Abbiamo lasciato i nostri amici in balia di un evento importante. All'incirca con un piede all'inferno e l'altro sulla terra. Ora è giunto il momento di accompagnarli al piano di sotto.
Fecero un respiro profondo e saltarono oltre l'apertura. I loro piedi si immersero subito in una fanghiglia che puzzava terribilmente. Si trovavano in un corridoio deserto su cui si affacciavano numerosi altri cunicoli da cui provenivano i suoni più disparati. L'aria in alcuni punti era torrida e in altri gelata, in entrambi i casi puzzava. Crowley emise un sonoro sospiro e disse semplicemente "Casa dolce casa", si guardò attorno con attenzione, alzò un sopracciglio e si mise a camminare con calma senza aggiungere altro. Dove le correnti d'aria si incontravano l'odore di muffa era più debole risparmiando un po' chi passava in quei punti. Si sentiva il rumore dell'acqua che gocciolava dalle crepe nelle pareti e si accumulava sul pavimento, a ogni passo le loro scarpe finivano sempre più immerse, Aziraphale sperava solo che prima o poi avrebbe smesso di sprofondare per incontrare un pavimento e faceva attenzione a non toccare nulla per non sporcare il suo vestito immacolato.
Crowley ci mise un po' a realizzare che aveva mantenuto il suo aspetto originario e che anche l'angelo l'aveva fatto. Si voltò verso di lui e alzò un sopracciglio con un espressione inquisitoria, l'angelo gli sorrise, "Si, perdonami mio caro, mi sono permesso di fare un piccolo miracolo per i nostri corpi" sorrise gentile, sembrava un po' preoccupato nonostante cercasse di rimanere calmo. D'altronde, pensò il demone, non poteva che biasimarlo.
"Grazie e...Benvenuti all'inferno" borbottò il demone. Sulle pareti del corridoio si aprivano svariati passaggi ma nessuno di questi aveva la stessa misura, alcuni erano molto piccoli e altri invece erano a dir poco giganteschi, tutti però sembravano avere lo stesso grado studiato di incuria."Tu! Strega! Fa quella cosa... trova quel pezzo così ce ne possiamo andare da questo schifo di posto!" sbottò improvvisamente il demone facendo sobbalzare la strega. Anatema si sentiva sopraffatta, si alzò la gonna e mosse qualche passo avvicinandosi all'angelo che le sorrise gentilmente e le poggiò una mano sulla spalla. Cosa a cui il demone reagì iniziando a borbottare cose ancora più incomprensibili. Le linee di forza erano estremamente potenti li sotto, Anatema le poteva percepire senza alcun strumento, le sentiva vibrare e muoversi come mai prima."Non posso farlo qui mi serve una stanza circolare" disse la ragazza. Crowley grugní "Siamo all'inferno! Ci arrivi?! Non posso portarvi in giro come niente fosse... a cercare cose! Accontentati! E vedi di sbrigarti!" sibilò stizzito. La strega si immobilizzò, si tolse gli occhiali e li sventolò sotto il naso del demone "Tu! Ascolta bene me!! Per il mio incantesimo serve una stanza circolare o potrei finire con il trovare l'oggetto sbagliato! Mi serve una stanza Circolare e tu mi ci porterai che ti piaccia o meno!". Aziraphale rimase impressionato dalla tenacia della ragazza e all'espressione sorpresa del demone rispose solo facendo spallucce. Crowley voleva replicare, avrebbe voluto proprio dirle un paio di cose ma si trattenne, divenne paonazzo, si voltò di scatto e cominciò a camminare senza aggiungere niente, seguito dagli altri due.
Dovete capire che per un angelo è difficile stare all'inferno. L'aura negativa e tutto quel cospirare e urlare tendevano a rendere l'angelo un po' nervoso. Il suo nervosismo comprendeva lo stare in silenzio, cosa molto più che rara, la perdita momentanea di appetito, cosa che capitava una volta ogni mille anni e solo in caso di una situazione molto grave, il camminare molto, e sottolineo molto, vicino al suo demone personale.
Si Aziraphale non era affatto a suo agio. "Crowley e se incontrassimo altri... Altri demoni?" disse deglutendo con forza e afferrando il braccio dell'amico. Il demone appena percepí il tocco si fermò e guardò la mano del suo angelo e poi il viso preoccupato. Il demone posò la sua mano su quella dell'angelo e lo guardò negli occhi, si sentí leggermente avvampare in viso. "Tu non ti devi preoccupare, ci penso io a tenerti al sicuro" disse il demone, e la cosa rassicurò subito il povero celestiale che sotto le suo parole si sciolse. La strega guardandoli si sentí di troppo, si schiarí la voce in modo debole ma non ebbe nessuna reazione dai due, la seconda volta lo fece in maniera molto rumorosa, e i due si staccarono. Da dietro l'angolo alla fine del corridoio sentirono dei passi avvicinarsi sempre di più e subito si creò in loro una certa quantità di panico. "Cosa facciamo?! Cosa facciamo Crolwey?!" disse allarmato l'angelo nel panico "Bhe io... Io ho un idea, potrebbe non essere piacevole ma ora è quello che ci serve" disse il demone, e sul suo viso si dipinse un ghigno diabolico. Schioccò le dita e i suoi compagni sentirono che qualcosa in loro non andava, dal loro corpo provenivano sibili e strappi, Aziraphale capí subito che aveva fatto cambiare loro forma. La strega era impreparata a quello che vide, si appiattì contro la parete alla vista di cos'erano diventati gli altri, solo per realizzare poco dopo che anche il suo aspetto era cambiato. Anche lei come gli altri ora era orribile, aveva le sembianze di un piccolo demone pieno di cicatrici e dal corpo tozzo, sporco e che emetteva odori di certo poco piacevoli.
"Questo corpo ha 6000 anni! 6000! È fragile! Non puoi solo metterti a modificarlo senza nemmeno chiedere!" si arrabbiò l'angelo che cominciò a saltellare qui e là. La sua pelle ora era verdastra, sentiva i canini premere contro il labbro inferiore e a ogni passo calpestava la sua nuova coda. Il demone se la rise di gusto "Era necessario... per non farci riconoscere" sorrise, si girò e si mise a camminare lungo il corridoio ridacchiando, avevano cambiato forma appena in tempo perchè da dietro l'angolo sbucò un demone che ricordava molto un camaleonte.
Crowley si incamminò di nuovo nel corridoio, i due lo seguirono muovendosi goffamente sotto le nuove sembianze, passarono in un dedalo di cunicoli sempre più affollati, quando incontravano qualcuno si limitavano a ignorarlo e a proseguire spediti. Ad un certo punto il corridoio si aprí in una grande sala circolare che fungeva da snodo principale ed era gremita di demoni di ogni forma e dimensione. Aziraphale si senti quasi male, non voleva neanche immaginare cosa sarebbe successo se fossero stati scoperti, si avvicinò a Crowley che semplicemente lo guardò e disse "Sei un demone non hai niente da temere tra demoni...cerca di comportati di più come... Bhe ecco... Come..." e cercò qualche paragone "come te?" disse l'angelo. "Esattamente" disse con un ghigno il demone che poi si fece largo spintonando tutti fino ad arrivare al centro della sala. Anatema si fece coraggio e si mise al centro raggiunto grazie ai metodi poco convenzionali di Crowley. Fece comparire un amuleto e lo fece pendere tra le mani. Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo, cominciò a recitare la formula a bassa voce. Alcuni demoni si fermarono incuriositi a guardare cosa stava facendo solo per scappare velocemente quando videro lo sguardo di Crowley. Il pendaglio si illuminò tra le nuove mani della strega e la luce che sprigionò attirò molta attenzione da parte dei demoni attorno a loro fra cui alcuni cominciavano ad avvicinarsi.
All'improvviso una luce a intermittenza si accese sulla parete della stanza e cominciò a lampeggiare emettendo qualche scintilla di tanto in tanto, accompagnata da un autoparlante che dopo qualche suono stridulo comunicò a tutti i presenti che dovevano recarsi immediatamente nella sala del trono di Belzebù per un avviso molto importante. Fortunatamente l'annuncio li aveva salvati dal venire scoperti subito. Tutti i demoni si diressero diligentemente verso il tunnel più amplio di tutti. Aziraphale e Crowey si scambiarono uno sguardo di gioia, se tutti andavano la avevano il tempo di cercare il pezzo con calma e sarebbero riusciti a ficcare il naso in molti più posti. Quella scintilla di gioia venne uccisa senza pietà dalle parole di Anatema, che stringeva tra le mani l'amuleto che ora brillava in modo fievole.
"Ragazzi... credo che abbiamo un problema..." alzò lo sguardo verso di loro e con voce spaventata disse "dobbiamo andare anche noi nella loro direzione e temo proprio che il pezzo sarà da qualche parte in quella sala". Crowley strabuzzò gli occhi e imprecò. Imprecò tanto. Aziraphale tentò di calmarlo, afferrò entrambi con decisione e li sospinse in mezzo alla calca infernale. Mentre camminava per un momento gli sembrò di vedere una ragazzina dai capelli biondi infilarsi in un tunnel. Non poteva esser, e era solo una sua impressione, qualche scherzo fatto dallo stress di quel momento, si disse.
Invece era esattamente quello che pensava lui. Un piccolo demone insospettabile negli ultimi tempi era avanzato fra le fila di Belzebù e lo aveva convinto, facendogli credere fossero tutte idee sue, che la stanza del trono andava un po' modernizzata. D'altro canto anche gli ufficiali degli inferni devono stare al passo con la moda e con i tempi. Il tutto aveva richiesto che il trono fosse spostato sul lato opposto della sala e che fossero aperti dei nuovi accessi. Vedete il piano di Risengard per quanto semplice funzionò più che a meraviglia. Si perchè il trono venne spostato fuori dal cerchio di protezione in cui era stato inserito, e la burocrazia infernale non aveva ancora accettato la formazione di un nuovo cerchio protettivo. Il che faceva si che il trono fosse senza protezione e alla portata di tutti. Dimenticavo che su questo trono sono incastonati una serie di oggetti molto curiosi che vanno dal primo cucchiaio mai inventato, a una pistola fino a un frammento di specchio il pezzo più pregiato che decorava proprio la sommità dello schienale.
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Ciao a tutti! Spero che fin'ora la storia vi sia piaciuta. Sentitevi liberi di commentate e fatemi sapere cosa vi piace di questa storia e cosa vi lascia perplessi.
Credo che scandirò i capitoli uno ogni 5 giorni. Come vi sembra come tempistica? Ma domani pubblicherò la seconda parte di Inferno quindi rimanete allerta!
Vostra, El.
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Good Omens - Tu ed Io
FanfictionLa nostra storia ricomincia, o meglio continua, alcuni mesi dopo la scampata esplosione del mondo e poco prima dell'inizio di nuovi problemi. Continua con un angelo e un demone che salvando la terra hanno creato nuovi legami non solo con gli umani m...