27 giugno 2019
"Tanti auguri a te. Tanti auuguri a te, tanti auguri a Maxiblonde, Maxinoir, Maxipelato, Maxisexy, tanti auguri a te!" canticchia Axel, saltando sul letto come un bambino la mattina di Natale. Maxence si stropiccia gli occhi e Axel sorride buttandosi su di lui, gli riempie tutto il viso di baci e gli toglie il respiro per qualche secondo. "Buon compleanno. Oggi sei ufficialmente vecchio. Soprattutto, più vecchio di me. Abbiamo cinque anni di differenza!"
Maxence sorride assonnato e a tratti divertito, portando il braccio attorno ai fianchi di Axel e affondando con il viso nella sua spalla. "Scemo" lo rimprovera con voce roca. "Parli come se il tempo non passasse anche per te."
"Ehi, io sono Peter Pan. Il tempo per me non passerà mai" risponde Axel, sollevando il viso per guardarlo con un broncio. Vorrebbe essere un poeta per poter descrivere quanto è bello Maxence appena sveglio la mattina, quanto è bello in generale ma quanto è bello soprattutto appena sveglio, quando il mondo ancora non ha il permesso di vederlo. Quando ha le labbra screpolate e i segni del cuscino sulla guancia perché dorme sempre di lato, gli occhietti gonfi e adorabili e il sonno impresso sulla faccia. Non crede di aver mai visto, incontrato, conosciuto un uomo bello quanto lui in tutta la sua vita. Supera ogni sua più rosea aspettativa. "Oddio, ho ventun anni e faccio sesso con un ventiseienne. Non ti senti un po' pedofilo?"
"Axel" lo richiama Maxence, pizzicandogli i fianchi. "Ieri sera ti sei seduto su di me e mi hai letteralmente ficcato il tuo cazzo in bocca perché avevi voglia di un pompino. Al massimo dovrei essere io a denunciarti per abusi."
Axel sorride al ricordo, perché be', è stato un momento glorioso. Oramai lui e Maxence sono abbastanza in confidenza da fare cose come queste, ad esempio: quando sei eccitato e sei sul punto di masturbarti, ma poi ricordi che il tuo vicino di casa è anche la persona con cui fai sesso e allora lo vai a disturbare nel bel mezzo della cena per chiedergli di succhiarti il cazzo perché ne hai voglia. Maxence si è probabilmente abituato a questi suoi colpi di testa.
"Provaci se hai il coraggio. Non potresti vivere senza il mio - "
"Ti prego, non dire quella parola quando ho un'erezione mattutina" borbotta Maxence, stringendolo un po' più forte e accarezzandogli il mento con le labbra. La verità è che Maxence ha intenzione di fare sesso con Axel stamattina, ma prima vuole alzarsi dal letto, lavarsi i denti e cercare un preservativo perché la scatola che ha nel cassetto l'hanno svuotata questa notte. Il punto è che non è così sexy stilare la lista di cose da fare prima del sesso, quindi cerca di distrarlo. "Però grazie per, insomma, la canzoncina. So che sembra stupido ma ricorderò questo risveglio del mio ventiseiesimo compleanno per sempre."
"Hai ragione, sono piuttosto memorabile" risponde Axel contento e sarcastico, cercando come al solito di nascondere l'emozione che gli ha provocato sentire queste parole. Oramai Maxence lo conosce meglio di chiunque altro e sa quello che sta provando davvero, quindi non si deve sforzare di esternarlo.
"Lo sei" risponde Maxence tremendamente serio. E Axel lo sa, glielo legge negli occhi cosa sta per succedere, cosa sta per dirgli, e vorrebbe fermare il tempo e fermare lui perché vuole sentirlo ma in realtà non sa se vuole farlo perché si sente sempre più in colpa ogni volta che Maxence lo pensa. O lo dice, come adesso. "Ti amo, Axel."
E Axel vorrebbe avere la capacità di contare fino a dieci prima di parlare, perché se l'avesse sicuramente non avrebbe risposto in questo modo. Ma purtroppo, lo ha fatto davvero.
"Già. Mi amo anch'io".
Se questo fosse un film romantico e in sottofondo ci fosse una canzone, adesso sarebbe stata interrotta bruscamente.
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Pas peur
FanfictionAxel Auriant e Maxence Danet Fauvel si conoscono sul set di Skam France e la chimica è immediata. I due vanno d'accordo fin da subito e tra loro nasce un bellissimo rapporto, un sentimento che va oltre qualsiasi forma d'amore abbiano mai sperimentat...