-Che parola è? Sai che non parlo inglese- disse Antonina tornando a sedersi.
Fausto sollevò un sopracciglio scettico: notò che sua madre aveva smesso di ricambiare il suo sguardo e si ostinava a fissare la propria attenzione sulle proprie unghia. Si rigirava le mani davanti agli occhi ed ogni tanto si puliva un'unghia.
-Sono certo che tu sappia cosa significhi- disse l'uomo e l'altra scosse la testa con fare sbrigativo: -Avete la televisione, sono sicuro che, almeno una volta al giorno, abbiate sentito pronunciare questa parola all'interno di qualche programma-
-Non guardiamo cose di questo genere, noi- sussurrò la donna e Paolo la vide arrossire e stringere le labbra in una linea sottile.
Fausto sorrise:
-Quindi... sai cosa significa- disse e sua madre tornò a scuotere la testa anche se con meno convinzione.Rimasero in silenzio per un po' e soltanto quando la donna tornò ad alzare gli occhi sul figlio, questi riprese a parlare:
-Te lo dirò chiaro e tondo. Ho una relazione con un uomo- Antonina tornò a scuotere la testa: -Stiamo insieme da diverso tempo. È una storia nata quasi clandestinamente perché io ero ancora sposato con Raquel- la donna si alzò e tornò a camminare percorrendo l'intera stanza avanti ed indietro: -"Quasi" perché... Raquel, dopo meno di un anno di matrimonio, aveva già capito che c'era qualcosa che non andava nel nostro rapporto. Le dissi la verità, ma ci volevamo bene, era da poco nato Paolo e decidemmo di continuare a stare insieme nonostante tutto, almeno sino a quando lui non sarebbe stato maggiorenne-Paolo si alzò di scatto dalla sedia rovesciandola sul pavimento: sua nonna sussultò spaventata dal rumore improvviso e corse ad abbracciare il nipote.
Il giovane rimase interdetto: non si era aspettato quella reazione da parte della donna e si trovò a batterle una mano sulla spalla in modo goffo mentre quella se lo stringeva contro baciandogli una guancia.
Chi stava mentendo?
Sua madre?
Gli aveva detto che suo padre aveva una relazione con un'altra donna e che questa aspettava un figlio da lui.Suo padre?
Davvero sua madre era a conoscenza dell'omosessualità del marito da quasi sempre come lui affermava?Fausto fissò il figlio con un'espressione stanca dipinta in viso: i suoi lineamenti sembravano più morbidi, gli occhi più scuri, come se si stesse lentamente spegnendo dall'interno.
Continuava a reggersi la fronte con una mano e davvero, Paolo non riusciva a comprendere se le sue parole fossero sincere o meno.
A chi avrebbe dovuto credere?
E se avesse finito per dare credito ad una versione dei fatti in sfavore dell'altra... avrebbe finito per far credere ai suoi genitori di essersi schierato? Come avrebbero reagito Raquel e Fausto nel vedere il figlio credere alle parole soltanto di uno? Aveva la possibilità di non trovarsi costretto a dare torto ad uno dei due anche se le loro versioni dei fatti erano così distanti l'una dall'altra?
Scosse la testa e poi poggiò una guancia contro la fronte della nonna ricambiando il suo abbraccio: non voleva far credere agli altri due di esserle solidale nelle sue idee, ma quel calore gli era indispensabile in quel momento, gli era necessario aggrapparsi a lei nel tentativo di ricevere consolazione dal suo abbraccio.
Fausto sospirò e fece per alzarsi quando, la porta d'ingresso venne aperta ed un anziano signore entrò dentro casa tenendo in una mano un cesto di vimini con dentro degli ortaggi ancora, in parte, sporchi di terra.
Il nuovo arrivato sgranò gli occhi sorpreso, si tolse il capello grigio e lo strinse in una mano portandolo al petto all'altezza del cuore. Poggiò a terra il cesto di vimini e con passo strascicato si avvicinò a Fausto.
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TWO WEEKS
Teen Fiction⚠️ Da revisionare. Fausto e Raquel hanno da poco divorziato e, da genitori moderni e all'avanguardia quali si credono di essere, decidono di dare la possibilità al loro unico figlio, Paolo, di scegliere con chi dei due continuare a vivere: a Londra...