Ti penso

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"Si corre il rischio di piangere un po', quando ci si è lasciati addomesticare".

- Il Piccolo Principe.







23 Dicembre 2019

È successo così, all'improvviso. Un minuto prima stavano finendo le riprese di Skam, quello dopo Axel ha proposto a Maxence di andare a vivere insieme. Basta aspettare, sono stati lontani per mesi, hanno sofferto, si sono desiderati e respinti, ora che stanno insieme vuole godersi questa cosa senza passare più neanche una notte lontano da lui. Pensava che Maxence avrebbe fatto per un attimo la persona razionale come al solito, credeva che avrebbe dovuto convincerlo, e invece Maxence lo ha baciato dicendogli che stava per proporglielo lui. Sono così follemente innamorati in questo periodo che è giusto farlo, giusto eliminare ogni freno e godersi la vita.

Hanno trovato un appartamento in fretta, pensavano che ci avrebbero messo tantissimo tempo e invece nel giro di due giorni hanno trovato la casa perfetta. Un soggiorno, una cucina, una camera da letto e un'altra di cui Axel si è già appropriato perché vuole trasformarla in una stanza per i suoi strumenti. Hanno dato subito la caparra e hanno deciso di trasferirsi, e tra una cosa burocratica e l'altra riusciranno ad entrare nell'appartamento domani. Domani che è la vigilia di Natale.

Axel sta passando l'ultima sera nella sua casa con Leo, insieme ad Orfeo, a brindare e a ricordare i vecchi tempi come se qualcosa stesse definitivamente cambiando. Stanno bevendo del vino scadente, perché sì, anche se Axel oramai è un attore, anche se Leo e Orfeo a modo loro stanno facendo carriera, quando sono tutti e tre insieme sono ancora quei tre ragazzini scalmanati senza un soldo in tasca che usavano tutto quello che avevano per viaggiare e per sognare.

"Lo avreste mai detto che Axel sarebbe stato il primo ad accasarsi?" esordisce Leo, allungando le gambe sullo sgabello della tastiera.

"Io sinceramente avrei puntato su di te" risponde Orfeo al suo amico, provocando una risata di Axel che sta seduto sulle scale con le gambe accavallate, la solita felpa grigia e un bicchiere stretto in una mano.

"Sono troppo bello, sarebbe uno spreco" risponde Leo chiudendo gli occhi e muovendo la testa con fare vanitoso.

"Sono d'accordo. Sono felice di essermi accasato con uno bellissimo come Maxence, perché altrimenti sentirei perennemente il desiderio di saltarti addosso" confessa Axel.

"Oh Dio, ti prego, fallo. Ti voglio."

I tre ragazzi ridono e bevono ancora, continuando a parlare del più del meno e a scherzare tra di loro.

"Non posso credere che domani a quest'ora sarò in un appartamento con il mio fidanzato e non qui con voi a bere vino orribile e a fare battute sconce come se avessimo ancora diciotto anni" sospira Axel, dopo essersi preso qualche momento per guardarsi intorno, per far suo questo momento e non dimenticarlo mai. "Stiamo diventando grandi."

"Parla per te, sei tu quello che domani va a convivere" gli risponde Leo, con un sorriso incoraggiante.

Axel si ritrova a pensare che è vero, è lui il primo tra di loro che a soli ventidue anni sta facendo un passo così da adulto, un passo che nessuno di loro pensava di fare prima dei trent'anni. Eppure non potrebbe sentirsi più sicuro.


24 Dicembre 2027

"C'è un traffico assurdo lì fuori" borbotta Maxence, sfilandosi il cappotto e la sciarpa di dosso mentre sua sorella lo guarda dal divano, con Theo che gli piagnucola tra le braccia. "Meno male che sono uscito prima di casa, ma temevo comunque di non arrivare più. Dove sono mamma e papà? Philip?"

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