Pizza e Oui-Oui

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Axel se ne sta spaparanzato sul divano della saletta in cui lui e Maxence sono stati reclusi, e oramai è quasi un'ora che guardano la televisione in attesa di essere annunciati.

Di solito amano fare le interviste, si divertono sempre tantissimo e i loro fans un po' li odiano per questo: puntualmente si divertono così tanto che si ritrovano a ridere e a parlare di cose loro che gli altri non sono in grado di capire. Stavolta però la premessa non è affatto divertente, nonostante siano entrambi onorati di essere qui perché non è una delle solite interviste pubblicate sul web ma è un'ospitata in televisione, i loro fans stranieri sono collegati ai vari streaming per vederli e la loro intervista sta tardando già di quaranta minuti.

"Oh Dio, non ce la faccio più" sospira Axel, coprendosi il viso con un cuscino per un attimo. "Questo programma è noiosissimo. Non penso che sopravvivrò."

"Dai, non è così male" ridacchia Maxence, seduto dall'altra parte del divano e con lo sguardo fisso sulla televisione. Axel sbuffa, poggiando i piedi sulle sue cosce e sorridendo quando Maxence comincia a giocare con i lacci delle sue scarpe da ginnastica. "Vedrai che tra un po' ci chiamano."

"Sembrerò un idiota" mormora Axel, imbronciandosi un po' e beccandosi un'occhiata confusa da parte del suo collega. "Dai, lo sai come sono fatto. Dirò o farò qualcosa di stupido che mi metterà in ridicolo."

"Lo so che lo farai, ma ti adoreranno anche per questo."

"Sì ma mi sto annoiando" ribatte Axel, facendo scivolare giù le gambe per avvicinarsi a Maxence in uno slancio improvviso di affetto. "Potremmo fare sesso. Ti va di fare sesso?"

"Io e te non facciamo sesso" gli ricorda Maxence, paziente come un santo.

Axel non sembra d'accordo con questo. "E chi lo ha deciso questo?"

"Lo hai deciso tu."

"Probabilmente ero ubriaco" insiste Axel, facendosi ancora più vicino fino a che non si ritrova praticamente seduto a cavalcioni sulle sue cosce. "Ero sicuramente ubriaco."

"Sei astemio, piccolo" gli ricorda Maxence dolcemente, sporgendosi per dargli un bacio leggero sul naso. Axel sta morendo dalla voglia di baciarlo, sono settimane che non lo fanno ed è stanco di questa attesa, anche se apprezza tantissimo la buona volontà che ci sta mettendo lui per corteggiarlo.

"E tu sei così carino quando mi assecondi, mi fai venire voglia di baciarti e di spogliarti e fare sesso proprio qui" lo stuzzica Axel, sfiorandogli le labbra con le sue. Solo una leggera carezza, perché Maxence si scosta porgendogli la sua guancia e facendolo sospirare frustrato. Non ha intenzione di fermarsi, quindi gli lascia qualche bacio sulla guancia, sulla mandibola e scende fino al collo, mentre Maxence sospira contro di lui e gli accarezza piano i fianchi e ad occhi chiusi. "Sai cosa?"

"Cosa?" chiede Maxence distrattamente, piegando la testa da un lato per lasciargli più spazio.

"Potrei cacciare di casa Leo stasera" propone Axel, tra un bacio e l'altro. "Potrei spedirlo da Orfeo e io potrei prepararti una cenetta per ringraziarti delle cose carine che stai facendo per me nell'ultimo periodo. E magari potrei baciarti così inaspettatamente che non riusciresti a tirarti indietro."

"Hai pensato proprio a tutto" commenta Maxence, facendo scivolare le mani sotto al suo maglioncino con scritto "Peace" che gli sta così dannatamente bene. "Va bene, penso che si possa fare. Magari passo prima per casa a sistemare delle cose per domani che devo lavorare e poi sono da te per le nove?"

Axel annuisce con entusiasmo. "Le nove mi sembra perfetto."

E davvero, lo bacerebbe in questo preciso istante se qualcuno non bussasse alla porta del camerino e finisse per cadere rovinosamente a terra per lo spavento. Maxence trattiene una risata, mentre una ragazza entra nella stanza per avvertirli che dopo la pubblicità tocca a loro. Hanno a malapena il tempo di sistemarsi, andare di là e nel giro di pochi istanti sono in onda.

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