Capitolo 25⚓️

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Avevo preparato una valigia in fretta, sarei andata da lui solo per chiarire la situazione.

Mia madre mi lasciò partire, fu lei la prima a consigliarmi di prendere quel volo. "Ci sarà una spiegazione, troverete comunque un modo per superare la faccenda." così mi aveva detto salutandomi all'aeroporto.

Il volo fu lungo e straziante.

Qualche fila più avanti a me, era seduta una ragazzina insieme alla sua famiglia.

Mi aveva riconosciuta. Quando salii sull'aereo per imbarcarmi, mi squadrò da capo a piedi.

Durante il volo più volte passò davanti a me, per cercare di capire meglio se ero realmente io, la ragazza che aveva visto più volte su varie foto insieme a uno dei suoi idoli.

Dopo l'ennesima passeggiata a fianco al mio posto, la chiamai.

-Ehi...ci conosciamo?-gli dissi io gentilmente

-No...ma tu sei Kate, la ragazza di Harry non è vero?-mi chiese lei osservandomi con gli occhi sgranati. Mi aveva riconosciuta fin dall'inizio, ma forse era troppo timida per dirlo.

-Sì sono Kate...-gli dissi, senza precisare "la ragazza di Harry", forse non lo ero più

-Possiamo farci una foto insieme? Quando lo sapranno le mie amiche, impazziranno-disse lei super eccitata

-D'accordo...-gli dissi facendo un sorriso davanti al suo iPhone.

-Chi è il tuo idolo?-gli chiesi io curiosa e un po' imbarazzata. Mi stavo calando nei panni di una dodicenne, ma volevo sapere cosa pensava davvero di quei ragazzi.

-Vuoi saperlo davvero? Harry...-mi disse la ragazzina con gli occhi a cuoricino

-E...perché? Cosa ti piace di lui?-gli chiesi

-Perché è divertente, simpatico e davvero carino!-disse ridacchiando.

Aveva perfettamente ragione, seppur non lo conosceva davvero. Harry era simpatico a tutti, aveva una simpatia innata da parte di chi lo osservava, anche da lontano.
-È davvero simpatico. È stato un piacere averti conosciuta...?-

-Il mio nome è Elisabeth, anche per me Kate. Che bello!-e se ne andò saltellando con il telefono in mano, dai suoi genitori.

Guardando fuori dal finestrino,pensai alle poche ore che ci dividevano l'uno dall'altra.

Non sapevo minimamente cosa avrei trovato al mio arrivo.

Appena atterrai, dopo aver ritirato la valigia, chiamai Stella.

"Stella, sono Kate..." gli dissi io un po' nervosa

"Kate, sono ore che provo a chiamarti! Ma dove eri finita?" mi disse lei in tono agitato

"Beh...sono appena atterrata a Buenos Aires..." gli dissi con la voce tremante, avevo paura di una sua risposta

"...dici sul serio? Forse non è stata una buona idea. Vengo a prenderti insieme a Karl! I ragazzi questa sera hanno un concerto, abbiamo tempo per parlare. A tra poco!".

Quando riattaccai, sentii una fitta allo stomaco lancinante. Era successo qualcosa che non sapevo, qualcosa di importante. Stella era strana al telefono, non scherzava come al solito.

Passò mezz'ora prima che arrivarono. Io ero seduta su una panchina all'entrata dell'aeroporto, in attesa del loro arrivo, mentre mi torturavo le unghie delle dita.

Karl rimase davanti alla macchina, mentre Stella si avvicinava sempre di più verso di me.

Mi abbracciò calorosamente, era tanto che non ci vedevamo.

-Ora che ti vedo, posso dirti quanto mi dispiace per la tua perdita...-mi disse lei in tono sincero. Non avevamo avuto modo di vederci dopo la mia partenza per Manhattan, solo per telefono ci eravamo sentite.

-Grazie, lo apprezzo tanto.-gli dissi io cercando di farle un sorriso

-Kate, senza girarci in torno... Harry è davvero arrabbiato con te, ma allo stesso tempo non vorrebbe esserlo perché gli dispiace dopo quello che hai passato.-mi spiegò lei

-Quello che ho passato ormai non c'entra più nulla. So come mi sono comportata, ma se sono qui è perché voglio scusarmi con lui. Magari, trovare una soluzione.-gli dissi io, cercando di controllare le lacrime

-Kate... Harry ha conosciuto una ragazza.-quelle parole furono come un proiettile nel cuore

-Lui sta male, sono sicura che la sta usando come ripiego per non pensare a te. Ora però, andare da lui dopo il concerto sarebbe un disastro. Se vuoi, puoi andare nel mio albergo. Ci sono solo io, metteranno la camera sul mio conto!-mi disse lei rassicurandomi

-Non è un problema pagare una camera. Troverò un posto dove passare la notte, non preoccuparti...-gli dissi io

-Se non vuoi che paghi io va bene, ma verrai nel mio hotel con me adesso. Questo posto non è così sicuro, sempre meglio non girare da sola!-mi disse lei abbracciandomi

-sono sicura che chiarirete. Domani, quando si sarà ripreso dalla serata farò in modo che vi incontriate. Va bene?-mi disse sorridendomi .

Io le feci cenno con la testa.

Ero davvero provata, quello forse era stato un altro colpo decisivo per farmi stare male.

Salii sulla macchina con Stella e Karl, verso il suo albergo, cercando di capire chi poteva essere la ragazza in questione. Sopratutto, come avrei fatto a risolvere tutto quello che avevo combinato con le mie stesse mani?

Anchor⚓️ 1 //with Harry Styles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora