Capitolo 23.

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Sara's pov.
Il campanello suona e io spero vivamente sia il corriere, perché ormai ho perso le speranze arrivati al mattino del 22 ottobre. Non faccio neanche in tempo ad aprire che April è già a firmare il pad con la busta gialla da imballaggio sigillata in una mano.
<<Dai a me April, sono documenti che mi ha inviato la mamma utili per l'Università.>> mento. Lei mi guarda interrogativa e poi mi cede la busta. <<Come sei misteriosa- ride - io sono in camera, continuo a studiare.>> mi dice e si rifugia in camera.
Apro la busta e sono lì dentro, splendidi con il loro sfondo verde smeraldo e il suo viso stampato sopra il primo piano. "Stronzo" sussurro, ma poi penso al fatto che neanche li ho pagati, quindi va più che bene. Non gli avrei dato un centesimo. I biglietti mi comunicano che siamo in terza fila centrale, quindi lui sarà ben visibile agli occhi di April e lei sarà ben visibile agli occhi di lui. Ho paura di come potrebbe reagire lei vedendolo, però credo che ne abbia bisogno. Ma ora, come la convinco ad uscire? Sarebbe troppo palese... l'unico modo è convincerla ad andare a fare shopping.
Dopo tanti tentativi la convinco: io optato per un pullover a collo alto color panna e un cappotto lungo color cammello, impreziosendo il tutto da cintura e pochette Gucci. Forse è un po' troppo per lo "shopping" ma in fin dei conti dopo abbiamo un concerto e ammetto che spero ci sia Brian.

April invece ha scelto una mini gonna a scacchi aderente e un maglione bianco, molto semplice se non fosse per la pochette Dior

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April invece ha scelto una mini gonna a scacchi aderente e un maglione bianco, molto semplice se non fosse per la pochette Dior.

<<Certo che sai proprio come prendermi

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<<Certo che sai proprio come prendermi.>> dice mentre guarda alcuni top velati con spalline luminose.
<<Lo so, è meglio di quando ti preparo i dolci.>>
<<Quelli li preparo io in realtà.>> dice ridendo. <<Si, lo so, te li preparo solo quando hai il ciclo e sei depressa sul letto.>> <<Hai ragione.>> ride e sceglie di acquistare un paio di capi, io anche optando per un jeans a vita alta anni '90.
<<Ci fermiamo al Mc? Ho voglia di un milkshake.>> dice quasi saltellando e sono felice del fatto che dopo tanto la vedo come era prima. Spero che questa felicità non si frantumi in mille pezzi tra qualche ora.
<<Si andiamo, pago io.>>
<<Oh no Sara, perché devi?>>
<<Così. Mi va.>> forse è solo un modo per farmi perdonare. Sarà un errore? Io spero di no...

L'unica voce a cui il mio cuore risponde|| Alberto UrsoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora