XIV

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-Allora? Non mi salutate?-

Alzano tutti contemporaneamente la testa e inziano gli abbracci e i saluti.

-Vi siete persi?- domando ridendo.

Tutti esordiscono con un "No" allungato e piuttosto finto, il che mi fa ancor più ridere.

-Venite con me, vi presento i miei amici-

Mi incammino verso Lorenzo e lo presento agli altri.

Quando si presenta a Cesare, quest'ultimo lo guarda piuttosto male...

Ci avviamo tutti insieme verso il resto della comitiva e passiamo una bella serata tutti insieme.

23.58

-Ragaa, due minuti e invecchio- ammetto facendo il broncio.

A questa mia affermazione seguono un sacco di battute da ciascun membro del gruppo, soprattutto dalla parte maschile.

-Vale, possiamo parlare?- è ancora Lorenzo.

-Dimmi, però qui-

-Okay-

Ci allontaniamo di qualche metro e dice ciò che volevo dicesse da anni.

-Penso di essere innamorato di te-

Vai cazzo, è il mio momento per smerdarlo.

-Ascolta, io...-

Non faccio in tempo a finire la frase che mi trovo le sue labbra stampate sulle mie.

A ciò susseguono una serie di urli che mi fanno capire che è mezzanotte...

Mi allontano subito da Lorenzo e mi guardo attorno sperando che nessuno ci abbia visto.

Guardandomi a sinistra vedo il suo sguardo perso e la sua bocca quasi spalancata.

-Cesare...- sussurro.

-Cosa?- richiama la mia attenzione Lorenzo.

Torno in me e con tutta la rabbia accumulata in questi anni gli tiro una sberla di quelle che si ricorderà per anni.

Lui rimane scioccato e si tocca la guancia dolorante e ormai rossa.

-Questo è per tutto quello che mi hai fatto passare, stronzo...- sputo queste parole con rabbia.

Dopo qualche istante mi sento toccare il fianco e dal profumo capisco che è lui.

-Vale, tutto bene?- domanda preoccupato.

Mi volto verso di lui e gli sorrido.

-Ora si-

Lui sorride a trentadue denti e solo ora mi rendo conto di ciò che ho detto.

Cazzo.

Sento il viso andare a fuoco e mi divincolo dalla sua presa tornando dagli altri, seguita poi da Cesare.

Lorenzo invece va via senza dire nulla.

Tutti iniziano a farmi gli auguri e dopo un'oretta circa i bei bolognesi mi accompagnano a casa e poi tornano in hotel.

Non PossiamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora