L'inizio della fine

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L'odore nauseabondo di putrefazione invase l'aria accompagnato dalle urla mostruose che l'orda portava con se. Tutto quello che toccavano veniva abbattuto e distrutto, deperiva e moriva. I cavalieri dell'apocalisse sembravano quasi dilettanti a loro confronto. Quando quel fiume di mostri arrivò davanti alle schiere celestiali si arresto all'improvviso, quasi congelato nel tempo, l'unica cosa che si percepiva era il respiro pesante per la corsa e i respiri strozzati degli esseri deformi evocati da Risengard. 

In mezzo a quella marea nera la figura di Risengard avanzò, era l'unico punto bianco in tutto quel caos oscuro. Come un tempo la sua figura aveva sempre un aura diversa da quella degli altri e quel corpo minuto questa volta l'aveva per i motivi più sbagliati. Mentre avanzava sotto gli occhi tutti quel corpicino cominciò a cambiare e ad assumere una nuova forma. Ora Risengard aveva un corpo adulto, indossava un armatura nera e impugnava la sua lancia. "Chi tra voi vuole unirsi a me?" furono le parole che scandì ad alta voce rivolto ai suoi rivali, "Chi di vuoi vuole creare un nuovo mondo assieme a me?" in risposta ci fu solo il silenzio assordante di poco prima. Nessuno si mosse, nessuno emise un singolo suono, angeli e demoni gli uni accanto agli altri stingevano le fila e si preparavano alla battaglia. Al centro di quelle file che si erano create in un lampo avevano racchiuso Aziraphale e Crowley insieme ad Anatema e Newt. Loro erano l'ultima difesa che doveva entrare in campo per proteggere i frammenti in loro possesso. Risengard sorrise all'angelo e al demone in modo glaciale, la sua certezza era che a qualsiasi costo sarebbe arrivato a loro e avrebbe preso quei pezzi. 

Crowley sentì l'angelo sfiorargli la mano e passargli qualcosa, subito non capì cosa avesse tra le mani fu solo quando abbassò lo sguardo per un istante che vide lo scintillio dei frammenti fra le sue dita, alzò lo sguardo sorpreso sul viso dell'angelo che lo guardava serio. "Nessuno? E' davvero un peccato che non uno di voi capisca, ma allora che le danze abbiamo inizio!" Fu solo un istante, il tempo che si impiega per battere le palpebre, tutto qui, il primo colpo arrivò terribile sulla prima fila che riuscì a resistere all'impatto, da li fu il caos. La lancia di Risengard si abbassò e cominciò l'attacco. L'orda si riversò come un onda nello spazio che separava le due fazioni, i primi colpi furono terribili, i primi sguardi tra rivali ancora di più. Ora che le fazioni cominciavano a mischiarsi nella lotta molti angeli e molti demoni riconoscevano i loro amici e i loro compagni tra quelle fila, nessuno risparmiava un colpo nonostante avessero davanti visi amici, tutti si erano buttati nella mischia e le cose non sembravano mettersi bene.

In poco tempo le prime file vennero spezzate e sparse ovunque, cominciarono anche i primi caduti, angeli e demoni si dissolvevano nel nulla, di loro non restava indietro niente da ricordare. Le file dopo rimanevano a guardare resistendo all'impulso di salvare i propri compagni cercando di rallentare l'avanzata delle bestie mostruose che sembravano delle chimere ma non lo erano perchè persino le parti animali di cui erano composte erano irriconoscibili. I demoni e gli angeli che avevano subito i poteri di Risengard avevano uno sguardo folle, i loro corpi erano stati cambiati dai poteri che avevano ricevuto ed erano diventati deformi a seconda di cosa in loro era stato potenziato. I peggiori incubi di tutti si stavano riversando su quel campo di battaglia. 

Per un unica volta nella storia dell'universo paradiso e inferno stavano combattendo insieme. Belzebù e Gabriele combattevano l'uno accanto all'altro e si proteggevano a vicenda mentre cercavano di avvicinarsi al capo dell'altra fazione per colpirlo. I loro sforzi erano inutili per quanti nemici colpissero ne comparivano altri, dal punto in cui prima si trovava parte dell'orda continuavano ad arrivare nemici su nemici inesorabili e instancabili. 

Le file celestiali avanzarono una dopo l'altra finche arrivò il momento in cui anche Aziraphale e Crowley dovettero combattere. Poco prima che Aziraphale fendesse il primo colpo l'angelo si avvicino al suo compagno gli prese la mano e la strinse per un istante, le sue labbra si schiusero pronte a dire qualcosa ma furono interrotte, la spada dell'angelo andò alta a parare il colpo diretto a loro, ora il demone osservava la schiena di Aziraphale e assisteva alla sua trasformazione completa in guerriero. Ed ecco il suo angelo non c'era più, aveva assunto la sua forma di guerriero, su quel viso non c'era un solo sorriso, i suoi occhi erano vuoti ed il corpo che indossava quell'armatura era pieno di cicatrici. Un colpo dopo l'altro la spada infuocata lasciava solo cenere dietro di se, in poco tempo tutti i nemici che li circondavano si resero conto di chi aveva davanti e prima di attaccare si radunavano in gruppetti. Il suono delle urla si mescolava al suono del fragore dei colpi di spada, di pistola, degli scudi spezzati e dei corpi che cadevano. Crowley sentì i ricordi arrivare a ondate, si ricordava delle mille battaglie umane a cui aveva assistito ed erano ugualmente spietate a questa, sentiva la rabbia montare, non solo per quello che stava accadendo ma per la sua impotenza. Aveva mentito a Newt, lui sapeva esattamente cosa provava il ragazzo perchè lui stesso aveva provato quella sensazione così tante volte da perdere il conto. Impugnò una spada da terra e cominciò a combattere, continuava ad avanzare un colpo dietro l'altro finchè riusci a raggiungere Anatema e Newt che stavano per essere presi. La strega lanciava incantesimi e inceneriva i suoi avversari, intorno a lei cadevano fulmini e un aria gelida la circondava, i capelli le fluttuavano intorno al viso e i suoi occhi erano diventati completamente neri. Newt le copriva le spalle, tra le sue mani stringeva la pistola di Anatema con cui riusciva a colpire molti nemici senza farli avvicinare a loro. Nonostante tutto se la cavavano ma il demone sapeva che non potevano durare ancora a lungo. "Ve ne dovete andare! Non potete più rimanere qui!" il demone dovette urlare per farsi sentire, Newt puntò la pistola verso di lui, gli occhi del demone si spalancarono, il colpo partì e Crowley sentì un corpo cadere dietro di lui "Noi possiamo aiutarvi!" urlò di rimando il ragazzo che aveva effettivamente provato il suo punto. "No non ce la fate! Guardala!" il demone strattonò il ragazzo e entrambi guardarono Anatema.  A un primo sguardo poco attento poteva sembrare tutto ok ma non era così, la ragazza non aveva mai usato i suoi poteri in quella maniera e per poterlo fare si stava abbandonando a loro completamente ma questo la stava ferendo fisicamente. La strega era pallida, se si guardavano le sue mani attentamente ci si accorgeva che tremavano e un rivolo di sangue le colava dal naso. A quella vista Newt sembrò capire, si fiondò verso di lei la strattonò vicino "Dobbiamo andarcene! Adesso!" la ragazza riuscì solo a fare un leggero cenno di assenso, Crowley chiuse gli occhi si concentrò e recitò una formula in enochiano, un luce cominciò a circondare i due ragazzi, sempre più luminosa attirando l'attenzione dei nemici che sapevano esattamente cosa stava accadendo. Un gruppo di demoni passati al nemico corsero loro incontro ma i ragazzi fecero appena in tempo a scomparire mentre un ultimo colpo partiva dalla pistola di Newt e la ragazza sussurrava all'orecchio del demone "La profezia si sta per compiere". Il panico invase ogni singola fibra del demone, e poi quella sensazione di trasformò in determinazione, se doveva morire per quella profezia l'avrebbe fatto combattendo e proteggendo tutto ciò che era suo, in qualche maniera doveva arrivare alla sua vera spada e in fretta.

Good Omens - Tu ed IoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora