capitolo 43

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Dopo essere stata incoronata mi girai a guardare gli altri.
Loro erano la mia famiglia e io li stavi deludendo tutti, lo capivo dalle loro facce.
Così con voce trema te e le lacrime agli occhi chiesi a Borea dandogli le spalle:"Posso abbracciarli?"
B:"Fa come vuoi"
Mi mossi velocemente e raggiunsi per prima Annie, quando l'abbraccia scoppiai a piangere  e dissi ad alta voce in modo che tutti potessero sentire:"Mi mancherete" ma non so se abbiamo capito quello che dissi perché lo dissi fra singhiozzi e lacrime.
A:"Ci mancherai...tanto"
Abbracciai tutti e lasciai i miei fratelli e Logan per ultimi.
Stavo piangendo a dirotto e tirando su con il naso aggiunsi:"Prendetevi cura di voi stessi e degli altri, e anche del mio gatto"
J:"Certo"
E mi abbraccio stringendomi a lui.
N:"Mi mancherai... "
Io:"Anche a me"
È lo strinse a me è gli sussurrai all'orecchio:"Non allontanare Will, ti ama, anche se non lo sa con certezza, e credo, che anche tu ami lui, ma non lo vuoi ammettere."
Mi staccai e gli baciai la guancia.
Poi mi blocca i davanti a Logan. Quanto avrei voluto baciarlo , ma non potevo.
Così lo abbrecciai e sussurrai pure a lui:"Non sai quanto vorrei baciarti ma non posso, non possiamo"
L:"Lo so,ma..."
Io:"No lo farebbe arrabbiare, a-addio Log"
Poi mi girai e tornai nella mia camera, era la seconda volta che dovevo lasciare la mia famiglia e faceva male, molto.
Ma ora dovevo dimenticare tutto e soprattutto Log.
Sarei dovuta restare lì per il resto della mia vita,quindi mi rassegnai.
Ma se significava salvare loro, allora ero pronta a fare tutto.
Raggiunsi la mia stanza e mi guardai intorno. 
Era molto simile a quello che avevo negli inferi, solo che questa era tutta azzurra, era molto più da me, era molto più...ehm...delicata ,per così  dire.
Sospirai reprimendo le lacrime e andai verso l'armadio, lo apri e ci trovai un mucchio di vestiti azzurri. Erano tutti molto regali, lunghi a balze o senza, con le maniche lunghe, quasi tutti erano di velluto.
Chiusi le ante e presi la borsa,dopo aver tolto tutto da dentro inizia a mettere a posto la roba.
Portai spazzolino,dentifricio ,spazzola e i trucchi in bagno, che scopri poi essere divise in due grandi stanze .L' anti bagno con dentro un divano da bagno è un mobile per truccarsi, era molto bello,molto fine con delle rifiniture più chiare .
Lo apri e ci trovai una spazzola di quelle vecchie , che si vedono sempre nei film nelle mani delle principesse dai lunghi capelli lucenti. Era incantevole , il fondo era di ghiaccio, come quasi tutti lì dentro, e con le linguette di crine di cavallo bianco.
Dopo qualche ora fini di mettere a posto tutto e decisi di scoprire il castello.
Girai per ore percorrendo dei corridoi eterni, pieni di porte che conducevano in stanze da letto. Le stanze più interessanti che trovai furono la sala da ballo e la sala da pranzo.
Per i corridoi c'erano un mucchio di armature di ghiaccio che inizialmente io credevo vuote, ma poi mi lamentai del male ah piedi è una di quelle mi rispose.
Dopo molti giri giunsi davanti a una porta , che era diversa da tutte le altre, era di legno, più piccola e meno complessa.
Decisi di entrarci e quando lo apri ci trovai la stronza ghiacciata che si allenava con il mio futuro marito.
Z: "Melissa come va ?"
Disse leggermente ansante.
Io : "benissimo, credo di essermi persa"
C: " Io non l'accompagno"
Io: "No, direi, il tuo fendente non ucciderebbe neanche una mosca"
C: "Come osi tu piccola insulsa"
Io: "Futura regina dei Venti del Nord, moglie di tuo fratello, scegli tu"
Zete rideva sotto i baffi, quindi aggiunsi: " E anche tu, non pareresti neanche il fendente dei bambini del Campo"
Zete, abbastanza offeso disse: "prego"
Tolsi la collana e si trasformò subito nella mia spada
Io: " Oh, quanto tempo, e ora di divertirsi. Chi è il primo?"
Chione si fece avanti.
Io: " Sarà un piacere batterti a occhi chiusi"
Lei carico, evidentemente arrabbiata, il che mi permise di prevedere chiaramente ciò che avrebbe fatto , feci una giravolta e schivai il suo attacco, lei avanzo troppo e io ne approfittai per tirarle un calcio al ginocchio.
Mentre lei cadeva io le puntai la spada al collo.
Io: " te l'avevo detto"
C: " Levami le mani di dosso"
Alzai le mani e mi girai vero il fratello: "Vuoi provare"
Z: " No, grazie , ma da domani iniziamo delle lezioni private" disse divertito dalla reazione della sorella.
Z: "vieni ti riaccompagno"
Mentre camminavamo non parlammo molto, ad un certo punto dissi: " Scusa per prima, ero arrabbiata con mio padre, mio zio, in poche parole con il mondo"
Z: " Perché?"
Io: " ma un po' per tutto, ho perso la mia famiglia, sia quella vera che quella adottiva, sono arrivata al campo, ho trovato i miei unici parenti, e ora non lo potrò più vedere "
Z: " Quanto siete complicati, noi dei non abbiamo parenti appunto per questo"
Io: " ma in questo modo la vostra vita non ha senso, non avete uno scopo, non avete amore, non avete la felicità."
Lui non rispose, ma si limitò a guardarmi e a sorridere leggermente.
Z: " allora...domani vengo a svegliarti così ci alleniamo"
Io: " Emmm.... si, solo non tanto presto, mi piace dormire."
Quando arrivai alla mia stanza mi girai verso di lui e gli chiesi: " per la cena?"
Z: " mettiti uno dei vestiti dell' armadio e vieni nella sala del trono, ti accompagno io nella sala da pranzo e suppongo che mio padre vorrà parlare Conte, quindi non sederti troppo lontano da lui."
Io: " Ok , grazie Zete, ma a che ora?"
Z: " E un po' a caso, quando ti viene fame vieni di là noi siamo tutto nella sala"
Ridacchiai leggermente e annui.
Io: " a dopo"
E dopo ciò mi ritirai in stanza.
Era difficile sapere che quella sarebbe stata la mia vita da quel momento in poi, con un marito abbastanza gentile che non amo ,una cognata che mi odia, il cognato è troppo stupido per parlare e mio suocero è un bastardo con la corona.
Ma la cosa che più mi premeva il cuore era il non poter più vedere Logan, i miei fratelli, a Thalia non ho neanche detto addio...
Pensando questo mi addormentai tra le lacrime.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 15, 2020 ⏰

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