XVIII

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-Cosa? New York?- domanda Cesare sconvolto.

-Cesare...è...è troppo importante per me...- sospiro abbassando lo sguardo.

Lui mi guarda con occhi supplicanti.
Mi avvicino a lui e gli prendo le mani.

-So che non sarà facile, ma è solo un anno...poi tornerò qui- gli sorrido dolcemente.

Lui molla improvvisamente la presa e si volta.
-Certo come no...-

-Dico sul serio, la mia vita è qui Cesare! Ci sei tu, ci sono tutti i miei amici, la mia famiglia...non vi dimentico mica sai!- inizio ad innervosirmi.

-Come puoi dire che, dopo un intero anno nella tua città preferita al mondo e col lavoro dei tuoi sogni, tu vorrai tornare qui?! È praticamente impossibile Valeria!-

-Perché? Non ti fidi scusa?- domando calma.

Lui fa un respiro profondo.
-Cazzo Vale non è difficile da capire...non voglio che tu parta perché non voglio perderti, ti è chiaro adesso?-

-Ma non accadrà, io tra un anno sarò di nuovo qui con te-

-Come fai ad essere così ingenua?!- alza di colpo la voce facendomi sobbalzare -Valeria è di New York che stiamo parlando, non tornerai più qui!-

-Io ingenua?! Io direi piuttosto che tu sei egoista...come puoi impedirmi di realizzare il mio sogno?!- sento gli occhi pizzicare e sento una lacrima calda scendere sul mio viso.

Cesare

Cosa sto facendo?
L'ho fatta piangere...
Sto distruggendo il suo sogno...
E perché?
Perché sono egoista, ha ragione...
Ho troppa paura di perderla.

-Vale scusa, davvero scusami...non voglio assolutamente impedirti di realizzare il tuo sogno, credimi...- mi avvicino a lei asciugandole le lacrime.

Mi guarda con quegli occhioni lucidi e rifletto.

-Io mi fido di te, e se mi dici che tornerai...allora io ti credo- respiro profondamente cercando di convincermi che sia vero.

-Davvero?- domanda accennando un sorriso.

Annuisco e le lascio un veloce bacio a stampo per poi stringerla forte a me...

Mi sa che dovrò dirle addio.

2 mesi dopo...
24/08/2018
12.41

Valeria

Domani è il fatidico giorno, si parte!

Adesso, invece, stiamo sistemando tutti insieme il nuovo studio .
Ammetto che con questo caldo preferirei essere al mare, in Puglia, ma purtroppo sono super impegnata tra il trasloco e il nuovo studio dei ragazzi.

Per quanto riguarda loro, non hanno preso molto bene la notizia del mio trasferimento ma mi hanno capita e lo hanno accettato.

-Questo colore su che parete lo facciamo?- urla Tonno aprendo un secchio di vernice blu elettrico.

-Io io ioo- urlo saltellando verso di lui.

-Che vuoi te ora?- ride guardandomi così esaltata.

-Voglio usarlo io questo, per favoooore- faccio la faccia da cucciolo bastonato per convincerlo e funziona.

Mi passa il secchio e mi dirigo verso una delle pareti.

-No no no- Cesare mi strappa via il secchio dalle mani.

Si è cambiato, non indossa più i vestiti vecchi e sporchi di vernice che indossava prima...
Lo guardo confusa e lui di conseguenza ride.

Cesare

Quest'estate ho passato più tempo possibile accanto a Valeria, e oggi ho una sorpresa per lei dato che domani partirà.
Tanto so che non tornerà più qui...

-Adesso io e te andiamo a casa, ti cambi e poi ti porto in un bel posto- le spiego poggiando il secchio di vernice a terra e prendendole la mano.

Lei mi sorride a trentadue denti e mi salta letteralmente addosso.

-Sei il migliore- sussurra nel mio orecchio.
La stringo più forte a me e le lascio un bacio sulla guancia.

Ci avviciniamo ai ragazzi intenti a dipingere la parete rossa.

-Noi andiamo, ci vediamo domani-

Tutti sorridono sotto i baffi e ci salutano fingendo di non sapere nulla.
Li conosco troppo bene ormai...

Non PossiamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora