XI

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-Dovevate parlare dall'inizio e sicuramente adesso sarebbe tutto diverso- mi riprovera.
-Già, molto probabilmente avremmo litigato e quindi mi sarei dovuta allontanare dal gruppo, poi mi sarei dovuta trasferire, avrei fatto lasciare Laura e Dario e ora saremmo nella merda...-

Guardo Nelson e lo vedo altamente scioccato.
-Tu sei troppo pessimista cara- mi dice spegnendo la TV e andando via.

Rimango sola sul divano a guardare il vuoto e a pensare sul da farsi per un tempo che a me sembra infinito.

Mi arriva una chiamata e distrattamente rispondo senza leggere il contatto.

-Pronto?-
-Ehi...- il mio cuore smette di battere.

Perché ho risposto senza leggere chi fosse?

-Oh, ciao Cesare. Ti serve qualcosa?- domando molto in imbarazzo.
-Volevo chiederti scusa per oggi- si ferma un attimo -Cosa stiamo facendo Vale? Eravamo così amici prima...-
-Già Cesare, prima...- ametto sospirando.
-Cos'è cambiato?- domanda con tono quasi disperato.
-Tutto...è cambiato tutto-
-Dobbiamo parlare di noi Vale, di persona. Non possiamo andare avanti così...- esclama dopo qualche secondo di silenzio.

Rimango interdetta dal noi ma fingo di non capire.

-Di cosa dovremmo parlare?-
-Lo sai...-

Respiro profondamente e cerco di ragionare con la testa.

-No, non lo so. Ora scusa ma devo andare a studiare...ciao Cesare-

E riattacco prima che possa dire una sola parola.

Odio essere così ma non voglio creare casini.
Lui e Sofia stanno benissimo insieme e non voglio mettermi in mezzo.

Prendo il cuscino più vicino a me e lo lancio contro il muro di fronte a me emettendo un urlo soffocato.

20/12/2017
14.43

Siamo tutti in aeroporto, io e Laura torniamo in Puglia per le vacanze di Natale.

-Beh, ci vediamo tra un mese...- mi sorride tristemente il mio coinquilino.

Lo abbraccio e lui mi stringe forte.
-Guarda che non sto partendo per la guerra eh- lo prendo in giro ridendo.

Lui ride e passo a salutare gli altri membri del gruppo, lasciando per ultimo Cesare.

Ci guardiamo per qualche istante indecisi su cosa fare, ma poi lui mi attira a sé in un abbraccio forte di cui entrambi avevamo bisogno.

-A presto, bellissima...- mi sussurra nell'orecchio prima di allontanarci.

Gli sorrido timidamente e, insieme a Laura, mi avvio verso il check in.

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