23.
La musica che è per te di solitudine
mi faceva impazzire.Eravamo nudi su quel materasso, con le coperte attorcigliate ai nostri corpi. La mia testa era sul suo petto, ed il mio braccio attorno alla sua pancia. Mi sentivo a casa dentro queste quattro mura. Dentro questa casa che gli apparteneva, e che un po', adesso, apparteneva anche a me!
Lo strinsi appena più forte, sistemandomi meglio. Mi accarezzò i capelli, e poi passò alla mia schiena. Era silenzioso da circa 15 minuti, dopo che avevamo finito di farlo. Ebbi un po' di timore, pensando che, magari, si fosse pentito di ciò; di avermi portata qui. Nella sua testa, forse, c'era il pensiero che si soffermava a Milla..
Decisi di aspettare che fosse lui a parlare. Avevo troppo una pesantezza al petto, e se avessi detto qualcosa di sbagliato, avrei rovinato tutto, soprattutto quel momento.
Portai la mano sul suo petto, vicino al mio viso, e rimasi con gli occhi chiusi, cullata dai suoi battiti.
" A volte ho paura di correre troppo con le cose che mi fanno bene. Di correre e di poter sbagliare qualcosa, e poi rovinarle.. " Mormorò. Guardava il soffitto, continuando a disegnare cerchi sulla mia pelle nuda. Non capì cosa intendesse, ed aspettai che aggiungesse altro.
" Mi sento come se questo fosse un sogno, e che per la mia testardaggine, per i miei sbagli, possa trasformarsi in un incubo.. Per me.. E per te, anche.. " Sussurrò piano, quasi temesse nel dirlo.
Magari anche lui aveva avuto il mio stesso pensiero: paura di dire qualcosa che potesse essere sbagliato, e rovinare tutto quanto in un solo istante.
D'altronde, ancora non sapevamo come potessimo reagire. Sapevamo troppo poco l'uno dell'altra, eppure, in certe occasioni, sembrava che sapessimo così tanto che sapeva di poco, col desiderio di scoprire di più; più di quello che sapevamo. Inventarcelo, magari, per renderci felici.
Ma lo eravamo lo stesso insieme alle nostre semplici paure.
Le avremmo sconfitte in qualche modo, ne ero certa!
" A volte ci sentiamo così sbagliati insieme alla persona giusta. Ci sentiamo sbagliati per le scelte fatte in precedenza, quelle che credevamo giuste e ci hanno messo in un vicolo cieco.. "
Continuava a parlare. Parlava con se stesso. Alzai lo sguardo ed il suo era rivolto al soffitto, spento.
" Mirko se sei pentito dimmelo.. " Mormorai, allontanandomi. Mi afferrò prima che potessi farlo, e mi riportò con la testa sul suo petto, e la presa più ferrea.
" Sono pentito di aver scelto una persona che, in realtà, non ho mai amato davvero.. " Continuò. " Credo che a volte ci imponiamo di amare qualcuno solo perché ci piace, ma quando incontriamo qualcuno che ci piace davvero, dico: nel vero senso della parola, quell' amore che credevamo tale, diventa quasi assurdo e pieno di banalità.. "
" Questo l'ho sempre pensato anche io, Mir.. " sospirai.
" Non voglio pensarci però! " Esclamò tornando a guardarmi. Mi sorrise dolcemente e scostò un ricciolo che ricadeva su metà del mio viso. " Mi piacciono, sai? "
Roteai gli occhi e feci una smorfia di disapprovazione. Non mi erano mai piaciuti i miei capelli ricci.
" Sono indomabili! "
" Come te quando facciamo l'amore.. " Lo disse al mio orecchio, sussurrandolo e provocandomi dei brividi assurdi.
Il mio cuore sembrò perdere battiti. Alzai appena gli occhi per incrociare i suoi, e dentro di me sentii l'ennesima nuova emozione/sensazione. Chiusi gli occhi ed iniziai a baciarlo dolcemente. La mia mano si posò sul suo viso, accarezzando la sua barba che pizzicava appena le mie dita. Lo baciavo come non avevo mai baciato nessuno prima d'ora. Perché l'amore non sarà mai solo un semplice ' Ti amo ' , ma, sarà principalmente, la prima emozione che ti accende il cuore quando, chi ami, ti sorriderà!
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Finché fa giorno - Rkomi.
FanficCapita poche volte nella vita di incontrare persone capaci di cambiartela, ma solo una cambia ogni cosa; dal modo che hai di vedere le cose, fino ad arrivare a migliorare il tuo modo di essere. L'amore arriva sempre quando meno ci si aspetta. E for...