Incontri ravvicinati

329 18 16
                                    

Quando la polvere si posò a terra ci fu un instante terribile, l'istante in cui i due celestiali si resero conto di tutto ciò che rea successo fino ad allora ma soprattutto si resero conto che le speranze che restavano erano davvero poche. Sentivano l'odore di marcio salire dalla terra che appassiva pian piano intorno a loro e l'oscurità che li avvolgeva come un buco nero. Sia angelo che demone si sentivano schiacciato dall'enorme potere di fronte a loro. Il frammento brillava riflettendo ciò che gli stava attorno distorcendo ogni cosa come a voler mostrare il futuro che li attendeva.

"Ma come Aziraphale, non mi accogli come sempre?" Non ti sono mancato?" disse Risengard con un sorriso folle sul viso minuto.  L'angelo era attonito, guardava avanti a se e non riusciva a credere a ciò che vedeva. L'arcangelo un tempo tanto vicino a Dio, ora era peggio del Diavolo. La figura senza ali fluttuava a mezz'aria, attorno al corpo un alone scuro si muoveva come se fosse vivo, la luce oscura che brillava negli occhi della nuova creatura faceva tremare tutto ciò che guardavano. "E tu Crowley, non vuoi più raccontarmi qualche storia interessante come una volta? Mi pare che fossimo amici quando eravamo lassù" il sibilò che si levò dalle labbra del demone fu un unica chiara minaccia. L'ex arcangelo parlava, li scherniva e si divertiva a vedere i loro volti stravolti alla sua vista ma intanto Crowley doveva pensare, doveva concentrasi su come portare via il suo angelo, gli umani e i pezzi restanti da li. Ma lo sentiva, il demone aveva ben chiaro che cosa stava osservando, sentiva che il potere emanato dall'entità di fronte a lui era molto più potente di qualsiasi cosa avesse mai visto, si poteva paragonare al suo grande capo qualche piano più giù. 

Aziraphale poco distante da lui stava facendo esattamente gli stessi pensieri, serviva una scappatoia e anche in fretta. Si fece coraggio, deglutì a stento e decise che avrebbe improvvisato. Fece un cauto passo avanti spalancando le braccia, "Mio caro, Risengard è un piacere vederti, a cosa dobbiamo la tua visita?" un sorriso forzato si fece strada sul suo volto cercando di essere il più convincente possibile. Il suo sguardo scivolò dal viso che sorrideva davanti a lui al frammento, le sue dita strinsero leggermente l'aria accompagnate dal desiderio di poter afferrare quel pezzo, l'ultimo della loro impresa. Fu solo un istante, ma bastò perchè Risengard scattasse. Crowley si trasformò immediatamente, la sua aura ancora semi umana svanì nel nulla, in un istante fu dietro ad Aziraphale cerando di tirarlo indietro verso di se, ma era troppo tardi. Il viso del demone sormontava la spalla dell'angelo ed era a pochi centimetri dal viso dell'ex arcangelo che ridacchiava divertito, "Su su non c'è nessun motivo per agitarsi tanto, volevo solo un piccolo abbraccio" lo sguardo folle che seguiva le parole faceva pensare a ben altro ma soprattutto lo facevano pensare le mani che avevano una stretta ferrea su quelle del demone. Si era creata una situazione di stallo ancora peggiore della precedente. Crowley guardava quegli occhi un tempo gentili ora ricolmi di oscurità, di odio e di vendetta, di sicuro se avessero combattuto non avrebbero avuto scampo. Percepiva distintamente che il potere che sentiva era solo una piccola, anzi microscopica parte di quello che traboccava dal frammento, ma era quasi al pari di Aziraphale nella sua forma di guerriero. Se già così era difficile non osa immaginare se durante uno scontro il mostro avesse liberato tutto il suo potere e poi tra loro due c'era Aziraphale. "Dannazione, Dannato paradiso! Che cazzo faccio adesso?" era tutto quello che riempiva la sua testa demoniaca.

"Risengard, vorrei tanto stare qui a raccontarci dei bei tempi andati, ma credo proprio che io e il mio angelo abbiamo piani irrimandabili altrove" disse il demone mentre la sua lingua biforcuta svelava tutta la sua tensione. L'angelo sentì la morsa del demone stringersi attorno a lui ma non vi fu nessun'altro movimento, c'era solo un leggero brusio che proveniva dalle loro spalle. Si un brusio a cui Aziraphale stava dando energia, che lo confortava in ogni suo sussurro. Bisogna sempre stare attenti a tutto quello che ci circonda non solo ad alcune cose e questo l'angelo so sapeva bene. Nel momento in cui il nemico aveva fatto il primo passo verso di loro nella mani della strega era comparso un antico libro. Il suddetto libro una volta, si trovava in uno scaffale sull'occulto nella libreria dell'angelo, ed era un artefatto potente per quanto fragile fosse, e nelle mani della persona giusta poteva essere usato saggiamente. 

Good Omens - Tu ed IoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora