Aziraphale si svegliò al suono di uno schiantò così forte che fece tremare i vetri della camera da letto. Si sedette di scatto e socchiuse gli occhi alla luce del sole che filtrava attraverso le persiane. Si sentiva leggermente disorientato da tutto quel dormire. Guardò la sveglia elettronica sul piccolo mobile accanto al letto e non si stupì di quella sensazione. Avevano dormito un giorno intero, d'altronde tutti quei miracoli erano stancanti e dovevano riposarsi ma avevano perso tempo prezioso. Lo schiantò si ripetè ancora più forte riportandolo del tutto alla realtà. "Crowley! Crowley! Che succede?" Urlò uscendo dalla stanza trafelato. Si precipitò nel salotto dove trovò il demone urlante che guardava dallo spioncino dell'ingresso. "Fatevi sotto! È tutto quello che sapete fare voi b..." Aziraphale si cacciò le mani sulle orecchie per non sentire le parolacce che il demone con grande esperienza urlava senza sosta una dietro l'altra, mentre i colpi aumentavano d'intensità.
"Angelo abbiamo ospiti! Pare che qualcuno non si sia divertito con lo scherzetto che abbiamo fatto" ghignò il demone lasciando che l'angelo guardasse a sua volta. Il povero celestiale impallidì. Fuori dalla porta Hastur era morto arrabbiato. Con un ariete lui e altri 4 demoni cercavano di abbattere la porta d'ingresso dell'appartamento. La determinazione sul suo volto era qualcosa di mai visto. Era un misto di odio e risentimento che risalivano a centinaia di anni prima. All'incirca da quando gli uffici avevano iniziato a preferire Crowley a lui. Era determinato a buttare giù quella porta e ci sarebbe riuscito. "Ancora una volta! Ci siamo quasi! Questa è la tana del traditore e noi lo prenderemo!" lo urlava come un mantra ormai da dieci minuti e anche la povera porta blindata cominciava a soffrire sia per i colpi che per la presenza poco gradita. Crowley intanto si era cambiato d'abito e stava pensando a come liberarsi di loro. Si passò una mano fra i capelli e si calcò gli occhiali sul naso. "Angelo la porta non reggerà ancora molto e hanno spazzato via i sigilli demoniaci che avevo messo, li ho sentiti indebolirsi e sparire questa mattina all'alba e poi sono arrivati... loro" fece un passo verso l'angelo e lo osservò con attenzione, era riposato questo era un bene. Indossava ancora il pigiama, era la prima volta che lo vedeva vestito così. Sembrava che portasse un costume, ma in fondo era carino... pensò il demone mentre il suo angelo si girava avanti e indietro cercando qualcosa da poter usare come arma...e gli faceva anche un bel lato... Eccola! L'idea vincente. Se c'era una cosa che poteva mettere in fuga Hastur e i suoi demoni era la paura di finire discorporati o peggio, di sparire per sempre.
Aziraphale era deciso a trovare un arma. Nella sua testa i colpi erano solo un lieve sottofondo e poco gli importava che la porta cedesse. Voleva solo il tempo per trovare qualcosa con cui combattere. Si spostò attraverso il salotto lo sguardo corrucciato impugnando vari oggetti che poi rimetteva a posto. Non gli parve nemmeno di sentire il suo demone parlare. Finalmente impugnò qualcosa di soddisfacente. Aveva trovato l'attizzatoio del camino, era in ferro battuto quindi pesante e resistente. Andava benissimo. Si, nessuno avrebbe ferito o portato via il suo demone ancora una volta, lo avrebbe protetto a costo della vita. Sollevò il volto per osservare il suo demone e lo trovò di fronte a se.
Crowley allungò la mano e la passò tra i capelli dell'angelo sistemandoli un po' indietro. "Angelo mi ascolti?" disse il demone cauto, posando poi le mani sulle sue spalle. Si guardarono negli occhi per un memento e Aziraphale sospirò, avrebbe mai avuto il coraggio di dire a Crowley dei suoi sentimenti? Il povero demone interpretò quel suono come qualcosa di poco positivo e subito si lasciò cadere le braccia lungo i fianchi e si mosse veloce verso il centro della stanza. L'angelo cercò di parlare, ma si fermò, scosse la testa per scacciare quei pensieri e si concentrò sulle parole del demone, che a quanto pare aveva un piano.
Amici miei, userò le parole del nostro angelo per descrivere il piano che udì, ed erano "Crowley, mio caro, questo piano è tutto tranne che ticheti bu! Potrebbe funzionare davvero!" si erano parole pronunciate da qualcuno di entusiasta. Intanto vorrei portarvi con me a dare un occhiata a cosa stava succedendo fuori da quel palazzo. Bhe... a dire il vero cos'era successo poco prima. Lo ritengo importante più che altro perché un certo malvagio durante la notte aveva avuto una visione, e a dirla tutta, non gli era piaciuta molto. Come ben saprete anche se è una cosa molto rara, in alcuni angeli possono manifestarsi quelle che loro chiamano qualità speciali. Quella di Risengard era alquanto unica nel suo genere e fin'ora si era manifestata solo altre due volte. Questa era la terza ed era successa senza preavviso.
Il suo corpo aveva delle somiglianze davvero perfette per passare inosservato tra la gente. Tra i quartieri di Londra in tumulto, tra gli scontri e le liti nessuno si immaginava nemmeno lontanamente di incolpare una dolce ragazzina. Si innalzò nell'aria senza sforzo e andò a sedersi sulla statua di un gargoil di una chiesa. Da li la vista era davvero eccellente. Vedeva l'aura della cara Londra diventare più cupa e terrificante ogni minuto che passava e percepiva l'energia del portale ampliarsi. Riguardante quello, doveva assolutamente prendere possesso dei palazzi vicini alla sua base. Ormai le creature uscite dal portale erano troppe per il palazzo a sei piani, in cui ogni stanza era riempita di mostri. All'inizio non erano parte del piano ma immaginava che avrebbero scoperto la sua presenza prima o poi e doveva pur proteggersi. Si sentiva così bene li fuori, chiuse gli occhi e prese una boccata d'aria. Era densa di rabbia. Rabbia dei londinesi che in quei mesi era cresciuta e si era sparsa a macchia d'olio. Non capiva proprio cosa ci trovasse Aziraphale in quegli esseri, così piccoli e avidi, sempre pronti ad azzuffarsi fra di loro. Proprio sotto di lui il portone della chiesa di aprì e ne uscì una suora che litigava animatamente con un piccolo prete pelato e tutto curvo. La lite in poco tempo degenerò e i passanti chiamarono la polizia per sedare la cosa. Risengard sorrise, e fu davvero terrificante. Se le sue liti accadevano anche in terra consacrata voleva dire che stava svolgendo bene il suo compito.
Intanto il sole all'orizzonte calava e si decise a rientrare nel covo. Il suo fidato Miro assieme ai suoi assistenti aveva messo mano all'edificio e aveva fatto in modo che l'aura del suo capo potesse essere liberata al suo interno senza che venisse rivelata da fuori. Infatti appena la piccola ragazza mise piede nell'edificio le mura tremarono e gemettero sotto l'onda d'urto che si emanava dal suo corpo. Era spaventosa. Persino il suo più caro amico la temeva ormai. I suoi poteri erano ampli come mai prima. I poteri che il frammento le dava erano di un altro mondo. Le bestie nell'edificio al suo passaggio si ritiravano impaurite letteralmente i demoni che aveva con se smettevano di respirare. Arrivata davanti al portale ne fissò l'oscurità. Non pensò nemmeno a quello che stava facendo. Semplicemente, con tranquillità allungò le dita e sfiorò il buio. La visione arrivò in un secondo, la travolse e la fece contorcere al suolo in preda agli spasmi. Vide l'angelo e il demone che si tenevano per mano davanti a lei che aveva fra le mani lo specchiò completo. Qualcosa non andava. I frammenti di immagine che vide dopo vedevano sempre i due insieme che tenevano loro i frammenti dello specchio fra le mani e che capeggiavano su di lei. Poi vide il buio.
Due mani possenti la sollevarono dal pavimento e la cullarono per un attimo prima di rimetterla definitivamente in piedi, "Cos'hai visto Risengard?" chiese il Miro con gentilezza anche se dalla voce traspariva la sua preoccupazione. "O visto problemi, ecco cosa. Devo separare quei due, cominciano a darmi fastidio."
Rispedì Miro giù agli inferi e fece in modo di mettere una pulce nell'orecchio di Belzebù. Il re degli inferì inferocito arrivò "da solo" alla conclusione che il colpevole della sua nuova derisione fosse Crowley. Ormai l'aveva fatto diventare lo zimbello di tutti e persino i demoni del livello più basso ora ridacchiavano alle sue spalle, ma per quel problema la soluzione era stata farli giustiziare per tradimento. Belzebù tamburellò le dita sul suo nuovo trono e pensò che doveva mandare qualcuno che uccidesse Crowley, ma serviva qualcuno che lo odiasse almeno quanto lui. Le mosche si agitarono tutti insieme attorno a lui quando sul suo viso comparve un sorriso terribile. "Chiamatemi il duca Hastur! Ora!" urlò ai suoi sudditi. Poco dopo il demone arrivò col fiato corto e si mise ad adulare il suo re tra inchini e parole senza senso. Venne zittito con un rapido gesto della mano e venne fatto avvicinare al trono. "Hastur mio fidatissimo duca infernale..." esordì con calma dal suo trono il re, "è giunta l'ora che tu mi dimostri il tuo valore, ti assegno il compito di catturare e giustiziare il traditore Crowley" disse con decisione. Il duca spalancò gli occhi incredulo "Mio re...non credo che... insomma la sua dimora è...è ben difesa e..." farfugliò il demone cercando di comporre una frase che non lo facesse sembrare troppo vigliacco. Il re per tutta risposta divenne paonazzo e urlò con tutti il fiato che aveva in gola "Osi contraddirmi? Tu andrai come ti è stato ordinato senza fare storie e mi porterai la notizia della sua dipartita! Mi sono spiegato!". Ad Hastur non rimase che restare in silenzio, il suo re aveva parlato ed era visibilmente alterato, tanto che le vene sul collo e la fronte erano visibili in modo preoccupante, a tal punto che alcuni presenti si chiesero se la sua testa sarebbe esplosa.
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Vorrei prendere un secondo per ringraziarvi di cuore, non pensavo che tanta gente la legge questi capitoli. Per me questa storia è un traguardo indescrivibile e tutto grazie a voi! Grazie a tutti di cuore!Giusto perchè lo sappiate la seconda parte di piano A è già pronta. Si, è per farvi penare un po'.
Ricordate di esprimere il vostro parere sui capitoli, è sempre bello sapere cosa pensate!
Con affetto, El.
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Good Omens - Tu ed Io
FanfictionLa nostra storia ricomincia, o meglio continua, alcuni mesi dopo la scampata esplosione del mondo e poco prima dell'inizio di nuovi problemi. Continua con un angelo e un demone che salvando la terra hanno creato nuovi legami non solo con gli umani m...