
<<No - ride - e poi, lo sai che non cerco nulla. Vorrei una bella granita al caffè con panna.>>
<<Come non cerchi nulla? E che fai, rimani single a vita?>> gli dico, facendo finta di non sentire la sua richiesta.
<<Lo sai che come la voglio io è difficile da trovare compare.>> mi dice triste.
<<Una che ama la granita?>>
<<Lei sono sicuro che l'avrebbe amata. L'avrei fatta ingozzare di granita, così poi sarebbe diventata grassa e nessuno la voleva più.>>
<<E  grassa poi te la tenevi tu?>> dico ridendo. Mi fa tenerezza perché sembra un bambino in questo momento.
<<Eh certo, per me sarebbe stata sempre bellissima.>>
<<Vado a prenderti la granita Albertì, così ti rinfreschi le idee.>> dico quasi imitando il suo accento. Lascio il telefono aperto su Instagram e vado in cucina. Mentre preparo i bicchieri lo vedo uscire dall'acqua e usare il mio Instagram. Dopo qualche secondo la sua espressione cambia, diventando cupa e triste.
<<Alberti che c'è?>> dico e lui mi viene in contro mostrando il telefono. C'è una foto di April pubblicata qualche minuto fa ed è evidentemente con un ragazzo. Temo, e credo che anche Alberto abbia avuto il mio stesso pensiero, che quello con lei nella foto sia il suo nuovo fidanzato.
<<Un cuore ha messo come descrizione. E il mio invece credo si sia rotto ancora una volta.>> mi confessa con voce tremante mentre si accascia sul divano e gli occhi gli si riempiono di lacrime.
<<Ma che coglione sono stato? Perché l'ho fatto?>> dice disperato mentre si tiene i capelli tra le mani.
<<Albe, non fare così. Purtroppo dovevi immaginare che lei sarebbe andata avanti.>>
<<Lo so Brian, ma non lo accetto! Capisci? Non lo accetto e mai lo accetterò! Cazzo, non credevo mi dimenticasse così facilmente.>>
<<Albe, ti ricordo che sei andato via senza salutarla. Scusami, ma non posso biasimarla. Ragiona! Dovevi pensarci prima.>>
<<Mi sento così coglione Brian, non immagini quanto! Dio potessi tornare indietro la porterei via con me, ovunque! Non c'è un attimo in cui io non la pensi. Ad ogni dannatissimo concerto, una volta salito sul palco la cercavo con lo sguardo con la speranza di trovarla in mezzo al pubblico, ma purtroppo non era mai li! E io ti giuro che non l' ho mai illusa: l'ho amata e la amo ancora! Farei di tutto per riaverla, ma Dio solo sa quanto io sia arrabbiato dopo aver visto quella foto!>>
Io lo abbraccio, senza dire nulla perché non trovo parole per tirarlo su. Lo stringo mentre lui piange a dirotto sulla mia spalla. Da amico posso fare solo una cosa: trovare un modo per farli vedere e per fortuna ho ancora il numero di Sara. 

L'unica voce a cui il mio cuore risponde|| Alberto UrsoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora