Crowley si sedette sul freddo pavimento di pietra. Per un istante aveva temuto di non ritrasformasi e l'idea di rimanere un serpente per un bel po' non gli era piaciuta, per niente. Inoltre, aveva rischiato di rimanere all'inferno e anche quella era un idea alquanto schifosa.
Anatema rientrò nel suo corpo, Newt era pallido all'inverosimile e Aziraphale...o povero Aziraphale, quando aveva visto il portale chiudersi il suo cuore si era fermato... Se Crowley fosse rimasto di là per lui non avrebbe avuto senso fare più nulla, e ora non riusciva a togliergli gli occhi di dosso. Non smise quando uscirono dal castello, ne quando salirono nella Bentley, ne durante il viaggio fino alla casa di Anatema. Non poteva credere di aver rischiato così tanto.
Lasciarono i due umani fuori dal cancello del cottage e si dettero appuntamento con loro l'indomani.
Fatto questo la Bentley ripartì con il suo solito rombo e si diresse rapida verso Londra. Il demone non aveva aperto bocca da quando era tornato ma sentiva lo sguardo pungente di Aziraphale.L'angelo pensò che il suo demone, anche se ridotto un po' male era comunque un essere splendido.
"Angelo lo sento che mi fissi. Ti dispiacerebbe smetterla? Grazie?" disse il demone staccando gli occhi dalla strada per guardare in quelli azzurri di Aziraphale "Sto bene, sono qui." aggiunse Crowley con una scrollata di spalle tornando a concentrarsi sulla strada. "Lo so, ci vedo" replicò l'angelo in modo secco. No decisamente quel demone era sgarbato a volte. Come poteva non rendersi conto di cosa gli aveva fatto passare con la sua bravata. Poteva perderlo! Aziophale voleva solo tenerlo stretto a sé. Non ci pensò due volte, si allungó ad abbracciare il demone senza preavviso. L'auto sbando salì sul marciapiede, scese, zizagò ancora un po' e riprese ad andare dritta. Crowley sentiva il suo cuore esplodere e la sua mente era già andata. Staccò una mano dal volante e la strinse su quella dell'angelo per contraccambiare. In 6000 anni c'erano stati ben pochi contatti tra i due e fra questi, gli abbracci non si erano mai visti. L'angelo rimase così per un po' finché il demone guidava "Angelo? Cosa dovreb... Cioè... Come...?" farfugliò il demone che era arrossito fino alle punte delle orecchie. "Pensavo di averti perso" disse Aziraphale in un sussurro. Si staccò con calma e gentilezza, anche il suo cuore andava a mille. Il suo gesto era stato impulsivo ma in quel momento avrebbe solo voluto continuare a stringere Crowley. Invece si staccò, pensò che forse al suo demone quel contatto non piaceva, e poi doveva farlo concentrare sulla guida. Internamente Crowley stava urlando. Nella sua mente stava facendo i salti di gioia e no, non avrebbe volto, per nulla al mondo che Aziraphale si staccasse. "Non permetterei mai che accadesse qualcosa" boffonchiò in riposta. Essere abracciato da Aziraphale era stato meraviglioso, era caldo e morbido, sapeva di pulito e cioccolata, nonostante il viaggio all'inferno. Il demone avrebbe voluto più che un abbraccio. "Crowley caro... Sarebbe meglio andare da te a mettere al sicuro....bhe tu sai cosa" disse l'angelo, ora nervoso. Il pensiero del frammento lo faceva impallidire.La Bently svoltò sicura tra le vie di Londra e si fermò davanti al grande palazzo in cui si trovava l'appartamento di Crowley. Una volta entrati entrambi tirarono un sospiro di sollievo. Li dentro erano al sicuro. Il demone dopo l'ultima visita dei suoi amici degli inferi, aveva fatto in modo di sigillare tramite qualche vecchio trucco tutta la casa, e solo l'angelo poteva entrarvi senza conseguenze. Aziraphale sì tolse la giacca e si mise comodo sul divano in pelle, il demone invece andò dritto nel suo studio. Crowley spostò con delicatezza il Van Gogh alla parete e rivelò la cassaforte che vi era dietro. Era incisa con rune antiche e sconosciute che la rendevano impenetrabile. Il demone andava fiero di quella cassaforte era una combinazione tra le migliori tecnologie umane e le più forti magie demoniache. Sfilò dalla tasca quel maledetto frammento di specchio e lo rispose nella cassaforte che conteneva solo un po' d'acqua santa, che molto tempo prima gli aveva dato Aziraphale. Chiuse con tutta la velocità di cui era capace, voleva quel coso chiuso a chiave e lontano da lui. Rimese il quadro al suo posto e tornò indietro.
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Good Omens - Tu ed Io
FanfictionLa nostra storia ricomincia, o meglio continua, alcuni mesi dopo la scampata esplosione del mondo e poco prima dell'inizio di nuovi problemi. Continua con un angelo e un demone che salvando la terra hanno creato nuovi legami non solo con gli umani m...