Rose

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Aziraphale aprì la porta della libreria e accolse i due umani con un sorriso immenso, era davvero lieto che fossero in salvo. Dopotutto andare all'inferno con qualcuno crea un certo legame. Il demone si rialzò pigramente da terra borbottando al suo ego ferito, si lasciò cadere pesantemente sul divano e tornò sobrio per affrontare la conversazione che stava per iniziare. Dopo un resoconto dettagliato da parte dei due sull'attacco e di come avevano respinto i demoni, tutti si misero a cercare nuovi indizi tra i libri polverosi che continuavano ad accumularsi in pile ordinate intorno a loro. Newt leggeva senza capire, e sbuffava quasi in sincrono con il demone mentre Aziraphale e Anatema leggevano rapiti senza sosta scambiandosi pareri sui vari libri, ma senza trovare niente di significativo. I libri continuavano ad accumularsi ora dopo ora, finchè passò da un pezzo il tramonto e le loro speranze cominciavano ad andare in fumo.
Gli unici che rimanevano da spulciare erano due piccoli diari che sembravano essere i pezzi di minor valore dell'intera collezione dell'occulto. L'angelo li prese con la stessa cura con cui trattava gli altri, ne porse uno alla strega con aria sconsolata, erano semplici diari di una giovane strega che raccontava la sua storia d'amore. Non c'erano formule ne incantesimi solo tante lacrime che avevano inzuppato e sbiadito le pagine tanto tempo prima. 

Quando Anatema si voltò vide che Newt era crollato e dormiva emettendo qualche strano suono ogni tanto. Crowley l'aveva seguito nel mondo dei sogni poco dopo, con un libro di ricette di cucina magica che gli copriva il viso. Sospirò e con rassegnazione iniziò lentamente a leggere accompagnata dal suono delle pagine che l'angelo girava accanto a lei. Fu solo dopo alcuni capitoli che cominciò a vedere le parole tremolare, sentì una voce che cominciava ad affiorare da qualche luogo segreto e nascosto. Era una voce di donna ed molto triste. Parlava senza sosta, in un tono sofferente, di chi è stato segnato da una fine tragica. Prima che Anatema potesse avvisare chi le stava attorno, l'incantesimo la avvolse e portò la sua mente indietro di centinaia di anni.

Aziraphale si voltò con il suo solito sorriso cordiale verso Anatema e si raggelò all'istante. "Crowley" disse con voce ferma, bastò solo quello, il demone si svegliò all'istante e si mise seduto senza emettere un solo suono. Ora anche il suo sguardo era fisso sulla strega. Le parole stavano strisciando fuori dal libro e si trasferivano sulla sua pelle mentre i suoi occhi erano completamente neri. I due celestiali si avvicinarono a lei e si inginocchiarono "Questa tizia è sempre in cerca di attenzioni" sibilò il demone con un mezzo sorriso. "Andiamo" disse semplicemente l'angelo come risposta. Appoggiarono entrambi le punte delle dita sulla fronte della ragazza e all'improvviso furono con lei.

La trovarono mano nella mano con un'altra strega, quella che originariamente possedeva i diari. Un incantesimo faceva si che la vera storia si rivelasse solo alle streghe e appena Anatema Device aveva toccato lo scritto, questa si era attivata. Le strega che stava davanti a loro prese Anatema e la condusse lungo la storia. Aziraphale e Crowley potevano solo seguire da lontano quello che accadeva, una mossa sbagliata e avrebbero potuto distruggere la mente della loro amica.

"il mio nome è Rose. Sapevo che qualcuno un giorno, avrebbe cercato lo specchio che ho creato. ma non posso permetterti di prenderlo, o almeno cercherò di convincerti a non farlo. Lo vedi?" chiese la strega ad Anatema. La ragazza ci mise un po' a capire cosa stava osservando. La scena si apriva su una radura il cui confine era formato da alberi altissimi, al centro un uomo e una donna si stavano abbracciando. Lei stringeva al petto uno specchio. Quando i due si staccarono lei disse qualcosa e cominciarono a litigare. Il pianto che uscí dalle labbra della strega fu accompagnato dal vento che cominciò a soffiare tra le fronde degli alberi circostanti.

"Il potere può rendere l'uomo il più crudele del creato. Quando mi accorsi che ciò che avevamo creato era troppo potente per questo mondo, cercai di convincere il mio amato a distruggerlo... insieme. Lui non volle, voleva il potere. Avevo scelto troppo tardi" sussurrò Rose. 

Good Omens - Tu ed IoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora