Capitolo 9.

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Sara's pov.
Sono pronta, ma solo fisicamente, per la serata che mi attende; ho tirato fuori dall'armadio il vestito più sexy che mi sono portata dietro: un tubino rosso con scollo a cuore e spalline sottili. Mentre mi specchio indosso tacchi vertiginosi: dei bellissimi sandali alti, con tacco sottilissimo e senza plateau. Lo specchio mi è amico questa sera: mi vedo splendida e questo vestito risalta ogni curva del mio corpo, poi con la mia pelle ambrata e i capelli scuri ci sta a pennello. Ho messo in pratica le doti da make-up artist acquisite su YouTube, praticando un leggero smokey eyes sui toni del marrone che fa sembrare i miei occhi verdi ancora più luminosi, e ammetto di aver osato con il mio bellissimo rossetto YSL rosso acceso, che sulle labbra è ancora più divino.
Inspiro e do un'ultima occhiata cercando dei difetti, poi prendo la pochette ed mi avvio alla porta, ma prima decido di scrivere un bigliettino ad April.
"Sto uscendo e mi vedo con Brian. Non esitare a chiamarmi in caso di bisogno. Ti voglio bene, Sara."
Lo lascio sul suo comodino e corro via.

La musica mi fa da stella cometa e seguo le note latine per arrivare nel luogo della festa: "Caribbean Night" c'è scritto sull'insegna. Mi addentro nella zona circondata da un cancelletto in legno per l'occasione. La festa si tiene a bordo piscina ed è come essere stati trasportati ai Caraibi: il tutto è illuminato da lanterne e fiaccole e soprattutto piccole abitazioni in carta pesta con i tetti in paglia. All'entrata ci sono due animatori che distribuiscono collane di fiori e te le appendono al collo. Sono carinissime ma purtroppo coprono la scollatura volutamente profonda. Per restare in tema anche i ballerini si dilettano in coreografie latino- americane: sono in tre, due ragazze e lui al centro. Il "mio" Brian è radioso, con quel sorriso sempre stampato in viso anche dopo una faticosa giornata di lavoro."Sara ma ti sei bevuta il cervello?" Inconsciamente si, lo penso come mio. C'è un magico ormone, l'ossitocina, rilasciato alla fine di un rapporto che si dice che ti leghi al tuo partner, innescando quella sensazione di benessere e tranquillità che solo lui da quel momento in poi può donarti. Sarà colpa di questo ormone o semplicemente un colpo di fulmine?

Lo guardo muoversi sulle note di un Merengue, quasi terminato e poi annunciare una Bachata; una bionda gli si avvicina e gli chiede evidentemente di essere la sua compagna per questo ballo. "Per il ballo o per la notte?" Ci tiene a ricordarmi la parte stronza della mia coscienza. Lo vedo che accetta la proposta con un ampio sorriso, spero di cortesia, e la afferra con quasi con prepotenza. La porta in pista e la avvicina fin troppo al suo fisico scolpito: la mia mente è in subbuglio e sento la gelosia salire fin sopra ai capelli mentre vedo il suo bacino fin troppo attaccato alla coscia della ragazza. Lei è brava, ma lui sembra un dio della danza: si muove con tale grazia e fa lo stesso con lei. Forse lo sto fissando con così tanta prepotenza che lui alza lo sguardo, mentre ha il viso vicino ai capelli della bionda, tra l'altro credo anche ossigenata, e mi lancia uno degli sguardi più sexy che mi siano mai stati fatti. Inspiro, un po' per trattenere il mio corpo di andare da loro a marcare il territorio, un po' perché sento il mio basso ventre contorcersi dopo quel sensualissimo giochi di sguardi. "Necessito di lui ora" mi dico mentalmente, ma preferisco far prevalere il mio lato razionale e decido di andare a sedermi al bar.

<<Cosa prendi bella?>> mi dice il ragazzo dietro al bancone, un bel moro dagli occhi chiari. Oh ma è possibile che il padre di April abbia rinchiuso i più bei ragazzi italiani in questo villaggio? Beh sapendo il suo potere penso proprio di si.

<<Un Pink Passion per favore!>> alzo un po' il tono per farmi sentire da sopra la musica.
Dopo qualche minuto il mio cocktail è magnificamente servito, decorato di tutto punto. Lo assaporo e la sua dolcezza mi scivola in gola.
<<Posso sedermi?>> mi dice una voce alle mie spalle e sono sicura che sia quella di Brian. Non mi da neanche il tempo di rispondergli che lo sgabello al mio fianco viene già occupato da lui.
<<Sei solo? E la bionda che fine ha fatto?>>
<<Preferisco le more a dire il vero.>> dice facendo un gesto al barman che subito gli porta un mega bicchiere di acqua e ghiaccio.
<<Ti sei data all'alcool signorina?>> si rivolge a me ora, guardandomi con quel maledettissimo sguardo con cui credo che cerchi di accalappiare quante più ragazze possibili.
<<Non sei mio padre.>>
<<Per fortuna no - mi dice - Beh allora, andiamo a ballare?>> dice alzandosi e porgendomi la mano.
<<Non ti ho mica detto che avrei ballato, e poi... la compagnia giusta ce l'avevi ho notato.>> gli dico quasi stizzita mentre finisco il mio cocktail.
<<Oh andiamo, sei per caso gelosa?>>
"Macché, gelosa io? Quando mai..." <<No, per nulla, semplicemente non ho voglia di ballare con te.>>
<< E con chi balleresti, se non con me?>>
Mi guardo intorno per cercare qualcuno. Alle mie stalle il barman è apparentemente libero. <<Hey tu- gli dico forse in modo troppo arrogante- sai ballare?>>
Lui ha subito alzato lo sguardo con aria interrogativa. <<Io? Beh me la cavo, si...>>
<<Okay, allora che aspetti ad invitarmi?>> gli dico sorridendo. Lui coglie la palla al balzo e mi viene in contro e mi porta in pista, sotto lo sguardo di Brian che brucia sulla mia pelle abbronzata: mi muovo sinuosamente tra le braccia del bel barman e mi sorprendo dei miei passi per nulla scarsi. D'un tratto noto che Brian è di nuovo incollato a quella biondina e inizia la battaglia a chi fa ingelosire prima l'altro con lo sguardo e con giochi di movimenti. Lui è bravo, talmente bravo che lei la vedo quasi ansimare ad ogni suo avvicinamento. "Oh bella, alla larga!" Ed è qui che entra in gioco il mio istinto da donna alpha: abbandono il barman, che a quanto pare mi aveva anche mentito sulla sua bravura, lasciandolo come un pesce lesso, e mi muovo sinuosamente verso il mio compagno di ballo.
<<Posso?>> dico rivolgendomi a lei con sguardo piuttosto duro, perché in un batter d'occhio è andata via. Gli afferro una mano e me la porto sul fianco e lui mi guarda con sguardo fiero e di vittoria, anche se credo di aver vinto io dopo aver fatto prevalere la mia posizione nei suoi confronti su quel manico di scopa che avevi fino a qualche secondo fra tra le braccia. La nostra intesa nella danza è forte: stranamente sono io a guidarlo in realtà, anche se in questa situazione dovrebbe essere decisamente il contrario. Lo faccio mio con lo sguardo e lui mi guarda con aria lasciva. Se potessi lo trascinerei in camera da letto ma non vorrei sembrare una disperata maniaca sessuale, anche se so per certo che lui non si rifiuterebbe. Mi tien così ben adesa al suo corpo che sento la sua eccitazione contro l'addome. "Non preoccuparti amore mio- mi trovo a pensare- presto ti accontenterò."
Il nostro deve essere stato un bello spettacolo perché alla fine della musica siamo circondati da gente che ci guarda e applaude appena finiamo di ballare: siamo occhi negli occhi e madidi di sudore con i respiri affannati. Gli sorrido e lui fa lo stesso, prima di ringraziare il pubblico.
La festa riprende, ma noi decidiamo di prenderci una pausa da quel trambusto e lui usa la scusa di una sigaretta per portarmi in disparte.
<<Vuoi?>> mi porge il pacchetto mentre lui ne ha già una tra le labbra.
<<No grazie... -"accetta scema"- anzi, si!>> ne sfilo una dal pacchetto e me la porto alle labbra.
<<Avevi detto che non fumavi - mi dice mentre chiude le mani a coppa per accendermela- sei proprio ribelle stasera, alcool, sigarette...Tira!>> io tiro tenendola tra le labbra e aspriro il fumo.
<<Ogni tanto no fa male. E poi, quello che fa sport sei tu. Così hai meno resistenza.>>
<<Ogni tanto no fa male neanche a me.>> dice sedendosi al muretto. È tremendamente sexy nel suo pantalone bianco attillato, forse un po' troppo, e quella camicia sbottonata fino a sotto ai pettorali a sottili righe bianche e nere.
<<Vieni qui.>> mi dice come fosse un ordine e io lo raggiungo sedendomi vicino a lui. Mi sento un po' in soggezione perché mi guarda come se volesse spogliarmi. "Forse è quello che vuole e noi glielo daremo senza problemI." Grazie coscienza, sempre dalla mia parte.
<<Stasera mi hai sostituita troppo facilmente.>>
<<Oh non ti sostituirei con nulla al mondo- mi lascia una scia di baci lungo la spalla nuda- ma purtroppo me l'ha chiesto e io non ho potuto rifiutare, è il mio lavoro in fin dei conti.>>
<<Lo so, non ti biasimo...>>
<<E poi se ti avessi voluta sostituire ora non sarei qui con te.>>  sussurra in un modo così sensuale che mi fa rabbrividire. Ma che è ' sto ragazzo, Dio! Non ho mai ceduto in questo modo.
<<Sei splendida stasera - dice, questa volta in tono più dolce e sincero- vieni.>> si alza e mi porge la mano che io accetto. Credevo volesse trascinarmi già in camera da letto, ma purtroppo non è stato così. Mi attira a se e si muove lentamente. Io, così tanto presa dall'euforia e dall'eccitazione, non ho neanche lontanamente sentito l'annuncio di un lento su richiesta. È così dolce in questo momento da farmi sciogliere il cuore: mi stringe a se con le sue braccia forti e le mani sui fianchi. Io ho la testa appoggiata sulla sua spalla e inspiro in suo buonissimo profumo: odora ancora di buono nonostante la serata movimentata e questa cosa mi piace. Sono troppo attratta da lui; mi allontano e lo guardo sorridendo e lui fa lo stesso ricambiando con dolcezza. Mi allungo un po' e lo bacio: un bacio dolce, lento e allo stesso tempo appassionato. Lo sento afferrarmi con forza e avvicinarmi di più a se per ricambiare con molta passione. Sento la patta del suo jeans spingere contro il mio pube e capisco che ormai non si può più tornare indietro. Mi sposto e lo guardo mentre lui ansima ancora.
<<Andiamo su?>> gli sussurro tenendogli le mani.
<<Non devi neanche chiedermelo.>>
Mi prende per una mano e fuggiamo come due clandestini; in pochi minuti siamo nella sua stanza e mi sorprendo perché questa volta risulta essere più ordinata e pulita, capendo così le intenzioni che aveva.
Mi prende il viso tra le mani e io con le mie gli sbottono gli unici bottoni esistenti sulla camicia che poi faccio scivolare dalle sue portentose spalle. Lui lotta con la cerniera del mio mini abito, mentre depone sensualissimi baci umidi sul mio collo.
<<Sara sei meravigliosa in questo abito- mi dice mentre fa cadere le spalline e il vestito, pur essendo attillato, scende giù autonomamente, rivelando la mia biancheria intima composta solo da una brasiliana rossa in tinta con l'abito- ma senza, permettimi, sei ancora meglio.>>
<<Ti permetto tutto!>> gli dico ansimante mente mi tuffo nuovamente sulle sue splendide labbra. Mi afferra in braccio palpandomi il sedere con le mani e mi lascia ricadere sul letto: sono seminuda alla sua mercé, l'unico pezzo di stoffa che ci divide sono le mie mutandine di pizzo.
<<Voglio assaporarti- mi sussurra baciandomi i lobi- sono sicuro che hai un sapore squisito.>> soffia sulle mie labbra e poi mi tira dolcemente fra i denti il labbro inferiore. Io sono più che fradicia ormai mentre lui lascia scie di baci umidi che mi incendiano la pelle, dalle clavicole lungo i seni, che in tutta risposta svettano verso di lui. Sorride, compiaciuto e me li bacia, prima uno e poi l'altro, accarezzando con la lingua la sommità. Non c'è bisogno di parlare, perché io nel frattempo sono alle stelle e lui se ne accorge: mi sfila con estenuante lentezza le mutandine e lo vedo sparire tra le mie cosce tese ai lati del suo corpo mozzafiato. Mi accarezza con le labbra facendomi rabbrividire.
<<Vedo che sei pronta.>> sussurra quasi impercettibilmente sul mio sesso per poi farlo suo affondandoci le labbra. È una dolcissima sensazione, ma credo che non sarà abbastanza: sento il piacere crescere grazie alla sua bravura e l'unica cosa che riesco a fare è stringere le lenzuola tra le dita e ansimare sussurrando il suo nome. Una mia mano scivola tra i suoi capelli biondi e arruffati, spingendo dolcemente la sua testa contro di me, dandogli così il consenso per continuare; sento di essere quasi al culmine, come se avessi scalato una montagna e il mio corpo ora è pronto per scivolare a valle. Gemo il suo nome mentre esplodo e lui sogghigna fiero, mentre io mi trovo senza fiato. Lo sento risalire su di me, mentre mi accarezza il corpo, pronto a baciarmi e a penetrarmi, al fine di regalarmi nuovamente quella sensazione pazzesca. Le mie mani gli accarezzano la schiena muscolosa fino a sopra il sedere dove tengo incrociate le mie gambe, in modo che sia quanto più vicino a me.
Raggiungo la vetta una seconda volta, ma questa volta accompagnata da lui.

Siamo assopiti e abbracciati: lui tenta di arricciare una mia ciocca di miei capelli, lisci come la seta, con scarsi risultati, mentre cerca di calmare ancora il respiro. Ho la testa sul suo petto scolpito dagli dei o, ancora meglio, da ore di allenamenti.
<<Domani mi sveglierò con te al mio fianco?>> la sua voce sembra quasi una supplica e io non posso fare che accettarla. <<Ho la giornata libera, che ne dici di uscire?>> mi sorride e mi bacia dolcemente. <<Si, non è male come idea; dove mi porti?>>
<<Ti faccio un po' vedere Alghero, anche se preferirei portarti nella mia bella Napoli, ma chissà, no?>>
Già, chissà se un giorno io e te non staremo ancora abbracciati così fuori da questo albergo, anche se a dire il vero il suo tono mi da molte speranze.
<<Magari iniziamo con Alghero, domani. Sarebbe bello se potesse venire anche April con il suo...>>
<<Alberto?>>
<<Lo sai?>>
<<Ho visto lui appostato al chiosco e lei che andava in quella direzione, così ho fatto due più due e tu mi hai dato la conferma. Proponiglielo magari.>>
<<Lo farò domani, ora non voglio disturbarla, starà sicuramente con lui e poi non ho molte forze- rido- per colpa tua.>>
<<Mi fa piacere che sia stata colpa mia - mi dice lascivo - ma ora dormiamo, abbiamo bisogno di energie per domani.>>
<<Hai ragione - mi giro di spalle a lui e lui mi abbraccia, facendomi sentire così protetta- buonanotte Brian!>>
<<Buonanotte Sara.>> sussurra baciandomi la nuca e lo sento che dopo qualche secondo si addormenta.

Cosa mi hai combinato Brian, questa non sono io. Non è la ragazza che dopo una grande delusione d'amore ha deciso di godersi la vita senza farsi prendere sentimentalmente da nessuno, ma tu sei riuscito a rompere quella magia, entrando anche nel mio cuore. La sensazione di averti così vicino mi fa dimenticare tutto e mi manda in orbita, regalandomi quella sensazione piacevole e rassicurante di un amore che so che lascerà un altro segno dentro di me.








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Ciao a tutti cari lettori, d'ora in poi, in alcuni capitoli troverete lo spazio autrice.
Innanzitutto voglio ringraziarvi per le visualizzazioni e spero che la lettura sia a voi gradita.
Voglio anche comunicarvi che la storia è candidata ai Wattys2019 e tutto questo andrà avanti grazie a voi.

Tornando alla storia, cosa ne pensate di questo legame amoroso tra Sara e Brian? E soprattutto, cosa accadrà tra Alberto ed April?
Fatemi sapere lasciando un resoconto e, magari, una stellina.

Grazie ancora e buona lettura!❤️

L'unica voce a cui il mio cuore risponde|| Alberto UrsoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora