-Aspetta che mi devo impanare dall'altra parte- disse Rosalia e si mise a pancia in giù sul suo telo da mare, continuando a guardare Paolo negli occhi.
Paolo sollevò un sopracciglio sentendo tutta la tensione, che l'aveva attanagliato sino a quel momento, abbandonarlo di colpo. Gli venne da ridere e si trattenne per timore di offendere la ragazza, ma lei sembrò capirlo, si sollevò sui gomiti lasciandosi andare ad una breve risata mentre l'altro scuoteva appena un po' la testa rassegnato.
-Quindi?- gli domandò poco dopo mentre Paolo tornava a stendersi sul suo telo. Si trovavano nuovamente a Mondello, tra sole, sabbia calda, mare dall'acqua cristallina ed un cielo terso ed immenso, vociferare di persone ed urletti di bambini. Ombrelloni, teli, costumi da bagno di ogni colore: un mare di vita in una porzione dorata di mondo.
Il ragazzo si strinse nelle spalle tornando alla loro conversazione:
-Niente. Dopo ci siamo salutati e la cosa è finita lì-
-Ti ha incontrato, assunto... e tante care cose?- Paolo si limitò ad annuire.Aveva raccontato a Rosalia ed a gli altri quello che era successo il pomeriggio precedente e, se Marco e Vincenzo aveva assimilato la cosa limitandosi a congratularsi con lui, Rosalia e Kevin non sembravano essere altrettanto entusiasti.
-Qualcosa non torna...- mormorò Kev accarezzandogli la pancia con la punta delle dita mentre lo guardava negli occhi con espressione pensierosa.
Paolo fece oscillare lo sguardo tra i due e si fermò su Rosalia:
-Anche per te è lo stesso?- le domandò e la ragazza si limitò ad annuire.Il giovane sospirò e strinse la mano di Kev iniziando ad accarezzargli il dorso con un pollice. Si rendeva conto di quanto fossero diventati intimi tra di loro, le effusioni non mancavano, così come non mancavano certe occhiatacce che attiravano senza neanche rendersi pienamente conto del perché: i loro gesti erano spontanei e naturali, privi di malizia anche quando gli altri sembravano leggervi chissà che.
Si conoscevano da meno di una settimana, eppure... erano già diventati parte di un qualcosa di solido e vero.
Rosy gli si fece più vicino poggiando una guancia contro la sua spalla destra. Si strofinò contro la sua pelle quasi fosse un gatto e Paolo sorrise pensando che, anche se si comportava da tale, anche se aveva quegli artigli incredibilmente lunghi e neri al posto di normali unghia... Rosalia odiava i gatti ed amava i cani.
-Secondo voi, cosa c'è di così strano?- domandò il ragazzo poco dopo accarezzando una guancia della ragazza con un dito:
-Beh, non penso sia normale: arriva Tizio, ti dice ch'è il figlio di un tuo manager, tu... sicuramente per non fare brutta figura... gli dici di ricordarti di lui e tempo due secondi lo assumi nella tua azienda anche se non ha arte né parte. Senza offesa!--Non mi offendo. L'ho pensato anch'io-
-Le cose sono due: o davvero si ricorda chi sei, davvero ti ha raccomandato per essere figlio di tuo padre... il che mi sembra assurdo, devi anche pensare che, tuo padre avrà pure parlato con i suoi capi, gli avrà pure parlato della possibilità di farti lavorare con loro prima di parlarne con te e, sicuramente, dopo, quando hai rifiutato la prima volta, avrà detto loro che non se ne sarebbe più fatto nulla- disse Kev cercando, ad alta voce, di dare forma ai suoi pensieri confusi:-Già così, non mi sembra una gran cosa. Quale potrebbe essere la seconda possibilità?- domandò Paolo titubante. Kevin sorrise e si avvicinò al suo viso per baciargli la punta del naso.
Rimase a quella distanza mentre il cuore di Paolo iniziava a battere sempre più velocemente ed una risatina di Rosalia gli solleticava la pelle della spalla:
-La seconda opzione è... ti ha assunto per poterci provare con te!- esclamò Kev divertito e Paolo deglutì sonoramente confuso da tutta quella situazione e stregato dalla risata dell'altro.
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TWO WEEKS
Teen Fiction⚠️ Da revisionare. Fausto e Raquel hanno da poco divorziato e, da genitori moderni e all'avanguardia quali si credono di essere, decidono di dare la possibilità al loro unico figlio, Paolo, di scegliere con chi dei due continuare a vivere: a Londra...