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Che per fare il vero fuoco
poi basta guardarsi.

Quando entrai in quel b&b l'unica cosa che volevo era trovare lei lì. Avrei usato la scusa di cercare Milla solo per poterla vedere, e, non so cosa ha smosso l'universo, la fortuna fu dalla mia parte!

Prima di entrare, riuscì ad osservarla mentre recuperava una rivista, buttandosi sul piccolo divanetto posizionato lì, appositamente. Alzò la gamba sinistra, stendendola, e poi iniziò a sfogliare le pagine. Sicuramente non leggeva, osservava e criticava.

Riuscivo a riconoscere le espressioni di una donna in base a come aggrottava le sopracciglia se qualcosa potesse interessarla o meno. La guardavo e mi piaceva. Non so cosa avesse di così bello da prendermi tanto, ma ero attratto da lei, dalle sue espressioni, da come mi aveva guardato ieri sera, e dalle sue risposte acide, come se non le interessasse chi avesse davanti. Dava l'impressione di avere un'armatura che la rendesse forte con chiunque si trovasse davanti.

Palese, comunque..

Sembravo uno stupido a restarmene fermo lì, in un angolino, quasi a spiare. Decisi di entrare, e subito i nostri sguardi si incrociarono. Alzò la rivista sul viso per coprirsi. Ma, quindi, anche a lei piacevo..?

La signora dietro alla reception mi scrutò anche, per poi chiedermi cosa mi servisse. Chiesi se Milla avesse prenotato la stanza anche per questa sera, e quando la signora si allontanò, ed io mi voltai, potei notarla mentre tornava ad alzare la rivista, coprendosi. Mi avvicinai al divanetto posizionato di fronte a quello dove stava lei, e mi sedetti. Un ghigno comparve sulle mie labbra; rimasi ad aspettare che togliesse quella stupida rivista dal suo viso.

" Hai ancora tanto da guardare? " Il suo tono sembrò acido, ed è quello che più mi aveva preso ieri sera.

Iniziai a ridere, chiaramente divertito dal suo modo di fare. Se ne accorse, e quasi abbassò le sue difese per un millesimo di secondo. Quanto può essere insicura una persona?

Tantissimo, e ne ero la prova anche io!

" Ti metto in imbarazzo, baby? " Le chiesi io. Non so a che proposito usai quel tono, ma rimase per un lungo attimo spiazzata.

" Ma chi, tu? Ma fammi il piacere! " Tornò a nascondersi.

Sorrisi, allo stesso tempo in cui la proprietaria tornò per dirmi che non aveva nessun'altra prenotazione a quel nome. La ringraziai, prima di uscire, le strizzai l'occhio. Ero sicuro che avesse preso colore sulle guance a quel gesto.

E quanto poteva essere bella una ragazza quando arrossiva per un piccolo gesto così insignificante?

Milla non era così. Milla non arrossiva. Milla non cercava mai di tenermi testa od essere acida con me. Lei era semplicemente Milla.

Non volevo fare lo stronzo della situazione, ma lei mi comandava, ed io come uno stupido le stavo dietro. Ma non solo perché provassi dei sentimenti per lei, anche perché Mario sapeva tutto, e contava su di me, purché fossi io a prendermene cura. Milla era sbandata, ed io il suo punto fermo.

Però mi stancavo anche io.

Mi stancavo a dover correre da una parte all'altra. Di preoccuparmi e restarci male quando lei mi respingeva.

Come ieri sera..

Ieri sera non ero riuscito a lasciarmi andare. Ero lì, con lei, ma la mia testa era altrove.

***

" Milla mi ha raccontato di ieri sera.. " Mormorò Mario parando il mio pugno. Quel pomeriggio era venuto ad allenarsi con me.

Finché fa giorno - Rkomi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora